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venerdì 10 ottobre 2025

CESSATE IL FUOCO: I GIORNALI ARABI DISCUTONO IL FUTURO DI HAMAS / 10-10-2025

 



Quella vignetta rappresenta  Hamas (حماس) e Fatah (فتح) ossia l'OLP diventata Autorità Palestinese con potere effettivo soltanto in Cisgiordania, che si strangolano reciprocamente mentre Israele (la jeep militare) passa indisturbato tra loro. 

Per chi vuole comprendere meglio le difficoltà della situazione attuale malgrado l'accordo di cessate il fuoco, pur salutato favorevolmente da tutti, tranne chi viveva proprio di questo conflitto, può leggere con profitto i riassunti in italiano di articoli di autori arabi, proposto dalla Fondazione Oasis. Sotto il link 

11 OTTOBRE, IL ROSARIO PER LA PACE CON IL PAPA / 10-10-2025.



Shalom-la Pace è il dono di vita piena che il Signore ci promette. 

La Pace è il dono al quale aspirano tutti gli umili di cuore, tutte le persone indifese, e, nel segreto del cuore, tutti, piccoli e grandi. 

Le manifestazioni di gioia sia di palestinesi che di israeliani ne sono la prova. Ma il cessate il fuoco in Terra Santa non è ancora Pace. Poche ore prima dell’inizio ufficiale del cessate il fuoco un riservista israeliano è stato ucciso da uno sniper palestinese. Purtroppo è ciò che succede in ogni conflitto, ci sono sempre almeno “piccoli incidenti” prima o dopo la dichiarazione di cessate il fuoco. Speriamo che  questo cessate il fuoco tenga. Ma non si parla di cessate il fuoco in altre regioni, e in qualche caso, uno dei contendenti lo rifiuta espressamente, pensando di vincere spargendo altro sangue.

giovedì 9 ottobre 2025

CESSATE IL FUOCO: È NECESSARIA LA VOLONTÀ DI PACE! / Su Gaza e altri conflitti. 09-10-2025.



Mentre ci rallegriamo per la prospettiva del cessate il fuoco a Gaza, che, come ha scritto il Cardinale Pizzaballa, è solo un primo passo di un cammino che può essere lungo e difficile, voglio ricordare una verità molto semplice e fondamentale: affinché cessino i conflitti di qualsiasi ogni genere è indispensabile la volontà di pace da parte dei contendenti! Specialmente se vogliamo camminare verso una riconciliazione.

Invece, come nel passato ma oggi più che mai, assistiamo a polarizzazioni estreme, alla diffusione di notizie che non cercano la verità ma, anche quando non sono totalmente inventate, sono soltanto propagandistiche. Assistiamo in generale nelle nostre società ad un alzare di toni, a provocazioni e violenze che si vorrebbero giustificare, e a un rimpallo di colpe che non possono aiutare la causa della pace. 

mercoledì 8 ottobre 2025

QUANDO UN ATEO PARLA DELLA VERGINE MARIA / In occasione del 7 ottobre 2025



In questo mese del rosario, riprendo da una carissima amica questa citazione di Jean Paul Sartre, e aggiungo una mia riflessione ispirata da Urs Von Balthasar:


L' ATEO SARTRE CHE SCRIVE PAGINE BELLISSIME SUL CRISTIANESIMO.

"Maria  sente nello stesso tempo che il Cristo è suo figlio, il suo piccolo, e che è Dio. Lo guarda e pensa: questo Dio è mio figlio. Questa carne divina è la mia carne. È fatta di me, ha i miei occhi e questa forma della sua bocca è la forma della mia. Mi rassomiglia. È Dio e mi assomiglia. E nessuna donna ha avuto dalla sorte il suo Dio per lei sola. Un Dio piccolo che si può prendere nelle braccia e coprire di baci, un Dio caldo che sorride e respira, un Dio che si può toccare e che vive”. 

martedì 7 ottobre 2025

UNA VIA DIVERSA DALLA RESA DEI CONTI / Lettera del Patriarca Pizzaballa alla sua diocesi. 05 ottobre 2025.

 


 Il Patriarca Pizzaballa ha scritto una lettera alla sua Diocesi che invito a leggere con attenzione perché nelle polarizzazioni e uso di espressioni che diffondono scoraggiamento ma anche divisioni, persino odio, egli, che vive in prima persona questa tragedia, ha uno sguardo informato dei fatti reali ma plasmato dal Vangelo, dalla speranza cristiana, dalla missione dei cristiani. Aiutiamo tutti, da cristiani, a costruire con realismo, lì dove siamo, “tenendo fisso lo sguardo su Gesù”. Leggiamo tutto anche se è un po' lungo e soprattutto meditiamo questo testo importante.

(Latin Patriarchate of Jerusalem - A tutta la diocesi del Patriarcato Latino di Gerusalemme)


A tutta la diocesi del Patriarcato Latino di Gerusalemme Prot. N. (1) 2291/2025

Carissimi fratelli e sorelle,

il Signore vi dia pace!


Sono due anni che la guerra ha assorbito gran parte delle nostre attenzioni ed energie. È ormai a tutti tristemente noto quanto è accaduto a Gaza. Continui massacri di civili, fame, sfollamenti ripetuti, difficoltà di accesso agli ospedali e alle cure mediche, mancanza di igiene, senza dimenticare coloro che sono detenuti contro la loro volontà. 

Per la prima volta, comunque, le notizie parlano finalmente di una possibile nuova pagina positiva, della liberazione degli ostaggi israeliani, di alcuni prigionieri palestinesi e della cessazione dei bombardamenti e dell’offensiva militare. È un primo passo importante e lungamente atteso. Nulla è ancora del tutto chiaro e definito, ci sono ancora molte domande che attendono risposta, molto resta da definire, e non dobbiamo farci illusioni. Ma siamo lieti che vi sia comunque qualcosa di nuovo e positivo all’orizzonte. 

lunedì 6 ottobre 2025

VERGOGNATI MARANO! QUANDO SI BUTTA LA SPAZZATURA NEL CAMPO DEL VICINO / 06-OTTOBRE-2025.

 



Vicino al cimitero, a fianco del parcheggio, c'è un campo con un vigneto e la coltivazione di legumi. La strada che porta alla Starza è in strapiombo. Volendo pulire i rovi che ricoprivano il pendio, ecco apparire tutta la spazzatura che la gente ha buttato allegramente dalla strada sopra il muro. E questo scempio arriva lungo il muro fino alla fine del campo. Questo è un campo coltivato. Capisco qualche pallone che rotola fin giù. Si vedono infatti alcuni palloni. A un certo punto ci sta anche vinaccia che forse hanno messo gli stessi proprietari per farne concime!? Ma tutta quella plastica sù, sù, fin sul ciglio della strada non è il fatto dei contadini. 

È URGENTE CHE LA CHIESA ESCA AD ANNUNCIARE IL VANGELO A TUTTI... / Lunedì 06 ottobre 2025.



