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giovedì 13 novembre 2025

NULLA SENZA IL VESCOVO, E NULLA SENZA IL PARERE DEI PRESBITERI E IL CONSENSO DEL POPOLO / 57 NICEA, Gesù Cristo, ... n. 95.

San Cipriano:
"Nihil sine episcopo, 
nihil sine consilio vestro
et sine consenso plebis".

95. Questa coscienza si esprime nei primi Padri, che legano la struttura e il funzionamento della Chiesa alla sua natura profonda e alla sua chiamata. Così, all’inizio del II secolo, Ignazio di Antiochia sottolinea che le diverse Chiese particolari si considerano solidalmente quali espressioni dell’unica Chiesa. I suoi membri sono synodoi, compagni di viaggio, dove ciascuno è chiamato a giocare un ruolo secondo l’ordine divino che stabilisce l’armonia, espressa nella sinassi eucaristica. Così, con la sua unità e il suo ordine, la Chiesa canta la lode di Dio il Padre nel Cristo, tesa verso la sua piena unità che sarà realizzata nel Regno di Dio. Cipriano di Cartagine approfondisce questo insegnamento a metà del III secolo precisando il fondamento sinodale ed episcopale sul quale deve fondarsi la vita della Chiesa: nulla si fa senza il vescovo (nihil sine episcopo), ma ad un tempo nulla si fa senza il “vostro parere” (quello dei presbiteri e dei diaconi) e senza l’approvazione del popolo (nihil sine consilio vestro et sine consensu plebis).[153]Unità legata all’unità della Trinità, ispirazione dello Spirito Santo, cammino insieme (synodos) verso il Regno, fedeltà alla dottrina degli apostoli e alla celebrazione dell’Eucaristia, ordine e armonia dei ministri e dei battezzati, con un ruolo peculiare conferito ai vescovi: questi elementi manifestano che la Chiesa, fin dentro le sue strutture e il suo funzionamento, si inscrive profondamente nell’evento Gesù Cristo, come suo momento e sua espressione privilegiata. Nella celebrazione di Nicea è tutto il processo sinodale che precede e che trova nel Concilio Ecumenico il suo apice, che noi raccogliamo e celebriamo.


[153] Cipriano, Epistula 14, 4, trad. it. di M. Vincelli, Scrittori cristiani dell’Africa romana 5/1, Città Nuova, Roma 2006, p. 163. Questo sviluppo su Ignazio di Antiochia e Cipriano segue da vicino il documento della Commissione Teologica Internazionale, La sinodalità nella vita e nella missione della Chiesa, 25, che potrà essere consultato per maggiori dettagli.


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