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mercoledì 30 aprile 2025

UN RICORDO PERSONALE SU PAPA FRANCESCO / 30 aprile 2025.



All’Ospedale Psichiatrico Giudiziario ricevevo gratuitamente “30 giorni”. In un numero c'era una intervista del vescovo di Buenos Aires che spiegava come dava i sacramenti ai pendolari della Stazione ferroviaria senza tanti incontri di preparazione. Ho pure immaginato che lo facesse (fare) sul marciapiede e ne rimasi molto scioccato. Pensai che questo vescovo fosse pericolosamente superficiale ma poi: Buenos Aires è lontana e “questo arcivescovo che importanza può avere?” e non ci diedi più peso. Durante la Sede vacante del 2013, visto che Giovanni Paolo II era morto vecchio e ammalato, Benedetto XVI era stato eletto a 78 anni e dava le dimissioni per non presentare lo spettacolo di un altro Papa vecchio, nessuno parlava del vescovo di Buenos Aires che aveva già 76 anni.

martedì 29 aprile 2025

IL VANGELO SIA LA NOSTRA GIOIA. / 29 aprile 2025

Diceva il Cardinale Martini, vescovo referente
per Fede e Luce in Italia: "ho accettato
perché il vostro carisma è molto evangelico"


Ognuno avrà il suo.
Anch'io.


Di cuore grazie, grazie a tutti (siete tanti!), per gli auguri per questo ennesimo mio compleanno di oggi. Ieri la nostra piccola e bella Comunità di Fede e Luce di S. Castrese ha anticipato gli auguri e mi piace molto condividere con voi qualche foto. 

L'EUCARISTIA CULMINE E FONTE O FONTE E CULMINE? 2/2. Come ti ribalto il Concilio.



Continua dal post La Gioia del Vangelo: COME TI RIBALTO IL CONCILIO VATICANO II. 1/2

Nella sua Costituzione sulla Liturgia il Concilio parla così dell’Eucaristia e del suo immenso valore (Sacrosanctum Concilium § 9 e 10) :  

La liturgia non esaurisce l'azione della Chiesa

9. La sacra liturgia non esaurisce tutta l'azione della Chiesa. Infatti, prima che gli uomini possano accostarsi alla liturgia, bisogna che siano chiamati alla fede e alla conversione: «Come potrebbero invocare colui nel quale non hanno creduto? E come potrebbero credere in colui che non hanno udito? E come lo potrebbero udire senza chi predichi? E come predicherebbero senza essere stati mandati?» (Rm 10,14-15). Per questo motivo la Chiesa annunzia il messaggio della salvezza a coloro che ancora non credono, affinché tutti gli uomini conoscano l'unico vero Dio e il suo inviato, Gesù Cristo, e cambino la loro condotta facendo penitenza [24]. Ai credenti poi essa ha sempre il dovere di predicare la fede e la penitenza; deve inoltre disporli ai sacramenti, insegnar loro ad osservare tutto ciò che Cristo ha comandato [25], ed incitarli a tutte le opere di carità, di pietà e di apostolato, per manifestare attraverso queste opere che i seguaci di Cristo, pur non essendo di questo mondo, sono tuttavia la luce del mondo e rendono gloria al Padre dinanzi agli uomini.

... ma ne è il culmine e la fonte  

lunedì 28 aprile 2025

COME TI RIBALTO IL CONCILIO VATICANO II. 1/2


Uno dei concetti costanti di Papa Francesco era che "bisogna lanciare processi e non occupare spazi". Infatti il Cristianesimo nella sua essenza è un Cammino, un processo. “Seguitemi” dice Gesù. 

Il seminarista è pronto a seguire Gesù. Ma inconsciamente forse più che il Regno di Dio ha come meta il diventare parroco con ancora dentro la mentalità preconciliare della “presa di possesso del Beneficio” a vita. Nel passato, questa impostazione pur criticabile si giustificava perché si diventava parroci solo dopo i 50 anni dopo quasi 30 anni di ordinazione e con una speranza di vita molto inferiore ad oggi. 

domenica 27 aprile 2025

PREGI E DIFETTI DI TOMMASO, L'APOSTOLO INCREDULO / Domenica della Misericordia, II di Pasqua 2025.



Tommaso è l’incredulo che ha potuto toccare le ferite di Cristo ed è diventato credente. Sento spesso altri "san Tommaso" : “Io, Padre sono come san Tommaso, se non tocco non credo, ma io non ho mai potuto toccare nulla, quindi sono scettico (non credo, - non ho avuto la grazia della fede, ecc…)”. Un conto è essere in ricerca, anche dolorosamente, un conto è trovarsi un alibi. 

Ma è proprio così la storia di Tommaso?

In un primo tempo Tommaso rifiuta di credere alla testimonianza degli altri apostoli. In un secondo tempo, Tommaso è presente quando viene Gesù nella comunità. Non si è allontanato dalla comunità! I "San Tommaso” di oggi non hanno una comunità di fede o se ne sono allontanati. Questo Vangelo ci dona un insegnamento fortissimo sulla comunità e la sua necessità. Infatti la comunità degli apostoli in quel momento è brutta, senza forze, piena di paure. Poco prima erano pronti a litigare per chi fosse il più grande e si sono sbandati con la crocifissione del Maestro. Ma erano radunati! Quanto il Maestro doveva aver inculcato in loro l’importanza della comunità, mandandoli a due a due, a fare le cose insieme, a confrontarsi. Quanto aveva detto loro che erano tutti fratelli e parte di un progetto comune! La comunità è preziosa, anche quando è difficile viverla! Ma molti battezzati non sono stati educati a questa dimensione. Tante volte l'insegnamento è stato proprio contrario, e l’individualismo spontaneo si nascondere dietro il raccoglimento, l'adorazione, la serietà negli atteggiamenti di fede. Certo la comunità cristiana ha una dimensione trascendente, ma l’individualismo, il rubricismo, la disincarnazione non sono cristiani!

Gesù dimostra tutto il suo amore instancabile e senza condizioni andando a cercare il discepolo duro di cuore, colpevole. Non lo condanna, però lo rimprovera: doveva credere anche senza aver visto. I dieci apostoli, uomini, suoi compagni in tutte le esperienze fatte con Gesù, testimoniavano che Egli era risorto. Con un cuore docile allo Spirito Santo, avrebbe creduto. 