Domani, sotto lo sguardo della Vergine del Rosario, iniziamo le catechesi di evangelizzazione. A questo scopo, senza togliere in nulla valore a tutto ciò che il Papa ha detto riguardo ai migranti, cito alcuni passi della sua omelia di ieri 5 ottobre sull’evangelizzazione. 


OMELIA DEL SANTO PADRE LEONE XIV

Siamo qui perché, presso la tomba dell’Apostolo Pietro, ciascuno di noi deve poter dire con gioia: tutta la Chiesa è missionaria, ed è urgente – come ha affermato Papa Francesco – che «esca ad annunciare il Vangelo a tutti, in tutti i luoghi, in tutte le occasioni, senza indugio, senza repulsioni e senza paura» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 23).

UNA PACE GIUSTA E DURATURA / Angelus 05 ottobre 2025.



La Storia è complicata, le frontiere sono state così spesso modificate, anche in Europa, anche di recente, e ancor oggi ci sono rivendicazioni territoriali, ecc., che pur essendo essenziale il rispetto della verità storica, la Storia da sola non può definire un diritto immutabile di un popolo o di uno Stato su un determinato territorio. Ci può essere la pace solo se c'è volontà di pace da una parte e dall’altra. La volontà di pace significa “ripudio della guerra come mezzo di soluzione delle controversie internazionali”. Questa affermazione così bella non esclude il diritto dovere della difesa, ma impegna a costruire la pace attraverso legami pacifici in ogni campo, il rispetto dell'integrità delle persone, e anche il disarmo graduale reciproco. È molto brutto quando persone che dicono di volere la pace, si schierano solo da una parte, dimenticano le vittime dell'altra parte, e magari manifestano con la violenza. Ascoltiamo alcune parole di saggezza di Papa Leone all'Angelus di ieri:


"Esprimo la mia preoccupazione per l’insorgenza dell’odio antisemita nel mondo, come purtroppo si è visto con l’attentato terroristico a Manchester, avvenuto pochi giorni fa. Continuo ad essere addolorato per l’immane sofferenza patita dal popolo palestinese a Gaza.

sabato 4 ottobre 2025

CRISTIANO, NON VANTARTI CONTRO LA TUA RADICE. 03/03, Israele nel piano di Dio. 4 ottobre 2025.

Olivo millenario di Luras.


La scelta di un popolo specifico da parte di Dio non vuole dargli un privilegio ma chiamarlo al servizio, come un segno per gli altri popoli. Tutti i popoli sono amati da Dio. Ma solo dal popolo ebraico guidato dallo Spirito Santo è nata la testimonianza  di questa storia con Dio che chiamiamo Sacra Scrittura, Parola di Dio, Bibbia. La Storia del Popolo eletto la chiamiamo a giusto titolo: Storia della Salvezza, valida per tutti i popoli. La scelta e la guida divine plasmano questo popolo, gli danno caratteristiche uniche. Nel libro “Dio, la scienza le prove” (Y. Bolloré e O. Bonassies, ed. Sonda) nel capitolo 19, “Il popolo ebraico, un destino oltre l’improbabile”(pagine 417-453) gli autori danno molti elementi per far comprendere che il popolo ebraico (formato da santi e da peccatori) è particolare tra tutti i popoli. 

Dio è Amore e la scelta di Abramo e la sua discendenza è una scelta d’Amore, non una “scelta tecnica”. Israele scopre pian piano questo amore che è come quello di un padre, di uno sposo per il popolo. Ora qual è la caratteristica fondamentale di un amore paterno o sponsale ? È la fedeltà, per sempre. Dio è fedele, per sempre, qualunque sia il comportamento dei figli o della sposa. Se Dio ha scelto in Abramo un popolo particolare, dimostra attraverso questo popolo come il suo amore è fedele in assoluto e vince il peccato, attraendo e non forzando la libertà dell’uomo. Ascoltiamo col cuore questa stupenda frase di san Paolo: “Questa parola è degna di fede: Se moriamo con lui, con lui anche vivremo; se perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà; se siamo infedeli, lui rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso”. (2 Timoteo 2,11-13). L’uomo ha solo la possibilità di rifiutare anche definitivamente questo amore, ma non può cambiarlo. Dio è Amore e può solo amare. 

venerdì 3 ottobre 2025

LA RIVELAZIONE APRE A UNA NUOVA VISIONE DELL'UOMO. / 46. NICEA. Gesù Cristo, .... nn. 81-82



81. L’evento Gesù Cristo rende possibile una nuova ontologia, misurata dalle dimensioni del Dio uno e trino e del Logos incarnato. La ragione umana si era già lasciata aprire e penetrare dal mistero, reso accessibile dalla rivelazione della creazione ex nihilo (cf. 2Mac 7,28; Rm 4,17), della trascendenza ontologica di un Dio che è comunque più intimo ad ogni creatura di quanto essa lo sia a se stessa.[133]Tale ragione si lascia di nuovo rinnovare da cima a fondo, quando le viene comunicato il senso profondo inscritto in ogni cosa dal mistero del Dio trinitario che è amore (1Gv 4,8.16) – alterità, relazione, reciprocità, mutua interiorità si manifestano ormai come la verità ultima e le categorie strutturanti l’ontologia. L’essere si ritrova illuminato e si mostra ancor più ricco di quanto non sembrasse nei percorsi filosofici anteriori, per quanto profondi e complessi essi siano stati. Inoltre, Nicea, che parte dalla questione cristologica e soteriologica per esporre il Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, riflette bene il modo in cui la fenomenalità cristologica motiva l’inventio della dottrina trinitaria, con la dinamica inscritta tra l’ordine della scoperta, cristologica e pneumatologica, posta nel suo cuore, e l’ordine della realtà trinitaria che lo struttura. Nicea accelera l’assunzione da parte della riflessione cristiana della teo-logia ovvero dell’esplorazione della “Trinità immanente”. Dal momento che il mistero di Cristo, realizzato nella storia e in un’umanità singolare, dona l’accesso a Dio, la materia e la carne, il tempo e la storia, la novità, la finitudine e la stessa fragilità guadagnano le loro credenziali di nobiltà e la loro consistenza per dire la verità dell’essere. In fondo, anche l’essere, grazie alla Rivelazione, si rivela semper major.

giovedì 2 ottobre 2025

ISRAELE È IL TESTIMONE DI DIO PER ECCELLENZA. COSA SIGNIFICA? 02/03 2 ottobre 2025.

I nomi delle dodici tribù d'Israele


Purtroppo il desiderio di grandezza e potere abita sempre nel cuore dell’uomo e a un certo momento, proprio al tempo di Samuele, il popolo chiede un re, per “essere come gli altri popoli”! Dio si piega a malincuore a questo desiderio, lo accetta a condizione che il Re sia fedele all’Alleanza. Saul disubbidirà e sarà rigettato. Davide si ricorderà sempre che tutto viene da Dio. Peccherà anche gravemente ma quando peccherà si rimetterà in tutto al giudizio di Dio, senza porre condizioni. Il Salmo 50 esprime tutto il suo pentimento. Per questo Davide è “il Re secondo il cuore di Dio!”

