In questi giorni i vescovi si riuniscono in Assemblea plenaria. I francesi a Lourdes, gli italiani ad Assisi, i portoghesi a Fatima. I temi affrontati dai vescovi portoghesi sono - il clima crescente di aggressività nella nazione, - la protezione dei minori - la sinodalità nella Chiesa. I tre temi sono collegati.
Riguardo al clima di violenza nella società il Presidente della Conferenza episcopale portoghese ha detto:
“Viviamo in tempi in cui la paura, la sfiducia e l'aggressività sembrano voler prendere il posto della ragione e del dialogo. Nessun progetto umano può essere costruito sulla divisione, l'insulto o l'odio. La nazione prospera solo quando ogni cittadino riconosce nell'altro un fratello, non un nemico. La Chiesa, pertanto, ci invita a rifiutare le parole facili che promettono soluzioni rapide ma alimentano il risentimento e distruggono i ponti. Il cammino cristiano è esigente: è un cammino di ascolto, verità e fraternità concreta.” (Vescovo José Ornelas).
Vediamo purtroppo che il tema della violenza crescente nella Società è comune a tutte le nostre nazioni, tutte le nostre città e famiglie. Papa Leone lo ha detto nel suo primo incontro con i vescovi italiani. Lo ha detto ai giovani invitandoli a rifiutare ogni violenza e volgarità. Odio e insulto non portano a nulla di buono.
"Ma voi non così avete imparato a conoscere il Cristo, se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù … Adiratevi, ma non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira, e non date spazio al diavolo. … Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma piuttosto parole buone che possano servire per un'opportuna edificazione, giovando a quelli che ascoltano. E non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, con il quale foste segnati per il giorno della redenzione. Scompaiano da voi ogni asprezza, sdegno, ira, grida e maldicenze con ogni sorta di malignità. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo". (Efesini 4,20-21.26.29-32).

Nessun commento:
Posta un commento