Nonostante tutto Tommaso è in ricerca, non è chiuso e Gesù, fino alla fine, non abbandona nessuno! Anche tu, se perseveri, se non ti chiudi nell'individualismo, apri il cuore allo Spirito, se chiedi al Signore di incontrarlo, disposto a riconoscere i suoi segni anche se diversi da quelli che aspetti, egli si manifesterà a te. Ma dovrai comunque uscire da te stesso, fare il passo della fede. La fede è ragionevole, si appoggia su dei segni certi, non è fideismo. Ma esige di fare un atto di fiducia, di amore. La fede è sempre un rischio, come ogni storia d’amore. È quello  che fa Tommaso, abbandonandosi: “Mio Signore e mio Dio!”

In mezzo a noi radunati nel suo Nome, anche se comunità piena di limiti e difetti, il Signore risorto è presente, ti cerca, non ti condanna ma chiede la tua apertura e la tua fiducia. 


Venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne.

Dagli Atti degli Apostoli At 5,12-16  

sabato 26 aprile 2025

ADDIO A PAPA FRANCESCO. CONSERVIAMO IL SUO SPIRITO. / Funerale di Papa Francesco, 26 aprile 2025.




"Ma guarda questi grandi" E tu pensa nel tuo piccolo. Pensiamo noi nel nostro piccolo: evangelizzare la famiglia, evangelizzare gli amici, parlare di Gesù, ma parlare di Gesù ed evangelizzare con il cuore pieno di gioia, pieno di forza".

Papa Francesco


Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato.

Dagli Atti degli Apostoli

At 4,13-21 

venerdì 25 aprile 2025

CHIESA OSPEDALE DA CAMPO, COSA SIGNIFICA? / Il legato di Papa Francesco, Mercoledì - Giovedì dell'Ottava di Pasqua 2025.



Un'espressione celebre di Papa Francesco è stata di paragonare la Chiesa a un “Ospedale da campo” che in guerra accoglie tutti i feriti gravi e salva la loro vita dando le cure essenziali rimandando a dopo quelle più particolari. “Se stai morendo non mi concentro sul tuo livello di colesterolo. Questo potrà venire, ma dopo”, era il suo concetto. Prendeva di mira il fatto che spesso nelle parrocchie o nelle proposte spirituali si dimentica di verificare se le persone hanno le basi fondamentali della fede e di ancorarvi la nostra azione pastorale. 

Le letture del tempo pasquale insistono invece sulla risurrezione, base fondamentale della rivoluzione cristiana. “Se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati”.  (1 Corinzi 15, 17). È facile comprendere che la fede in un Cristo che non ha vinto la morte è solo credere in un saggio, uno con superpoteri (i miracoli), un uomo buono, ideale di comportamento morale. Di fatto molte persone vedono Gesù solo come un esempio da imitare. È una catastrofe che dice come l’Iniziazione Cristiana nelle nostre comunità parrocchiali sia gravemente mancante. Infatti, solo chi non ha mai letto (seriamente) il Vangelo e cercato di metterlo in pratica con le proprie forze, può pensare che Gesù sia un esempio da imitare per meritarsi il paradiso. Ora se Cristo non ha superato la morte, siamo condannati senza speranza (leggi tutto il brano 1 Corinzi 15,12-19). Ma san Paolo aggiunge “e voi siete ancora nei vostri peccati”. Che c'entra la risurrezione di Gesù con i miei peccati se io mi comporto bene?  La Risurrezione non è solo luce, ma potenza infinita, è “un nome” per riprendere il vocabolario biblico. “In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale sia stabilito che possiamo essere salvati". (Atti degli Apostoli 4, 12.). Solo Gesù apre la Via della Vita che vince la morte.  Ed essere nel peccato è essere nella morteEgli è quindi esempio, orme da seguire, ma soprattutto potenza di salvezza, soccorso. Tutto il brano (Atti 4,6-22) fa vedere chiaramente che “nome” indica il potere, il valore e la missione di una persona. “Nome” appare 195 volte nel Nuovo Testamento e quasi sempre in questo senso, e non per distinguere una persona da un’altra. Leggere queste citazioni può aiutarci a pregare diversamente: "Padre nostro  ... sia santificato il tuo nome”.  

Dunque, il nome di Gesù, la fede in lui, guarisce questo storpio. Chi ha fede sposta le montagne, a prescindere se ha o meno talenti particolari o una grande santità. È quello che afferma Pietro alla folla. Tutti a Gerusalemme sanno che i discepoli del Nazareno vanno dicendo che è risorto, ma la mentalità vecchia non cambia subito. Per questo Pietro precisa: "Uomini d`Israele, perché … continuate a fissarci come se per nostro potere e nostra pietà avessimo fatto camminare quest`uomo? …  Proprio per la fede riposta in lui il nome di Gesù ha dato vigore a quest`uomo che voi vedete e conoscete; la fede in lui ha dato a quest`uomo la perfetta guarigione alla presenza di tutti voi" (Atti 3,12.16). Chi crede in Gesù ottiene la Vita. L'esperienza che Egli è La Verità attraverso la quale tutto prende senso e valore, scioglie il peccato di incredulità precedente ("Dio sì, ma solo fino a un certo punto..."). Purtroppo la maggior parte dei battezzati non conosce Gesù. Chi lo conosce entra nel combattimento spirituale perché difficilmente accetta di arrendersi totalmente a lui come unica Via Verità e Vita, abbandonando la sua mentalità e i suoi idoli precedenti.


Quello che ho te lo do: nel nome di Gesù, àlzati e cammina!

Dagli Atti degli Apostoli  At 3,1-10  

giovedì 24 aprile 2025

"BERGOGLIO HA PORTATO CONFUSIONE NELLA CHIESA", E GESÙ? / Commenti sull'operato di Papa Francesco. 24 - 04 - 2025



Si susseguono in questi giorni i commenti su Papa Francesco e il suo legato. Tra quelli negativi si lamenta che abbia creato confusione nella Chiesa. Ma non si citano mai episodi confrontati con il Vangelo. Papa Francesco ha fatto errori, tutti ne fanno, anche i Papi, ma, a suo tempo, per molti anche Gesù creava tanta confusione, come tutti i profeti e molto di più. È stato condannato e crocifisso proprio per questo. "Creare confusione" non significa dunque sempre sbagliare. Anzi può essere una missione. Mentre una spada trafiggeva il cuore di Gesù per la durezza dei cuori tra il popolo scelto e amato da suo Padre, egli era posto come segno di contraddizione che suscita reazioni profonde, svelando i pensieri di molti cuori, provocando la caduta rovinosa e la risurrezione di molti. (Luca 2,34-35). 

mercoledì 23 aprile 2025

PREGHIERA PER L'ELEZIONE DEL NUOVO PAPA / 2025




Preghiera per il nuovo Papa 

(in tempo di sede vacante) 


Signore Dio, Pastore buono, 

oggi la tua Chiesa cammina nella speranza. 