Il libro dei Giudici in particolare ci insegna come Dio segue da vicino il popolo che ha eletto, e quando è infedele permette (ma è un meccanismo anche direttamente umano) che il popolo diventi debole, diviso dai vari egoismi, ecc., e sia vinto dai nemici. Il momento più forte è, poi, quello dell’esilio. Il Popolo e i suoi sacerdoti e re si sono troppo a lungo trastullati con false rassicurazioni: noi siamo il popolo di Dio, lui abita nel Tempio, mai saremo attaccati. E invece, Dio che vuole il cuore dell'uomo e non i palazzi permetterà che il Tempio sia distrutto e il popolo portato in esilio, umiliato. Israele è il testimone di Dio anche quando pecca ed è corretto da lui. 

mercoledì 1 ottobre 2025

ISRAELE È IL POPOLO ELETTO DA DIO? POSSIAMO ANCORA DIRLO? COSA SIGNIFICA? 01/03. 1 ottobre 2025.




Come si fa a dire che il popolo di Israele è il Popolo Eletto con la guerra a Gaza? 

Tranne rarissime eccezioni, anche i più favorevoli a Israele riconoscono che la sua azione nella guerra contro Hamas ha superato la sola legittima difesa. Ciononostante  bisogna rimanere prudenti e non lasciarsi trasportare dall’emozione nei giudizi in argomenti così seri. Non a caso Papa Leone ha detto chiaramente che, pur condannando la situazione, “finora la Santa Sede non usa la parola genocidio”, mentre questa parola spopola un po' ovunque. 

Comunque l’argomento che vorrei trattare oggi è un altro ma importantissimo per noi cristiani perché tocca la Rivelazione: il Popolo di Israele (gli ebrei) è il Popolo eletto da Dio tra tutti i popoli ?  Lo è ancora? Oppure lo è stato ma non lo è più visto come si comporta oggi? 

martedì 30 settembre 2025

IN RICORDO DI GIGINO / 30-09-2025.



Ieri si è celebrato alla “Tenda” della parrocchia dell’Immacolata a Tavernanoce il funerale di Luigi Storino morto dalle conseguenze di una grave quanto improvvisa emorragia cerebrale. La “Tenda” era piena fin fuori malgrado una capienza di quasi 1000 persone perché, oltre alla numerosa famiglia e agli amici, Luigi, “Gigino” era un insegnante in pensione da pochi anni, e soprattutto per me e tanti altri era con tutta l’equipe un catechista. Con don Vittorio sono stati i solidi punti di riferimento fin da quando, 
trent'anni fa, dopo un tempo di osservazione, ho impegnato la mia responsabilità pastorale nel Cammino neocatecumenale. In particolare con loro si è aperto il Cammino in varie parrocchie. Quella occasione triste ha manifestato la fecondità e la gloria dell’evangelizzazione che rinnova le persone e, salvando, crea nel Signore legami profondissimi. Rincontrando fratelli che non vedevo da molto tempo, eravamo consapevoli del debito ai nostri catechisti e in particolare a Gigino e Imma e alla testimonianza della loro famiglia. 

Mi ha sorpreso quando un figlio ha introdotto la celebrazione parlando della morte del padre “dopo una breve malattia”. Ho pensato: ha ragione, è stato solo un paio di mesi, ma a me e a tutte le comunità che pregavano giorno dopo giorno intensamente, informandoci quotidianamente del suo stato di salute, spiando ogni segnale di miglioramento, quel tempo è apparso una eternità. E certamente lo fu ancora di più per Imma e i figli che potevano visitarlo. Ho pensato anche alla terribile purificazione alla quale il Signore l’ha sottomesso, unendolo alla sua croce, anche se la sua consapevolezza ed esperienza del dolore, ma anche l'esperienza delle grazie del Signore alla sua anima rimarranno un segreto. Sono certo che è partito verso la luce totalmente riconciliato con il suo Signore e con tutti. In tutto questo si è manifestata la misericordia di Dio, la potenza del Vangelo e la bellezza di servire nella evangelizzazione.  

Qui sotto il ricordo della comunità scolastica del Liceo dove insegnava: 

lunedì 29 settembre 2025

VOI INFATTI OSSERVATE GIORNI, MESI, ... . TEMO PER VOI CHE IO MI SIA AFFATICATO INVANO! / Festa degli Arcangeli, 29-09-2025.

Le immagini che associano i tre arcangeli
 sono una tradizione molto antica.


Oggi è la festa dei tre Arcangeli, Michele, Gabriele e Raffaele. Qualcuno ricorda che prima del Concilio ognuno di loro aveva una festa propria, e un suo amico commenta che tale raggruppamento è un tradimento, un segno della decadenza irrimediabile della Chiesa. 

La Chiesa è nata, ha testimoniato, si è estesa, ha fermentato la società, e ha vinto, senza nessun calendario liturgico, concentrata sull’essenziale, ossia la Risurrezione di un uomo, costituito Signore di tutti e Via alla Vita eterna. Poi la Chiesa ha continuato ad arricchirsi con varie feste che di per sé non fanno parte della fede e il Calendario è stato rimaneggiato varie volte nel corso dei secoli, tra calendario universale e calendari particolari. E così fu anche dopo il Concilio Vaticano II. Si è approfittato dell’occasione per eliminare anche alcuni santi e devozioni immaginari, come già nel passato con, per esempio, l'eccellente lavoro dei Bollandisti.

sabato 27 settembre 2025

DISCENDERE AGLI INFERI / Catechesi di Papa Leone del 24 sett. 2025.


Forse una delle catechesi più belle di Papa Leone (ma probabilmente scritta da Papa Francesco come tutto il ciclo per il Giubileo) che bisogna assolutamente leggere. Ci darà luce speranza, consolazione. 


UDIENZA GENERALE DI LEONE XIV

Piazza San Pietro

Mercoledì, 24 settembre 2025


Ciclo di Catechesi – Giubileo 2025. Gesù Cristo nostra speranza. III. La Pasqua di Gesù. 8. La discesa. «E nello spirito andò a portare l’annuncio anche alle anime prigioniere» (1Pt 3,19)

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Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

anche oggi ci soffermiamo sul mistero del Sabato Santo. È il giorno del Mistero pasquale in cui tutto sembra immobile e silenzioso, mentre in realtà si compie un’invisibile azione di salvezza: Cristo scende nel regno degli inferi per portare l’annuncio della Risurrezione a tutti coloro che erano nelle tenebre e nell’ombra della morte.

Questo evento, che la liturgia e la tradizione ci hanno consegnato, rappresenta il gesto più profondo e radicale dell’amore di Dio per l’umanità. Infatti, non basta dire né credere che Gesù è morto per noi: occorre riconoscere che la fedeltà del suo amore ha voluto cercarci là dove noi stessi ci eravamo perduti, là dove si può spingere solo la forza di una luce capace di attraversare il dominio delle tenebre. 

venerdì 26 settembre 2025

LA RIVELAZIONE DILATA IL PENSIERO UMANO / NICEA 45. Gesù Cristo, ... nn. 80.



