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domenica 9 novembre 2025

SANTO È IL TEMPIO DI DIO CHE SIETE VOI / Dedicazione della Basilica Lateranense. 9 Novembre 2025.



Oggi è la Dedicazione della Basilica di san Giovanni in Laterano? Perché la Chiesa invece della Domenica normale ci fa celebrare la festa di una chiesa? 

Vediamo se le letture ci aiutano a comprenderlo.

La prima lettura riporta una visione del profeta Ezechiele. Si trova nel Tempio di Gerusalemme (754 m. slm). Ad ovest si scende verso il mar Mediterraneo, ad Est (oriente) verso la valle del Giordano e il Mar morto che sta a - 430 m. sotto il livello del mare. Quasi 1200 metri di dislivello. La strada scende attraversa il deserto di Giuda. Nella valle, il Giordano, benché fecondi le sue rive, non riesce a risanare il Mar  Morto. Per il troppo sale i pesci non possono viverci. È un’immagine della nostra vita che è vita ma sfocia nella morte senza che siamo capaci di vincerla. Siamo vivi ma condannati alla morte. Dall’altare del Tempio, da Dio, esce un ruscello, non materiale come il fiume Giordano ma reale, è la grazia. A differenza dei fiumi normali, senza affluenti, cresce fino a diventare navigabile (Ez 47,3-5), sulle sue rive crescono alberi che producono 12 raccolti all’anno, saziano e guariscono!, e, infine, arrivando al Mar morto lo risana ciò che non riesce a fare il Giordano, cioè le forze umane. E attraversandolo, il fiume della grazia fa rivivere il deserto!  Tutto quindi viene da Dio, tutto è grazia. Chi accoglie la grazia in Cristo vince la morte in Cristo, vincitore della morte. 

Ma l’uomo, invece di accogliere la grazia e lasciarsi risanare, guidare da essa, la rifiuta o la cerca solo per realizzare il suo progetto, cercando di costringere il Signore a forza di preghiere a fare la sua volontà. Arriva persino a volersi impadronire della grazia per un guadagno umano. È quello  che succede nel Tempio dove il primo cortile è invaso dal commercio. Gesù con zelo lotta contro il male che si infiltra nella Chiesa. Persino il Tempio di pietre che è un punto di riferimento, un luogo consacrato alla preghiera e all’incontro con Dio non deve essere profanato.

Ma il vero Tempio sono le persone, è l’immagine di Dio nell’uomo ed è ciò che indica Gesù parlando del suo Corpo come Tempio di Dio. “È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità” (Colossesi 2, 9, vedi anche Giovanni 1, 16, e vari passi). San Paolo sviluppa il tema nelle Lettere agli Efesini e ai Colossesi. In esse evidenzia che la Chiesa “è il corpo di lui, la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose”. (Efesini 1, 23) e che “voi partecipate della pienezza di lui, che è il capo di ogni Principato e di ogni Potenza.” (Colossesi 2,10). 

Essere Chiesa, membra del Corpo di Cristo, vivere in una comunità dove tutti si conoscono e camminano insieme, che grazia! “Lo Spirito di Dio abita in voi”! Guai però, “Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.” 

Ci rimane da comprendere in un altro post l'importanza della Basilica del Laterano (e non quella di san Pietro) nella nostra vita di credenti. 


Dal libro del profeta Ezechièle  Ez 47,1-2.8-9.12 

In quei giorni, [un uomo, il cui aspetto era come di bronzo,] mi condusse all’ingresso del tempio e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell’acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell’altare. Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all’esterno, fino alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l’acqua scaturiva dal lato destro.

Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell’Aràba ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque. Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà. Lungo il torrente, su una riva e sull’altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina». Parola di Dio.


Dal Sal 45 (46)  R. Un fiume rallegra la città di Dio.

Dio è per noi rifugio e fortezza, aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce. Perciò non temiamo se trema la terra, se vacillano i monti nel fondo del mare. R.

 Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio, la più santa delle dimore dell’Altissimo. Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare. Dio la soccorre allo spuntare dell’alba. R.

 Il Signore degli eserciti è con noi, nostro baluardo è il Dio di Giacobbe. Venite, vedete le opere del Signore, egli ha fatto cose tremende sulla terra. R.


Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi  1Cor 3,9c-11.16-17

 Fratelli, voi siete edificio di Dio.

Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un saggio architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento a come costruisce. Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo.

Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.  Parola di Dio.


Dal Vangelo secondo Giovanni  Gv 2,13-22

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.

Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. 

Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».

I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».

Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».  

Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.

Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.  Parola del Signore.


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