Manda il tuo Spirito sui Cardinali,

 affinché eleggano il nuovo Papa 

secondo il tuo cuore. 

Sia una guida saggia, umile e coraggiosa, 

che ci conduca per cammini di fede, 

speranza e amore. 

GRAZIE PAPA FRANCESCO, COMPAGNO DI GESÙ / Dichiarazione del Presidente dei Vescovi francesi. 21 - 04 - 2025


Si moltiplicano le reazioni alla morte di Papa Francesco. Alcune esprimono con sensibilità valori autentici. La dichiarazione del Presidente dei Vescovi francesi è una di queste. È anche un segno di ciò che è stato recepito del legato di Papa Francesco. Sotto una mia traduzione italiana. Per il testo francese:
 
Décès du pape François : déclaration de Mgr Eric de Moulins Beaufort, Président de la Conférence des évêques de France - Église catholique en France


Morte di Papa Francesco: dichiarazione di mons. Eric de Moulins Beaufort, presidente della Conferenza episcopale francese  (21 aprile 2025) 



In questo lunedì di Pasqua, sulla breccia, senza dubbio come desiderava, è morto Papa Francesco.

Dalla sua prima apparizione sul balcone di San Pietro, alla fine di ogni incontro chiedeva di pregare per lui: «E soprattutto pregate per me». In questo giorno, con tutto il cuore, gli diciamo: «Santo Padre, preghiamo per Lei, noi cattolici, ma anche tanti uomini e donne in tutto il mondo che hanno sentito nella sua voce una voce della coscienza dell’umanità».

martedì 22 aprile 2025

SAPPIA DUNQUE CON CERTEZZA ... / Martedì dell'Ottava di Pasqua, 2025.



Cristo risorto è il capo della Chiesa, la roccia, la sorgente. Effonde il suo Spirito di Vita sull'umanità. Ma lo riceve solo chi si sottomette a Dio (Atti degli Apostoli 5, 32) cioè chi crede che la Verità è un Messia rigettato, crocifisso e ucciso, e per questo rialzato e costituito Signore, con ogni potere in cielo e in terra, che ci accompagna tutti i giorni fino alla fine del mondo. E si lascia guidare e plasmare da questa Verità.

Se capisco di aver sbagliato tutto, di aver crocifisso il Signore con peccati contro la fede o contro la morale, posso - e devo - pentirmi dei miei peccati, lavarli in un battesimo di purificazione per essere perdonato e diventare creatura nuova. 

Vediamo dunque nella Scrittura una sequenza costante, non modificabile: - Annuncio della salvezza nella Vittoria di Cristo che risorge a vita immortale e sua accoglienza nel cuore, trafitto dal vedere che finora ho sbagliato tutto, come valori e azioni, - decisione di appoggiare la mia vita al Mistero di Cristo, - decisione di chiedere il battesimo per ottenere la grazia del perdono e il dono della vita nuova, cioè nello Spirito Santo, e quindi mi fa entrare nella comunità dei discepoli di Cristo. 

Prima dell’Eucaristia, c'è tutto questo cammino che comprende alla fine il battesimo. Addirittura san Paolo dirà che l’annuncio e la difesa della verità del Mistero Pasquale è talmente importante che costituisce la sua missione e che il Battesimo è necessario sì, ma secondario: “Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare, ma a predicare il vangelo; non però con un discorso sapiente, perché non venga resa vana la croce di Cristo”. (1 Corinzi 1, 17).

Nelle nostre parrocchie l'annuncio del Mistero Pasquale è primario e i sacramenti secondari? Non vediamo molto spesso il contrario? Battesimi dopo una preparazione simbolica e senza esigenza di conversione né del battezzando né dei suoi genitori per i battezzandi piccoli. Ammissione alla Mensa Eucaristica senza verifica dell'incontro personale con Cristo e della conversione. Preparazione al matrimonio ridotta a pochi incontri che non incidono sulla mentalità dei nubendi e senza annuncio del kerigma come raccomandava Papa Francesco...

Come mai? Purtroppo si è persino parlato dopo il Concilio di "cristiani anonimi", cioè di persone "cristiane senza saperlo". Posso essere "sposato anonimo", "tesserato anonimo di un partito", cioè senza saperlo? Nel primo caso il mio matrimonio è nullo, nel secondo è una truffa. Se essere cristiani si riduce ad essere "brave persone" il Cristianesimo è inutile: non c'è bisogno di essere cristiani per essere brave persone. 


Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo.

Dagli Atti degli Apostoli At 2,36-41 

lunedì 21 aprile 2025

CI HAI PARLATO CON IL CUORE, FRANCESCO / Messaggio di Don Mimmo Battaglia per la morte di Papa Francesco.



Messaggio di Don Mimmo Battaglia

Ci hai parlato con il cuore, Francesco.

Con il cuore e con la vita.

Con quella voce che sapeva di Vangelo e di strada, di cielo e di polvere, di speranza ostinata e misericordia senza misura. Grazie!

Grazie perché ci hai insegnato che la Chiesa non è una fortezza, ma un ospedale da campo.

Grazie perché ci hai mostrato che l'autorità è servizio, che la fede è scommettere tutto sul Vangelo, che la tenerezza e la cura sono rivoluzioni necessarie, che la Pace va difesa a tutti i costi, oggi più che mai.

Grazie perché hai rimesso al centro i volti, non i numeri. Le storie, non le statistiche.

È MORTO PAPA FRANCESCO. COSA SUCCEDE ADESSO? / 21 - 04 - 2025.

Papa Francesco ieri
in piazza san Pietro.


È morto Papa Francesco alle 7.35 questa mattina di una crisi cardiaca. Notizia che non aspettavamo più, almeno non oggi, rallegrati per le sue nuove apparizioni in pubblico segno di una convalescenza positiva. È vero, il medico richiamava alla prudenza, e sembra che Papa Francesco non ne abbia molto tenuto conto. Imprudenza o generosità fino in fondo? probabilmente le due cose, ed è bene così. Forse anche il sentire intimo che non avrebbe mai potuto ricuperare abbastanza per servire bene la Chiesa, e che il suo tempo arrivava alla fine, spinto dalla mozione dello Spirito che dice: “donati!, donati!” È bello morire sulla breccia.

Arriva don Luigi e va verso il quadro delle campane. Penso: vuole suonare a festa per l'Ottava, "Oggi Cristo è risorto!". Le campane suonano a morto. Così ho saputo la notizia. Ma sui gruppi di Whatsapp, tutti già sapevano. 