2. L’evento di Sapienza: una novità per il pensiero umano

2.1. La Rivelazione feconda e allarga il pensiero umano

80. Formulando la fede cristologica e trinitaria, il Simbolo di Nicea si inscrive in un movimento di fecondazione del pensiero umano, di “dilatazione della ragione”,[130]operato dalla Rivelazione nel suo processo di trasmissione. In effetti, l’accesso incomparabile a Dio che è l’evento di Gesù Cristo, come anche la partecipazione al pensiero (phronēsis) e alla preghiera di Cristo, non possono non avere un impatto determinante sul pensiero e il linguaggio umani. Si assiste quindi ad un “evento di Sapienza”, in virtù del quale pensiero e linguaggio devono essere dilatati e lo sono per opera della Rivelazione, in modo tale che essa possa trovare in essi la sua espressione. In questo medesimo movimento, essi testimoniano di essere disponibili a lasciarsi condurre al di là di se stessi. Nella storia di questo evento di Sapienza, Nicea costituisce una svolta di prima grandezza, «una via nuova e vivente» (Eb 10,20), della quale Pavel Florensky aveva colto l’importanza decisiva, esprimendola con parole vigorose:  

IL FIGLIO, LE SCENE DI NUDO : IL GRANDE ESEMPIO DI CLAUDIA CARDINALE / 26-09-2025.



Il 23 settembre, a 87 anni, è scomparsa la grande attrice italiana Claudia Cardinale (1938-2025) e scopro particolari che ci rafforzano tutti. Aveva 17 anni. Un uomo che le stava dietro dichiarandosi innamorato, ingannandola creò un’occasione propizia e la violò. Lei continuò a vederlo per un periodo, “per paura, per masochismo”. Ma quando quell’uomo seppe che era incinta, pretese che abortisse. “Ma, neppure un istante, pensai di disfarmi della mia creatura!”. “Sono fuggita senza aver la minima idea di ciò che avrei fatto. Ero sicura soltanto di una cosa: non avrei mai più tollerato nessun atto di violenza”. "Questa esperienza fu spaventosa, ma la cosa più bella fu che da quella violenza nacque mio meraviglioso Patrick!” (partorì a Londra, lontana dall’attenzione pubblica essendo già un’attrice conosciuta, e il bambino fu chiamato col nome del santo patrono della parrocchia dove fu battezzato). 

giovedì 25 settembre 2025

VA, RIPARA LA MIA CASA, CHE COME VEDI, CADE IN ROVINA / Giovedì, XXV sett. T.O., dispari, 2025.



Nella prima lettura il Signore si lamenta del popolo che lo ha dimenticato, preoccupandosi solo del proprio comfort terreno. La conseguenza è che questa felicità senza Dio non arriva. Perché l’uomo è fatto per Dio, è  fatto ad immagine di Dio. Se trascura il suo rapporto con Dio, la sua natura di figlio di Dio, si ammala, come si ammalano i suoi rapporti con gli altri e con la natura. 

Siamo una società malata perché abbiamo riempito le nostre case di cose e il nostro spirito di tutto tranne che di Dio. La felicità però non è venuta come speravamo. I matrimoni sono spesso infelici, con violenze domestiche, specialmente nella convivenze “libere” - che libere risultano non essere - con tradimenti, con la ferita dell’aborto, la difficoltà ad educare i giovani, la loro fragilità, le loro pulsioni spesso violente e la mancanza di valori per i quali sentano che valga la pena spendere la vita, l’inquinamento crescente e il moltiplicarsi di fenomeni estremi che mietono anche vittime, le guerre che imperversano e distruggono. Eppure siamo società più evolute e dotate di mezzi migliori per una vita prospera e serena. È questa società di oggi, quel modo di vivere di oggi che vogliamo?  

Ma il Vangelo viene a rincuorarci: la verità non muore! Anzi, noi sappiamo che Gesù è risorto ed è stato costituito Signore. Questo annuncio che ha guadagnato i cuori 2000 anni fa e costruito una civiltà fondata sulla verità e la misericordia, la civiltà cristiana, è sempre vivo per chi apre il cuore. Cosa farai? Rimarrai nella logica di questo mondo che chiede giustizia - non possiamo non cercare giustizia e la vita eterna, cioè una pienezza che sazi i nostri cuori - ma attraverso la condanna dei colpevoli, la ricerca di piaceri effimeri, la dipendenza da cose e relazioni che non saziano, oppure affiderai a Cristo quel desiderio profondo di felicità che Dio ha posto in te affinché diventi la roccia sulla quale edificare la tua vita, seguendo i suoi insegnamenti? Gesù merita tutta la tua fiducia. Ha vinto ogni male, anche quello  che vive nel tuo cuore.  

mercoledì 24 settembre 2025

CONOSCERE IL PADRE ATTRAVERSO LA PREGHIERA DI GESÙ / 44 NICEA. Gesù Cristo, ... nn. 77-79



Questa conversione e questa trasfigurazione non possono accadere senza la grazia. L’intelligenza umana si rivela costitutivamente ordinata alla grazia e si appoggia sulla grazia per essere pienamente se stessa, così come accade per la persona umana.[125]È ciò che permette di comprendere come le facoltà umane, consegnate a se stesse e trasfigurate dall’evento Gesù Cristo, sono portate al loro compimento grazie alla loro realizzazione nei modi della fede, della speranza e della carità, anticipazioni in questo mondo della vita nella gloria: «Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù» (Fil 2,5). 

1.3. L’ingresso teologale nella conoscenza del Padre attraverso la preghiera del Cristo 

78. Come entrare nel “pensiero di Cristo” che è offerto dall’evento Gesù Cristo? Poiché Gesù Cristo non è un semplice insegnante o una guida, bensì la rivelazione e la verità stessa di Dio, i suoi destinatari sono più che semplici ricettori di un’istruzione. Poiché la persona del Risorto non è un oggetto del passato, colui che vuole comprendere il mistero intimo di Gesù, la rivelazione di Dio nella sua umanità, deve lasciarsi coinvolgere nella sua relazione di comunione col Padre divino. Ciò avviene in virtù della vita teologale, grazie alla lettura delle Scritture nella Chiesa, grazie alla preghiera personale e liturgica, e soprattutto grazie all’Eucaristia.

martedì 23 settembre 2025

MI AUGURO CHE ARRIVIATE A SPIRARE CON GESÙ SULLA CROCE ED ESCLAMARE CON GESÙ: "CONSUMATUM EST". / Memoria di P. Pio 23 settembre 2025.