Raccogliamo quello  che ci ha donato questo pontificato sorprendente e coraggioso mentre la nostra speranza è ormai rivolta al prossimo Papa che ci prepara lo Spirito Santo e ci donerà il Conclave.


Infatti cosa succede adesso? 

domenica 20 aprile 2025

PASQUA 2025: EREDI DI DIO, COEREDI DI CRISTO

San Castrese, Pasqua 2025.
La Statua di Cristo Risorto
viene svelata.


Oggi come 2000 anni fa e come sempre il Signore sa di non poter contare sui grandi di questo mondo fatto a pezzi, e i loro progetti per dare felicità all’uomo e nemmeno per risolvere i suoi problemi. Non ne sono capaci. Sono troppo modellati sulla mentalità di questo mondo. 

sabato 19 aprile 2025

IN UN MONDO A PEZZI, UN PIANTO IN CUI TUTTO RINASCE / Sabato Santo 2025.



Nelle donne hai riconosciuto da sempre, Gesù, una particolare corrispondenza col cuore di Dio. Per questo, nella grande moltitudine di popolo che quel giorno cambiò direzione e ti seguiva, immediatamente vedesti le donne e, ancora una volta, stabilisti con loro un’intesa speciale. La città è diversa quando se ne portano gli abitanti in grembo, quando se ne allattano i bambini: quando, insomma, non si conosce soltanto il registro del dominio, ma le cose si vivono dal di dentro. Alle donne che per dovere svolgono il rito della compassione, tu colpisci il cuore. Nel cuore, infatti, si collegano gli avvenimenti e nascono pensieri e decisioni. «Non piangete per me». Il cuore di Dio vibra per il suo popolo, genera una nuova città: «Piangete su voi stesse e sui vostri figli». Esiste un pianto, infatti, in cui tutto rinasce. Occorrono, però, lacrime di ripensamento, di cui non vergognarsi, lacrime da non rinchiudere nel privato. La nostra convivenza ferita, o Signore, in questo mondo a pezzi, ha bisogno di lacrime sincere, non di circostanza. Altrimenti si avvera quanto predissero gli apocalittici: non generiamo più nulla e poi tutto crolla. La fede, invece, sposta le montagne. Monti e colli non ci cadono addosso, ma in mezzo a loro si apre una strada. È la tua strada, Gesù: una via in salita, su cui gli apostoli ti hanno abbandonato, ma le tue discepole – madri della Chiesa – ti hanno seguito. (Dalle meditazioni di Papa Francesco alla Via Crucis del Colosseo, 2025).

venerdì 18 aprile 2025

NEPPURE I DEMONI LO CROCIFISSERO, MA SEI STATO TU / Venerdì Santo 2025.



"Tenendo conto della complessità storica del processo di Gesù espressa nei racconti evangelici, e quale possa essere il peccato personale dei protagonisti del processo (Giuda, il Sinedrio, Pilato), che Dio solo conosce, non si può attribuirne la responsabilità all'insieme degli Ebrei di Gerusalemme, malgrado le grida di una folla manipolata e i rimproveri collettivi contenuti negli appelli alla conversione dopo la Pentecoste. Gesù stesso perdonando sulla croce  e Pietro sul suo esempio, hanno riconosciuto l' “ignoranza” (At 3,17) degli Ebrei di Gerusalemme ed anche dei loro capi. Ancor meno si può, a partire dal grido del popolo: “Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli” (Mt 27,25) che è una formula di ratificazione, estendere la responsabilità agli altri Ebrei nel tempo e nello spazio. Molto bene la Chiesa ha dichiarato nel Concilio Vaticano II: “Quanto è stato commesso durante la Passione non può essere imputato né indistintamente a tutti gli Ebrei allora viventi, né agli Ebrei del nostro tempo. . . Gli Ebrei non devono essere presentati né come rigettati da Dio, né come maledetti, come se ciò scaturisse dalla Sacra Scrittura” [NA 4]. Tutti i peccatori furono gli autori della Passione di Cristo"

Catechismo della Chiesa Cattolica 597 

giovedì 17 aprile 2025

COSA FARESTI SE OGGI FOSSE IL TUO ULTIMO GIORNO? / Giovedì Santo 2025

 



Qualche volta ci si chiede scherzando cosa faresti se tu sapessi che questo è il tuo ultimo giorno di vita: strafogarti di cibo spazzatura, ubriacarti, vedere per l’ultima volta un film, dare di matto, … 

PERSEVERIAMO NELLE PROVE ED ESULTIAMO NELLA VITTORIA DEL NOSTRO DIO / 04 Vivere la Settimana Santa.



28Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove 29e io preparo per voi un regno, come il Padre mio l'ha preparato per me, 30perché mangiate e beviate alla mia mensa nel mio regno. E siederete in trono a giudicare le dodici tribù d'Israele.

La Settimana Santa ci porta la grazia di un severo esame di coscienza. Gesù ci ama fino alla croce per preservarci e salvarci dal male che si accanisce contro di lui. Ci rendiamo conto allora, noi che abbiamo il camminare nella carità come legge dal nostro Battesimo, quanto non usiamo tutte le nostre risorse di cuore, di intelligenza e materiali e sociali per seguire questo Spirito.

Ma il Signore che vuole la nostra perfezione e conosce le nostre debolezze ha sempre detto di apprezzare ogni azione buona che compiamo. Certo c'è una logica incarnata, umana: “Tenete a mente che chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà”. (2 Corinzi 9, 6). “Quindi, fratelli, cercate di render sempre più sicura la vostra vocazione e la vostra elezione. Se farete questo non inciamperete mai”. (2 Pietro 1,10). 

mercoledì 16 aprile 2025

PERCHÉ IL VELO DEL TEMPIO SI SQUARCIA? / 03 VIVERE LA SETTIMANA SANTA.


E Gesù, emesso un alto grido, spirò. 51 Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono,  ( Matteo 25,50-51)

Ma Gesù, dando un forte grido, spirò. 38 Il velo del tempio si squarciò in due, dall`alto in basso. (Marco 15,37-38)

Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. 45 Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. 46 Gesù, gridando a gran voce, disse: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito". Detto questo spirò. (Luca 23,44-46).