Tanto tempo fa mi avevano detto che i cristiani di Cecoslovacchia, essendo perseguitati sotto i regimi imposti dai sovietici, chiedevano libri cristiani per alimentare la loro fede. Anche Karol Wojtyla, dalla sua diocesi di Cracovia che confina con la Cecoslovacchia, faceva passare clandestinamente Bibbie e altri libri. E i libri che erano più richiesti, oltre la Bibbia evidentemente, erano le Lettere di Padre Pio, perché avevano bisogno della sua radicalità. Siamo ancora capaci di apprezzare la croce come dono? Sappiamo, dopo la reazione umana, guardare le vicende della nostra vita sul piano della fede? Sappiamo che Gesù non caccia nessuno e si adatta alla nostra debolezza. Ma è anche vero che esclamò: " Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!" (Luca 12, 49). Leggere il brano di P. Pio che ci propone il breviario non ci lascerà indifferenti. 


Dalle lettere di san Pio da Pietrelcina, sacerdote (Edizione 1994: II, 87-90, n. 8)

 

Pietre dell’eterno edificio

 

   Con ripetuti colpi di salutare scalpello e con diligente ripulitura l’Artista divino vuole preparare le pietre con le quali costruire l’edificio eterno. Così canta la nostra tenerissima madre, la santa Chiesa Cattolica, nell’inno dell’ufficio della dedicazione della chiesa. E così è veramente.

   Molto giustamente si può affermare che ogni anima destinata alla gloria eterna è costituita per innalzare l’edificio eterno. Un muratore che vuole edificare una casa innanzi tutto deve ben ripulire le pietre che vuole usare per la costruzione. Cosa che ottiene a colpi di martello e scalpello. Allo stesso modo si comporta il Padre celeste con le anime elette, che la somma sapienza e provvidenza fin dall’eternità ha destinate ad innalzare l’edificio eterno.

lunedì 22 settembre 2025

LA MISSIONE È IL DONO DI SÉ DI CHI ADORA GIORNO E NOTTE GESÙ SOLO COME SIGNORE / Messaggio di Leone XIV dell'11 agosto 2025.

Che felicità essere credente!
Vita religiosa in terra algerina.


“La missione non è mai “un’auto-esibizione, nella contrapposizione delle identità, ma il dono di sé fino al martirio di chi adora giorno e notte, nella gioia e fra le tribolazioni, Gesù solo come Signore” si scrive nel messaggio mandato a nome di Papa Leone al meeting di Rimini (lo trovate sotto per intero con anche il link).

Infatti, commenta l’articolo correlato di Vatican News: la Missione è “Senza protagonismi, senza curarsi dei numeri, senza confidare nelle strategie a tavolino. È quanto emerge da un’omelia del vescovo martire Pierre Claverie, che nel 1996, poco prima di essere ucciso dai fondamentalisti islamici, rispondendo alla domanda sul perché continuasse a vivere in Algeria sapendo di rischiare ogni giorno la vita (era il periodo della guerra civile che, in pochi anni, ha mietuto 100.000 vittime in un paese  allora di soli 28 milioni di abitanti! NdR), aveva detto: “Dov’è casa per noi? Siamo lì a causa di questo Messia crocifisso. Per nessun altro motivo, per nessun’altra persona! Non abbiamo interessi da difendere, nessuna influenza da mantenere… Non abbiamo alcun potere, ma siamo lì come al capezzale di un amico, di un fratello malato, in silenzio, stringendogli la mano, asciugandogli la fronte. A causa di Gesù, perché è lui che soffre, in quella violenza che non risparmia nessuno, crocifisso di nuovo nella carne di migliaia di innocenti”.

sabato 20 settembre 2025

L'AMORE HA BISOGNO DI UN ALBERO PER MATURARE / Un'immagine di Jean Vanier


L’Amore è un frutto molto appetitoso ma fragile. Se sta a terra è facile che venga calpestato. Ha bisogno di un albero per poter maturare. Il nostro cuore è meraviglioso ma fragile. Ha bisogno di una spina dorsale.

Questa frase di Jean Vanier ricordata a memoria oltre al suo modo elegante di esprimere una preziosa verità di buon senso, è una denuncia - già allora - della nostra società del tutto e subito, della sola emozione, del “è buono ciò che mi fa sentire bene adesso” senza apertura sulla lunga durata e sulla responsabilità verso gli altri, che lascia fragili e spesso disperati. 

Ma chi deve dare questa spina dorsale? 

giovedì 18 settembre 2025

"NON ABBIATE PAURA DI PARTORIRE E CRESCERE I FIGLI IN TEMPO DI GUERRA" / Una Chiesa eroica nella tormenta. 18-09-2025.




Mentre sta salendo la violenza e la disgregazione delle famiglie e della società attorno a noi, lo smarrimento, i suicidi di ragazzi per bullismo o pratiche sataniche, la nostra risposta come Chiesa è sufficiente? Evidentemente non saremo mai soddisfatti beatamente. Ma piuttosto come dice l’apostolo “Anche noi dunque, circondati da tale moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento”. (Ebrei 12,1-2). Il problema infatti sarebbe di essere stupidamente soddisfatti (certo siamo sempre umilmente grati dei doni del Signore). Incapperemmo nel rimprovero di Paolo ai Corinzi: “Voi siete già sazi, siete già diventati ricchi; senza di noi, siete già diventati re. Magari foste diventati re! Così anche noi potremmo regnare con voi”. (1 Corinzi 4, 8). Lo stesso sarebbe abbandonarci alla pigrizia. Il Signore dice al vescovo della Chiesa di Efeso: “Ho però da rimproverarti di avere abbandonato il tuo primo amore. Ricorda dunque da dove sei caduto, convèrtiti e compi le opere di prima. Se invece non ti convertirai, verrò da te e toglierò il tuo candelabro dal suo posto”. (Apocalisse 2,4-5).

mercoledì 17 settembre 2025

FACCIAMO CONOSCERE A TUTTI LA BUONA NOTIZIA CHE DIO RISERVA ALLA LORO VITA. / 17-09-2025.


 


Facciamo conoscere a tutti la Buona Notizia che ha cambiato la nostra vita.

Affinché tutti possano ascoltare più facilmente e rivolgersi a Dio per conoscerlo, "si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità".

"Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti".

martedì 16 settembre 2025

LA SOCIETÀ CAMBIA SE CAMBIA LA CULTURA / 02/02 Kirk dal punto di vista cristiano. 17-09-2025.