I tre Vangeli Sinottici, Matteo, Marco e Luca, riportano al momento della morte di Gesù che il velo del Tempio si squarciò in due, dall’alto in basso, cioè per opera di Dio. Cerchiamo di comprendere meglio il senso di questo segno che dona Dio stesso alla morte di Gesù, quando “tutto è compiuto”

martedì 15 aprile 2025

GUARDARE A DIO E NON AL MONDO / 02 VIVERE LA SETTIMANA SANTA



21 "Ma ecco, la mano di colui che mi tradisce è con me, sulla tavola. 22 Il Figlio dell'uomo se ne va, secondo quanto è stabilito, ma guai a quell'uomo dal quale egli viene tradito!". 23 Allora essi cominciarono a domandarsi l'un l'altro chi di loro avrebbe fatto questo. 24 E nacque tra loro anche una discussione: chi di loro fosse da considerare più grande. 25 Egli disse: "I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno potere su di esse sono chiamati benefattori. 26 Voi però non fate così; ma chi tra voi è più grande diventi come il più giovane, e chi governa come colui che serve. 27 Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve".
(Luca 22, 21-27)

È assolutamente scioccante: Gesù dice che uno dei discepoli lo tradirà e qual è il risultato? Chiaramente vogliono sapere chi può essere, ma non per amore di Gesù, ma perché si puntano il dito l’uno contro l’altro! e non è nemmeno per sospettare o difendersi dal sospetto, ma perché “come osi, io che sono così importante!” 

lunedì 14 aprile 2025

COME VIVERE LA SETTIMANA SANTA? / Lunedì Santo 2025


Come vivere la Settimana Santa? Sotto lo sguardo di Gesù! 

Abbiamo ascoltato ieri la Passione del Signore secondo il racconto di Luca, “scrittore della mansuetudine di Cristo” (Luca 22,1- 23, 57). Vediamo che nella concitazione dell’avvicinarsi della Passione “Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo compimento”,  e nello svolgersi della medesima, malgrado una sofferenza estrema, Gesù manifesta a tutti misericordia e tratti di bontà, dimenticando sé stesso per aprirsi a ciascuno. Ci commuove il suo guarire l’orecchio tranciato del servo del sommo sacerdote venuto “con spade e bastoni”  per arrestarlo. Eppure una lettura frettolosa può farci pensare che in alcuni momenti Gesù sia duro. Infatti l’ora è difficile e le risposte di Gesù riguardano questioni gravi. E, inoltre,  Gesù dice la verità. Siamo abituati che per essere misericordiosi bisogna spesso dire bugie o nascondere la verità. Gesù è veramente misericordioso perché dice sempre la verità.

sabato 12 aprile 2025

NOI SIAMO POVERI DI "SÌ" E RICCHI DI "SE"/ Domenica delle Palme 2025



Maria, dopo il tuo “sì” il Verbo si fece carne nel tuo grembo; ora adagiata sul tuo grembo c'è la sua carne martoriata: quel bimbo che tenevi tra le braccia è un cadavere straziato. Eppure adesso, nel momento più sofferto, risplende la tua offerta: una spada ti trapassa l’anima e la tua preghiera continua ad essere un “sì” a Dio. Maria, noi siamo poveri di “sì” e ricchi di “se”: se avessi avuto genitori migliori, se fossi stato più compreso e amato, se mi fosse andata meglio la carriera, se non ci fosse quel problema, se solo non soffrissi più, se Dio mi ascoltasse… Perennemente a chiederci il perché delle cose, fatichiamo a vivere il presente con amore. Tu avresti tanti “se” a dire a Dio, ma dici ancora “sì”. 

GIUSEPPE D'ARIMATEA: HAI DATO A CRISTO MENTRE PENSAVI CHE NON POTESSE FARE NULLA PER TE / Vigilia delle Palme 12 - 04 - 2025



Giuseppe: il nome che insieme a Maria sta all’alba del Natale, segna pure l’alba della Pasqua. Giuseppe di Nazaret sognò e con coraggio prese Gesù per salvarlo da Erode; tu, Giuseppe di Arimatea, ne prendi il corpo, senza sapere che un sogno impossibile e meraviglioso si realizzerà proprio lì, nel sepolcro che hai dato a Cristo quando pensavi che lui non potesse più fare nulla per te. Invece è proprio vero che ogni dono fatto a Dio riceve una ricompensa più grande. Giuseppe di Arimatea, sei il profeta del coraggio audace. Per fare il tuo dono a un morto, vai dal temuto Pilato e lo preghi, così da poter regalare a Gesù il sepolcro che avevi fatto costruire per te. La tua preghiera è tenace e alle parole seguono le opere. 

venerdì 11 aprile 2025

GESÙ SFUGGÌ DALLE LORO MANI / Venerdì V sett. Quaresima, 2025.


Geremia perseguitato chiede vendetta sui suoi nemici al Signore. Chiede per loro fallimento, vergogna eterna e incancellabile e per sé di poter vedere questa vendetta realizzarsi. Sappiamo che non è stato esaudito in questa vita. Pensando che Gesù compie la Parola ci rendiamo conto come il suo senso di vendetta che invoca anche lui attraverso i salmi, è straordinariamente evoluto: la sua vendetta è stata di vincere la durezza di cuore dei suoi nemici morendo per loro e conquistando i loro cuori a Dio. Pensiamo anche noi a quanta strada abbiamo da fare per sintonizzarci con il pensiero del Signore anche se egli accetta i nostri sentimenti ancora poco maturi. (vedi:La Gioia del Vangelo: POSSA IO VEDERE LA TUA VENDETTA SUI MIEI NEMICI / sabato IV sett. Quaresima )

Nel Vangelo Gesù ha discussioni molto forti con i suoi avversari. Lui, Dio, si sottomette alla critica più radicale come lo siamo anche noi e ha come argomento per provare che la sua missione viene da Dio, le opere che fa. Anche i primi cristiani potevano provare la verità della loro fede solo con il loro comportamento. Solo così il Cristianesimo ha potuto diffondersi. Questa realtà è sfumata terribilmente oggi. In tantissimi casi non è nemmeno sentita come esigenza che la fede si dimostri con le opere (Giacomo 2, 18). Grazie Signore che vivi totalmente la nostra condizione e le nostre difficoltà di evangelizzazione. Mi chiedo anche con quali emozioni Gesù ha vissuto quel “egli sfuggì dalle loro mani”. Anche questa scena è estremamente umana.


Prima Lettura  Il Signore è al mio fianco come un prode valoroso.

Dal libro del profeta Geremìa  Ger 20,10-13 

giovedì 10 aprile 2025

GUERRA GIUSTA, IL MALINTESO / Dalla professoressa Marie Grand, LA CROIX. Aprile 2025


Rubo al giornale La Croix un articolo che mi è stato mandato dalla Francia e ve lo propongo in una mia traduzione italiana perché è molto utile dissipare il clima di confusione che c'è attorno a noi sulla tragedia della guerra. Confusione che troppo spesso è solo emotiva ma anche aggressiva (guerrafondaia!) con giudizi pesanti e anche insulti per chi non è schierato con me, e mantiene uno spirito di mormorazione su tutto e tutti senza il necessario sforzo di riflessione e di comprensione. 