(segue da La Gioia del Vangelo: LA TRAGEDIA DI CHARLIE KIRK. COSA DIRE DAL PUNTO DI VISTA CRISTIANO? / 01/02. 16 Settembre 2025. )

4. Aderisco pienamente alla sua intuizione che non si cambia la società solo con le leggi ma fondamentalmente con il cambiamento culturale, e la sua vicenda dovrebbe stimolare i cristiani ad avere più coraggio nel vivere e affermare la loro preziosa fede e i suoi valori. Potrebbero salvare il mondo, la loro famiglia e i loro figli e non approfondiscono, non osano, si nascondono. La fede in Cristo salva, e se vissuta genera un cambiamento culturale. Ma Kirk dice che la croce di Cristo salva flirtando con un inganno diabolico e portando i suoi followers verso questo inganno: ossia dice che il cristianesimo possa identificarsi con un partito politico, che un partito cristiano possa essere la soluzione. Il demonio è pronto ad affidare i popoli e le loro ricchezze al governo di Gesù se egli si prosterna davanti a lui (Mt 4,8-10). La folla vuole che Gesù sia il loro re e i suoi discepoli sono pienamente d’accordo ma Gesù è radicalmente opposto a questo (Giovanni 6,15): Allora Gesù “Subito dopo costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva, finché non avesse congedato la folla” (Matteo 4,22-23; vedi Marco 6,45). Gesù, re dei giudei e re di tutta l’umanità perché Figlio dell’Uomo, afferma a Pilato che il suo Regno non è di questo mondo, non ha eserciti per difendersi, ma che egli è solo venuto per rendere testimonianza alla verità (vedi Giovanni 18, 36-37). Eppure la ricerca del Regno politico unico, definitivo, è una tentazione che rimane radicata nella mentalità degli stessi Apostoli fino alla fine, fino alla Pentecoste almeno. Al momento dell’Ascensione “Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: "Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?". Ma egli rispose: "Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra".(Atti degli Apostoli 1, 6-8). 

LA TRAGEDIA DI CHARLIE KIRK. COSA DIRE DAL PUNTO DI VISTA CRISTIANO? / 01/02. 16 Settembre 2025.

B. Springsteen, notoriamente democratico,
depone fiori a un memoriale per C. Kirk.


In questi giorni i social sono pieni di commenti sulla morte di Charlie Kirk. A questo punto sento di dover dire anch’io qualcosa su questo orribile assassinio. Non conoscevo affatto Charlie Kirk e quindi non so se le informazioni che vanno girando sono tutte affidabili. Posso solo mettere in evidenza alcune verità di base dal mio punto di vista cristiano, che poi è quello che interessa davvero.  

1. nulla giustifica la violenza, in particolare politica. Le idee si combattono con le idee. Su questo bisogna ritornare senza esitazione fino a che sia chiaro per tutti. 

domenica 14 settembre 2025

COSA SIGNIFICA QUESTA STORIA DI SERPENTI? / Esaltazione della Santa Croce, Domenica 14 settembre 2025.



Parlando con Nicodemo, Gesù fa riferimento al serpente di bronzo nel deserto. Quindi questo episodio è molto importante. Anzi, ci porta al cuore del cristianesimo. Leggiamo con attenzione la prima lettura: il popolo ebraico ha visto la mano potente del Signore e i suoi prodigi che li hanno portati alla libertà. Ma questa libertà è deludente, sembra quasi un inganno perché non sono arrivati in un giardino fiorito, ma in un deserto. Dio li voleva portare subito nella Terra Promessa ma hanno avuto paura e hanno rifiutato per paura di affrontare i popoli che lì abitavano. Ma il popolo dimentica veloce e butta la colpa su Dio e su Mosè che hanno seguito, non fanno più fiducia, mormorano. Capiscono che i serpenti che li mordono sono il castigo del loro peccato di mormorazione (questo ci deve far capire come il peccato di mormorazione contro Dio - la bestemmia in particolare - e contro le guide della comunità, sono molto gravi. Eppure sono peccati che in genere consideriamo con leggerezza, superficialità. Invece il vero peccato è il non credere, cioè non appoggiarsi alla potenza di Dio quando non la capisco, quando non si manifesta come vorrei (Giovanni 16, 9). Noi vediamo il Ci vuole tempo per entrare nella mentalità di Dio, la mentalità della salvezza ed entrare nel Mistero della Chiesa. Sarà utile approfondire, anche perché la Chiesa non è una setta né in essa sono leciti gli abusi spirituali). 

Gli ebrei chiedono quindi che Dio allontani quei serpenti. È naturale. E Mosè va da Dio e dice: Signore, sono peccatori, ma sono pentiti, nella tua misericordia allontana quei serpenti! Ma invece il Signore fa fare un serpente da mettere bene in vista, che non sia più a terra ma si stacchi sul cielo dove abita Dio, affinché gli ebrei vedano sempre il loro peccato e invece di fuggirlo (e dimenticarlo, o far finta di dimenticarlo) lo vedano attraverso la misericordia di Dio. Sappiano che solo Dio può cancellare il male e il peccato, trasformarlo in occasione di conversione e quindi in vita! 

Nicodemo lo sa che solo Dio può perdonare il peccato. Ma non sa ancora che questo perdono si realizzerà in modo stabile, donato all’umanità attraverso la Chiesa, nell’atto di affidamento totale a Dio di un uomo, il più grande peccatore dell’umanità, o piuttosto di colui che si fa peccato per tutti noi e non ha nessun titolo per avvicinarsi al Santo se non la fede totale nella misericordia e fedeltà di colui che ha conosciuto come Padre (2 Corinzi 5, 21. “Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio”). Per cui chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato (Gioele 3, 5: Chiunque invocherà il nome del Signore, sarà salvato,... Atti degli Apostoli 2, 21: E avverrà: chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato. Romani 10, 13: Infatti: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato).

sabato 13 settembre 2025

LA PAGLIUZZA E LA TRAVE. UNA PAROLA FONDAMENTALE / Riflessione in occasione del "Nome di Maria", 12 sett. 2025.



La pagliuzza e la trave. Questa parola mi aiuta molto per fermarmi nel giudizio anche se non vedo la mia trave. Ma almeno ho superato felicemente lo stadio in cui dicevo : “non vedo la mia trave quindi non ce l’ho!”. Allora dai torto a Gesù? Ha sbagliato lui? O sei talmente accecato che chiaramente non la vedi? Io credo alla Parola di Gesù, egli ha parole di vita eterna e quindi, anche se non la vedo, so di avere la trave. 

Anche perché alcune volte l’ho vista, intravista. Ma solo in momenti di preghiera sincera. Sono momenti molto benedetti. Ricordo distintamente momenti chiave della mia vita, più o meno intensi, ma molto chiari, in cui il Signore mi ha aperto gli occhi, anche di recente. Il loro ricordo mi aiuta. 

E Maria di cui celebravamo ieri il nome con questo Vangelo, che c'entra? Non aveva nessuna trave!  

La “trave” di Maria che la custodiva perché l’aveva sempre davanti agli occhi, era il suo sapere che doveva tutto a Dio, e non sarebbe nulla senza di lui. Anche noi possiamo fare questa esperienza nella gioia o quando vediamo la nostra trave. Quando vediamo l’abisso della nostra trave, di rimando comprendiamo questa Parola: “senza di me non potete fare nulla!” come dice Gesù nella parabola della vita e dei tralci (Giovanni 15, 5; vedi anche Giovanni 1, 3). 

venerdì 12 settembre 2025

"UNA CERTA SMANIA DI GRANDEZZA" / Il Papa ai nuovi vescovi. 11.09.2025.