Guerra giusta, l'equivoco Giornale LA CROIX / 31 MARZO 2025 Marie Grand, Professoressa di Filosofia e direttrice del Collège Supérieur a Lyon.


Il concetto di "guerra giusta" ha cattiva fama e spesso i cristiani rimproverano sé stessi per averlo teorizzato (in particolare attraverso Sant'Agostino o San Tommaso). Non dovrebbero. Perché di fronte alla guerra ci sono solo tre possibilità: il pacifismo, il “realismo” e la dottrina della "guerra giusta". E quest'ultima opzione è ben lungi dall'essere la più assurda. 

GESÙ SHOCK : HAI PER PADRE IL DIAVOLO! / Giovanni 8,43-50. Aprile 2025



43 Perché non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alle mie parole, 44 voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna. 45 A me, invece, voi non credete, perché dico la verità. 46 Chi di voi può convincermi di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? 47 Chi è da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio". 48 Gli risposero i Giudei: "Non diciamo con ragione noi che sei un Samaritano e hai un demonio?". 49 Rispose Gesù: "Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio e voi mi disonorate. 50 Io non cerco la mia gloria; vi è chi la cerca e giudica. (Gv 8,43-50)

Ecco il brano che la liturgia non proclama saltando direttamente al versetto 51 oggi. Riprendiamo il filo: “A queste sue parole, molti credettero in lui”. Molto spesso quando una persona che non conosco si confessa o chiede l’atto di idoneità per i padrini, chiedo: credi in Dio? credi in Gesù Cristo? credi nella Chiesa? In genere la risposta è sì, senza esitazioni. Queste risposte positive aiutano a fare il punto e a ben disporre il cuore. Ma non significa che chi dice di credere in Cristo lo conosce, ha letto e meditato il Vangelo. È la stessa cosa per quei giudei. E Gesù li aiuta ad aprire gli occhi su sé stessi, sulla loro reale situazione. Pensano, come i nostri battezzati, che tutto è scontato, a posto, mentre non è assolutamente vero. Gesù li aiuta a scavare dentro sé stessi. Non sono veramente liberi come vuole Dio, non hanno Abramo come Padre né Dio. 

mercoledì 9 aprile 2025

GESÙ DICE A PERSONE CHE HANNO CREDUTO IN LUI CHE DIO NON È LORO PADRE! NON C'È UN ERRORE NELLA TRADUZIONE DEL VANGELO? / mercoledì VI sett d Quaresima, 2025.



Gesù si rivolge a persone che hanno creduto in lui. Per la nostra mentalità (di cristiani scadenti) questo passo e il suo seguito (Gv 8,43-50) che la liturgia prudentemente salta, è terribilmente scioccante. Per inciso, se Gesù dice che la verità rende liberi, è davvero prudente saltare una parte difficile del Vangelo, in modo che i fedeli comuni, che non leggono il Vangelo a casa o in un cammino di fede, non sappiano mai che Gesù ha detto queste parole e il perché? Certo, è prudente, ma è prudenza spirituale o non piuttosto carnale, secondo la mentalità del mondo? Come se la Chiesa avesse paura di proporre il Vangelo liberatore per intero… Giovanni Paolo II scriveva che c'è la legge della gradualità ma non la gradualità della legge. Cosa significa? Ogni iniziazione pedagogica procede per passi successivi, progressivi. Per la prima lezione ti insegno ad impugnare la matita e a fare bastoncini verticali, ma il mio obiettivo è che tu sappia scrivere e leggere sempre meglio!

Ma vediamo il brano di oggi: già riassume in poche battute ciò che in un cammino di fede si fa attraverso mesi, forse anni di progressi. Gesù va anche lui per gradi ma subito fa capire che credere in lui significa camminare, cambiare, conoscere la sua Parola, il suo insegnamento e rimanervi fedeli : «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». E già questo agita molto i suoi ascoltatori che non capiscono che si possa dir loro che hanno bisogno di diventare liberi, e si offendono! Sono già ebrei, super preparati! In duemila anni non è cambiato nulla. Gli stessi preti dimenticano che la  porta per accedere al battesimo è la conversione che si fonda sull’ascolto del kerigma e il sentirsi trafiggere il cuore perché fin qui appunto ho visto Dio a modo mio e mi sono sempre comportato secondo i miei criteri e non i suoi. "Il peccato" è non credere a Cristo come Via, Verità e Vita. E chi commette il peccato non rinasce dallo Spirito per quanto dica molte preghiere, faccia attività in parrocchia, venga sempre a messa. Rinascere dallo Spirito è necessario affinché, da figlio della carne e del peccato, diventi figlio di Dio. Se la Parola non trova posto in me, non diventa la mia guida, e voglio continuare a vivere secondo i miei criteri, significa che Gesù e la sua Parola mi danno fastidio: voglio "ucciderlo". Nessuno si scoraggi! Bussa con costanza, questa porta si aprirà.

Gesù stringe sempre di più i suoi ascoltatori perché scoprano chi è il loro vero padre. 

Lo vedremo commentando i versetti 43 - 50. Ma già chiediamoci: questi giudei sono credenti, pronti a dichiararsi suoi discepoli e a far festa perché Dio ha mandato finalmente il Messia atteso. Com'è possibile che Abramo non sia il loro padre? Egli è nostro padre nella fede, quindi vuol dire che non hanno fede, ma và…! E Gesù aggiunge che Dio non è il loro padre! Ma non siamo tutti figli di Dio?! Non siamo tutti cristiani? Siamo forse bestie? Che esagerazione, che complicazione, ma se tutti i preti dicono il contrario, cioè che tutti gli uomini sono figli di Dio, che tutti vanno in paradiso, non è che interpreti il Vangelo in un modo tutto tuo?  A domani.    



Dal libro del profeta Daniele Dn 3,14-20.46.50.91-92.95

martedì 8 aprile 2025

OMICIDIO SUICIDIO A MARANO. FIGLIE DI GERUSALEMME PIANGETE SUI VOSTRI FIGLI!




Quando sono arrivato a Marano ho sentito tra l’altro nel cuore con forza: Quinto: non uccidere!

Non sapevo a cosa si potesse riferire esattamente. Ovunque - purtroppo - l’aborto è stato metabolizzato nelle nostre famiglie, “cristiane” e non. Nascono sempre meno bambini down, per esempio. Visto che la possibilità di avere figli down aumenta con l’età della madre e ci si sposa sempre più tardi, mentre non esiste cura contro questa sindrome, si arriva a farci una domanda globale molto logica e triste. 