Papa Leone ha rivolto alcune parole a 200 vescovi ordinati nell’anno radunati a Roma. Non per giudicare il l'operato dei vescovi ma per aiutarci nel nostro apostolato di cristiani, propongo alcune frasi del Santo Padre: 


Desidero ricordare, anzitutto, una cosa tanto semplice quanto non scontata: il dono che avete ricevuto non è per voi stessi, ma per servire la causa del Vangelo. Siete stati scelti e chiamati per essere inviati, come apostoli del Signore e come servi della fede. Ed è proprio su questo che vorrei brevemente soffermarmi … : il Vescovo è servo, il Vescovo è chiamato a servire la fede del popolo.

giovedì 11 settembre 2025

VERO ASCOLTO = PACE / Giovedì XXIII sett. T.O., dispari. 2025.



Queste letture sono così belle che bisognerebbe non sciuparle con un commento ma lasciare che raggiungano il cuore di chi cerca Dio e la sua giustizia.


Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési  Col 3,12-17  

mercoledì 10 settembre 2025

PERCHÉ LA SOSPENSIONE A DIVINIS DI DON LEONARDO MARIA POMPEI È GIUSTA E DOVEROSA? / 10 - 09 - 2025.



In questi giorni si è parlato molto di don Leonardo Maria Pompei, un prete di Latina sospeso a divinis dal suo vescovo. Alcuni si lamentano che L. Pompei voleva solo difendere la tradizione per cui la sanzione è esagerata, segno di una Chiesa ingiusta. 

Sarà necessario riprendere il tema della tradizione che alcuni vogliono difendere, ma oggi parliamo solo della sospensione a divinis di un prete. Non è riduzione allo stato laico, non è scomunica. È solo interdizione di celebrare i sacramenti, di esercitare una missione come parroco per esempio, e di presentarsi come prete, compreso nel vestito, perché si potrebbero ingannare persone che chiedessero in buona fede una confessione per esempio. È ovviamente una punizione molto forte ma resa necessaria dopo, senz’altro, molti incontro col vescovo e tentativi di ragionare precedenti. 

Perché può essere necessario sospendere a divinis un prete. 

martedì 9 settembre 2025

CANTIAMO L'AMORE DI DIO E LA VITA CHE RISORGE IN LUI / 09 - 09 - 2025.

 





A una messa in occasione del compleanno, il figlio mi ha dato questa bella poesia della mamma che canta la speranza cristiana. E gli ho promesso di pubblicarla.

domenica 7 settembre 2025

DOPO I TRE GIORNI CON SAN CASTRESE IL SIGNORE DISSE .... / XXIII Dom. T.O., C, 2025



Nella prima lettura il Saggio constata che da solo l’uomo non riesce a comprendere il senso della vita perché non comprende il volere di Dio. Se non si lascia istruire da Dio tutto rimane incoerente per lui. Anche oggi molti battezzati manifestano questo senso di scoramento di fronte alla vita che appare loro illogica e ingiusta. L’uomo il più delle volte si accontenterebbe di una vita giusta ai suoi occhi o forse anche solo comoda. Ma questo non succede. Eppure Dio non lo ha abbandonato al non senso, lo vuole istruire, salvare, gli dona la sua Sapienza già nell’antico testamento! 

Ma molti battezzati di oggi sono come dice il libro della Sapienza: non comprendono il piano di Dio sulla loro vita. Eppure san Paolo ci dice che il Mistero nascosto da generazioni ormai è pienamente rivelato. Sta a noi a cercare di essere istruiti o accettare l’annuncio di salvezza della Chiesa. Come camminiamo con Gesù Cristo? Probabilmente siamo come quella “folla numerosa (che) andava con Gesù”, pieni di entusiasmo, contenti di conoscere l'uomo carismatico che parla come nessun altro (vedi Giovanni 7, 46). Oppure seguiamo Gesù per abitudine, per senso di tradizione, senza pensare troppo, magari senza approfondire i nostri dubbi o il senso del nostro essere cristiani. E Gesù risponde: non camminate più così, fermatevi, pensate. Dove volete essere, cosa volete fare? Se non decidete personalmente, come farete ad andare fino in fondo della vostra conversione? Ma come accettare di mettere in secondo piano tutti i legami familiari, i valori e i beni che finora hanno costituito la nostra vita e identità? Perfino odiare la propria vita? (non si può annullare la Parola di Dio anche se non la comprendiamo). Certamente solo Dio lo può fare in noi. Ma, ancora, perché il Signore ce lo chiede? Valori santi come la famiglia, le amicizie, i beni che servono al nostro sostentamento non sono forse legittimi, santi? Gesù lo chiede perché ci vuole dare molto di più. Questa è l’unica ragione ma è imperativa. Il dono di Dio deve trovare spazio in noi, tutto lo spazio. Allora tutto diventerà nuovo, diventerà dono e non temerai più di perdere nulla perché sarai entrato nella Vita. "Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta" . (Matteo 6, 33).

Il Signore non caccia nessuno (altrimenti non sarei qui da molto tempo!) ma vuole il meglio per noi. Possa egli aprirci gli occhi affinché vediamo la sua gloria e tutti i legami che ci impediscono di essere disponibili alla sua volontà e ai suoi doni. 

sabato 6 settembre 2025

LA CURA DEL CREATO È LA VOCAZIONE DI OGNI ESSERE UMANO / Papa Leone nel benedire il Borgo Laudato si'. 05 09 2025.



Ieri, venerdì 5 settembre, Papa Leone ha inaugurato il “Borgo Laudato Si’” a Castel Gandolfo, un insieme di 55 ettari ripartito in giardini e terre agricole, dedicato alla sperimentazione, all’educazione e alla catechesi in vista della conversione ecologica. Il Papa ha preso spunto da Matteo 6,26 “Guardate gli uccelli del cielo: non seminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro?” e 28 “Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano… ”. Gesù spesso fa riferimento alla natura nel suo insegnamento, in particolare nelle parabole. Tanto da farmi pensare spesso che fosse agricoltore e non falegname! In ogni caso Gesù evidenzia (come molti altri passi della Bibbia) che il Creato ci parla di Dio. Dio «Creatore, che vive tra di noi e in ciò che ci circonda» (Enc. Laudato si’, 225).

Ecco di seguito alcune frasi del Papa nella sua omelia: 


Gesù sottolinea il posto speciale riservato, nell’atto creativo, all’essere umano: la creatura più bella, fatta a immagine e somiglianza di Dio. Ma a tale privilegio è associata una grande responsabilità: quella di custodire tutte le altre creature, nel rispetto del disegno del Creatore (cfr Gen 2,15).

venerdì 5 settembre 2025

SAN CASTRESE PATRONO DEL NOSTRO AMEN. Omelia del vescovo di Monreale / Meditiamo i doni ricevuti



Oltre la presenza delle reliquie di san Castrese abbiamo ricevuto in questi giorni molti e solidi insegnamenti spirituali. A cominciare dal vescovo di Monreale che ha strutturato la sua omelia sul nostro programma e con rigore biblico e, come promesso, ci ha mandato il testo. Lo ringraziamo di cuore anche per la sua testimonianza personale che ha colpito molti.