Ma soprattutto nel nostro mondo occidentale sta crescendo la violenza privata. La malavita organizzata uccide di meno. Per le sanzioni penali più difficili da evitare e le vendette incrociate cominciano a comprendere che conviene trovare altri mezzi di pressione per imporsi. Invece aumentano le violenze private, fino all’omicidio, specialmente tra giovani, per uno sgarro, per gelosia, per “motivi futili”, perché si portano senza ragione seria, pistole, coltelli. In un anno abbiamo assistito a Marano stesso a due omicidi volontari per questo tipo di motivi. L’ultimo, ieri è stato omicidio-suicidio per gelosia. 

lunedì 7 aprile 2025

CORAGGIO, NESSUNO TI FERMERÀ FINCHÉ NON AVRAI COMPIUTO L'OPERA DEL SIGNORE / Lunedì V sett. Quaresima, 2025.


“E nessuno lo arrestò, perché non era ancora venuta la sua ora”. (Giovanni 8,20). Un’altra volta nel Vangelo di Giovanni troviamo la stessa frase: “Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora”. (Giovanni 7, 30). Capita a Gesù altre volte, per esempio a Nazareth quando i presenti nella sinagoga “presi da ira” lo trascinano fin sul monte per precipitarlo giù e lui se ne va “passando in mezzo a loro” (Luca 4,30). Gesù ha coscienza che nulla gli impedirà di portare a termine l’opera che il Padre che ha tutto nelle mani, gli ha affidato, perché è sempre fedele al volere del padre. "In quel momento si avvicinarono alcuni farisei a dirgli: "Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere". Egli rispose loro: "Andate a dire a quella volpe: "Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme". (Luca 13,31-33). È desideroso e insieme angosciato che venga quell’ora. Umanamente vorrebbe evitarla: “Adesso l'anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest'ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest'ora!” (Giovanni 12, 27), ma dice di sì al Padre e questa fedeltà gli permette di vincere Satana, di gettarlo fuori (Giovanni 12, 31) e di amare i suoi “fino alla fine” (Giovanni 13, 1) (Satana è vinto dall’amore assoluto, dall’amore fino alla fine). 

Anche per noi esiste il “non era ancora venuta la sua ora”.  Santa Teresina prendeva le medicine per obbedienza, mortificata perché costose e "inutili". Era convinta che la sua malattia, mortale per la medicina di allora, era tutta nelle mani di Dio e che lei sarebbe morta solo quando avrebbe compiuto l’opera che il Signore le aveva affidato. Tra i giovani boy scouts c'era questo invito al coraggio : “non dire che sei morto prima di essere morto”. È importante per ogni cristiano sapere che ha un’opera da compiere e che, se non tenta il Signore (Matteo 4,7), potrà portarla a compimento malgrado le sue debolezze, perché sta nelle mani di un Padre Onnipotente e fedele che da un senso alla sua vita e gli ha già preparato un posto nel suo Regno.  


Dal libro del profeta Daniele Dn 13,41c-62 

domenica 6 aprile 2025

UNO SI PENTE ALL'ULTIMO MOMENTO E DIO LO PERDONA: NON È GIUSTO! / Perché Dio è giusto invece? aprile 2025



“Ci sforziamo di vivere il Vangelo, con fatica. Uno che ha ucciso o fatto una vita di peccato, si pente all’ultimo momento, Dio lo perdona e ci ritroviamo sullo stesso livello per Dio. Non è giusto”. 

Questa frase o altre del genere che si sentono esprimono un sentimento profondo e molto comune. Il Vangelo risponde perfettamente a questa obiezione, in vari episodi e modi, in ogni pagina. La parabola del Figliol prodigo, per esempio, è una risposta bellissima. Ma tutto nel Vangelo, nell’insegnamento e nelle azioni di Gesù conferma la posizione del Padre del Figliol prodigo: Dio non è ingiusto. Ha solo una logica diversa che il nostro cuore fa fatica a comprendere perché non siamo in comunione con lui (Luca 15,1-32). 

venerdì 4 aprile 2025

PRIMA IL SILENZIO, POI LA PAROLA, POI ANCORA IL SILENZIO ... / V Dom di Quaresima, C, 2025


Tutto il popolo va da Gesù perché spiega la Legge in modo nuovo e liberante. Allora gli scribi e i farisei irrompono nel cerchio degli ascoltatori per screditarlo davanti a tutti. Portano una donna colta in flagrante adulterio e Mosè ha comandato - non solo permesso - di lapidare gli adulteri. Sanno che Gesù non vuole questo e quindi l’occasione è ghiotta per poterlo accusare. Mi colpisce la violenza di questa irruzione e dell’atteggiamento interiore di scribi e farisei per i quali questa donna non esiste come persona ma è solo un pretesto e forse agita in loro pulsioni sessuali morbide. Già gustano la vittoria, certi di prendere Gesù in fallo. Gesù vede invece il loro cuore accecato dalla passione (collera, sentimento di rivincita, ecc.) e quindi chiuso a Dio. Devono rientrare in sé stessi per incontrare Dio e la propria umanità, come fece il figlio prodigo al contrario del fratello maggiore. Gesù cerca di portarli al silenzio, chinandosi e scrivendo nella polvere, di lasciarsi davanti a sé stessi. Prima il silenzio per rientrare in sé e poi la Parola, e poi ancora il silenzio affinché la Parola possa arrivare al cuore. L’ascolto è molto difficile. Chi pratica l’orazione mentale, o “preghiera silenziosa” sa quanta aridità ci può essere. Lo testimoniano anche grandi santi. Ma è sorprendentemente efficace. Purtroppo questa società più di altre non porta le persone all’interiorità e ad ascoltare, ad essere contemplativi, a praticare il silenzio per aprirsi al profondo, all’infinito. 

Vediamo in questa scena una donna (solo lei, l’uomo non c'è), in mezzo a uomini inferociti. Il bersaglio è Gesù ma la scena ha contorni di femminicidio. L’antropologo Mario Pollo nota che i giovani assassini sono frutto di una società che ha dimenticato l’anima, la conoscenza profonda di sé e la gestione dei propri impulsi e sentimenti. Questa società propone invece modelli superficiali che portano a reazioni d’impulso e quindi spesso violente. 

Le famiglie che dovrebbero essere la prima scuola di umanità, educano sempre di meno in questo senso. Nelle parrocchie, le nostre adorazioni eucaristiche, quando ci sono, sono poco frequentate e spesso, per non scoraggiare i pochi, sono riempite di parole e canti per evitare il silenzio. Ma anche lo stare da contemplativi davanti alla Parola di Dio affinché ci apra i suoi tesori, viene poco insegnato. La lettura della Scrittura si riduce ad una spiegazione del testo. Eppure il Signore vuole parlare al cuore di ciascuno di noi. “Cor ad Cor loquitur” 


Dal libro del profeta Isaìa  Is 43,16-21  

giovedì 3 aprile 2025

SOLO DIO VEDE I CUORI ! : QUANDO SI USA LA VERITÀ CONTRO LA VERITÀ. / Giovedì 03-04-2025



Solo Dio vede i cuori! Il Vangelo dice di non giudicare! Dio accetta tutti! Dio ha tante strade per la salvezza! ...

Quante volte sentiamo frasi di questo tipo. Cosa pensarne? 

Sono frasi che formalmente sono vere, ma sono le più perniciose quando sono usate come pretesto per non convertirsi a Dio, rifiutare la correzione, farsi un Dio o una morale di comodo. Ultimamente una donna su Facebook che scriveva cose davvero contrarie al Vangelo mi risponde : “lei dovrebbe sapere che il Vangelo vieta di giudicare”. E mi blocca immediatamente. 

mercoledì 2 aprile 2025

UN PONTIFICATO GRANDIOSO E CONTROVERSO. / 2 Aprile 2025, 20 anni dalla morte di Giovanni Paolo II.




Sono già passati 20 anni dall’andare al Padre di Giovanni Paolo II. Siamo in tanti ad essergli debitori in vari modi per la nostra vita. Ho constatato spesso che è particolarmente amato dalle persone il Papa del tempo della loro formazione spirituale, che corrisponda all’adolescenza o a un periodo successivo quando si è scoperto o riscoperto la fede. Giovanni Paolo II è stato questo per me oltre al suo valore assoluto nella storia della Chiesa e del mondo. 

Dopo la sua morte si è potuto scoprire anche alcuni suoi errori oggettivi come la gestione dell’affare Marcial Maciel e altre del genere. Ratzinger che spingeva per interventi più decisi ha avuto il compito ingrato, diventato Benedetto XVI, di subire il peso dello scandalo per la Chiesa quando tutto è venuto alla luce. Questi errori non tolgono nulla alla santità di Giovanni Paolo II e ci fanno capire come il Papa rimane un uomo, e che la preghiera di tutti noi per il vescovo di Roma (e gli altri vescovi, specialmente il proprio vescovo) e la nostra conversione, la nostra docilità, rende più facile ed efficace il servizio del pastore che deve rendere conto ed essere pieno di coraggio quando è necessario ammonire ed essere impopolare e quindi in un modo più o meno forte, ritrovarsi soli: “annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina”. (2 Timòteo 4, 2; vedi Ezechiele 3,18-19 e altri). 

CARLO ACUTIS MODELLO PER I GIOVANI DI OGGI?



Carlo Acutis sarà canonizzato il 27 di questo mese, a meno di 20 anni dalla sua morte. Un record di questi tempi, specialmente se parliamo di un ragazzo di appena 15 anni. Un dono immenso di Dio per tutta la Chiesa e in particolare per i giovani. 

In che cosa la sua vita può essere un modello per i giovani? Aveva tutto ma ha compreso che la sua vita aveva valore e senso solo in Dio. Era infatti di una famiglia molto più agiata della maggior parte dei giovani di oggi, ma oggi quasi tutti i giovani non hanno bisogno di lavorare, hanno vestiti e cellulari di qualità, tempo libero e soldi per il divertimento.

È nato in una famiglia “credente ma non praticante”, come ce ne sono tante, troppe. Ma, pur essendo molto rispettoso dei suoi genitori e obbediente alla loro autorità, ha scelto di seguire Dio e ha potuto vivere il Vangelo in modo stupendo, con grande carità e creatività, influenzando la sua famiglia, senza fare polemiche con il suo ambiente. Infatti una delle sue costanti è stato di avere le idee molto chiare sulla fede e sui comportamenti cristiani pur non giudicando nessuno. 

martedì 1 aprile 2025

1 APRILE!

 



1° aprile: l'unico giorno in cui tutti verificano la fonte di un'informazione prima di crederci o di diffonderla! 


Vogliamo estendere questa buona pratica ad ogni giorno dell'anno? ...

BLOCCHI LA GRAZIA OPPURE LA LASCI CRESCERE IN TE? / Martedì IV sett. Quaresima, 2025


Il fiume Okavango si disperde 
 nel deserto del Kalahari (Bostwana).

Nei deserti capita di vedere fiumi finire nel nulla perché, non alimentati da affluenti, la loro acqua viene assorbita dal terreno. Dall'Atlas algerino scendono vari di questi fiumi verso il deserto del Sahara. Il fiume che esce dal Tempio invece, senza affluenti,  cresce sempre di più: è immagine della grazia di Dio. Santa Teresina diceva: “il Tuo amore è cresciuto con me!” In realtà era lei che si apriva sempre di più alla grazia di Dio. Dice san Paolo: “il nostro cuore si è tutto aperto per voi. Non siete davvero allo stretto in noi; è nei vostri cuori invece che siete allo stretto”. (2 Corinzi 6,11-12). 

Dalla sofferenza e la delusione per il troppo tempo a sperare invano la guarigione, il cuore del paralitico della piscina di Betzatà si è ristretto. I Giudei, custodi della purezza del Tempio, fanno la "polizia dei costumi". Anche loro sono allo stretto nei loro cuori. La guarigione di chi “da trentotto anni era malato”, ben conosciuto almeno di vista, non li smuove. Il fiume della grazia di Dio non deve allargarsi e superare gli argini stabiliti. Non si tratta nemmeno della sorpresa che induce alla prudenza, a un discernimento. No! È tutto bloccato. Chi pretende di cambiare la routine è un nemico da perseguitare. Anche se queste acque risanano tutto e fanno esplodere la vita non devono essere navigabili, non devono sfuggire al controllo di chi sa passare solo a guado. Quante volte siamo quei farisei che non si abbandonano alla grazia di Dio, anche se Abramo lasciò tutto "senza sapere dove andava", fidandosi di Dio, e così tutte le figure bibliche, anche se il Magistero ci spinge sempre ad andare al largo, ad essere cristiani e Chiesa in uscita. La paura della morte ci tiene schiavi tutta la vita.


Prima Lettura  Vidi l'acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungerà quest'acqua porterà salvezza.

Dal libro del profeta Ezechièle Ez 47,1-9.12