È da ieri la notizia dello scioglimento del Consiglio Comunale per "infiltrazioni camorristiche". Qualunque siano il ben-fondato delle accuse e le motivazioni di questa misura - la terza da quando sono a Marano! - non è una buona prospettiva per la nostra città. Qualcuno conclude come me che se non cambia in modo sostanziale la mentalità dei singoli maranesi non si uscirà mai da questa situazione che danneggia tutti. È quindi l'ora dei cittadini, in particolare  dei cristiani che, avendo "una piena conoscenza della sua volontà, con ogni sapienza e intelligenza spirituale, perché possiate comportarvi in maniera degna del Signore, per piacergli in tutto, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio" (Colossesi 1,9-10), possono lievitare il loro ambiente con dolcezza e fermezza ad un tempo, uscendo dalla mentalità dei compromessi con l'illegalità e l'irresponsabilità verso il bene comune, facendo risplendere la buona vita di chi segue il Vangelo. 


San Castrese Patrono del nostro Amen

Omelia nella commemorazione dello sbarco di San Castrese • (Ez 34,11-16; Sal 22; Lc 8,22-25)


Carissimi fratelli e sorelle, cari sacerdoti, signor Sindaco, gentili autorità civili e militari, insieme a don Nicola e a don Antonio siamo venuti ad accompagnare le reliquie di San Castrese in questa terra, che lo accolse in vita come maestro di fede ed ora lo invoca come intercessore di grazie. Ringrazio in particolare il parroco, don Luigi Merluzzo, e i suoi collaboratori per il cortese invito che ci dà la possibilità di condividere la nostra comune fede e devozione.

1. Come ben sapete, quella del Vescovo Castrese è la storia di un uomo di Dio, di un perseguitato a causa della fede, di un esule, di un naufrago. Qui a Marano, come dicono alcune fonti fino alla prima metà dell’XI sec., venerate questa eminente figura come martire. A Monreale, rifacendoci alle fonti successive, lo veneriamo con i titoli di Vescovo e Confessore della fede.  

giovedì 4 settembre 2025

DOPO LA TRE GIORNI IN ONORE DI SAN CASTRESE, UN NUOVO CAMMINO! / 4 settembre 2025.

Mons. Isacchi presiede
la messa del 1 settembre.


Tre giorni eccezionali con la presenza del corpo di san Castrese in parrocchia. Oggi va a Sessa Aurunca che era la sua sede vescovile, poi Castel Volturno, luogo dello sbarco. Da lì tornerà a Monreale. Abbiamo avuto predicazioni forti e motivanti dal vescovo di Monreale, Mons. Gualtiero Isacchi, e da due vescovi ausiliari della nostra diocesi, Beneduce e Autuoro. La ricchezza delle loro riflessioni permette però di cogliere un filo conduttore comune: il vostro santo Patrono non è solo un santo protettore e intercessore ma ha testimoniato il Vangelo, oltre che nella fedeltà assoluta alla Chiesa, anche a rischio della propria vita. Solo una fede simile alla sua è degna di lui e adatta a questa terra e a questi tempi.

Cosa augurarci come frutti da questi tre giorni?: L'inizio di un nuovo cammino!

Cioè, come ci dicono le letture di oggi, il crescere “nella conoscenza di Dio”, e non rimanere più in quel misto spesso indefinibile che caratterizza il cristianesimo di molti, che non sanno dire le basi della loro fede, custodiscono valori ricevuti come qualcosa di prezioso ma che non hanno la forza di sostenere un cammino autentico di conversione. 

Nella consapevolezza personale di essere peccatori, accettare l’invito amorevole del Signore a lasciare tutto e seguirlo. 

mercoledì 3 settembre 2025

TANTO PIÙ FATTI UMILE! / Letture della XXII Dom del T.O., C. 2025.



"Tanto più fatti umile!" Le letture di questa domenica (XXII T.O. C.) sono di una chiarezza e di un’attualità impressionanti. Purtroppo "Molti sono gli uomini orgogliosi e superbi", e per la loro "misera condizione" (!) "non c'è rimedio"! Sono corrotti. Non sono solo peccatori cioè fragili ma capaci di riconoscere il loro peccato nella verità. In loro "è radicata la pianta del male". Infatti lo vediamo tra persone che pur conoscendo la Parola di Dio continuano a cercare i primi posti, la visibilità anche quando non è necessario, a fare ovunque le Prime Donne. Lo vediamo quindi negli altri, è molto più difficile vederlo in noi stessi. Anche per questo motivo il Siracide ci invita a desiderare un "orecchio attento", aperto, un cuore sapiente che sa rientrare in sé, meditare le parabole. Chiediamolo ardentemente. 

E in particolare dobbiamo comprendere bene qual è l’umiltà di Dio e non scambiarla per insignificanza. Gesù è vero Dio e vero Uomo. È insieme Signore Onnipotente (Pantokrator) e fratello, compagno, amico, servo per amore, per un amore infinito che si abbassa, pazienta. Non possiamo separare la Divinità e l’Umanità di Gesù. Se lo facciamo la nostra fede non è più cristiana. Provoca distorsioni gravissime nel nostro rapporto con Dio. Si vede frequentemente nell’ambito della Liturgia e della preghiera. Molti vivono la Liturgia come qualcosa di solamente umano, dove spesso gli attori peccano di “creatività” che diventa protagonismo, politicizzazione (come purtroppo  in questi giorni riguardo ai gravissimi fatti di Gaza) e in tanti altri modi che snaturano la Liturgia. Ci sono quelli che invece riducono al minimo fino all’esclusione, la dimensione umana, di comunità che celebra, per concentrarsi sul cerimoniale, il rubricismo, la ricchezza degli addobbi, ecc. Alcuni gesti esclusi dalla Riforma Liturgica del Concilio che ha attinto allo spirito originario di "nobile semplicità" della Tradizione romana *, vengono riportati in auge sotto il pretesto di maggiore adorazione, maggiore umiltà. Oltre la non comprensione del senso della Liturgia, potrebbe esserci dietro un nascosto desiderio di protagonismo. Cosa è più umile: ricevere la comunione in ginocchio o accettare un rimprovero ingiusto?; comportarmi secondo la mia fantasia durante la messa con gesti o atteggiamenti che decido io e mi distinguono dagli altri o accettare di lasciarmi guidare da altri anche quando la mia sensibilità sarebbe diversa? Certamente è più umile e più conforme a Cristo accettare rimprovero e contraddizioni. 

*  "Semplicità e decoro dei riti

34. I riti splendano per nobile semplicità; siano trasparenti per il fatto della loro brevità e senza inutili ripetizioni; siano adattati alla capacità di comprensione dei fedeli né abbiano bisogno, generalmente, di molte spiegazioni". (Sacrosanctum Concilium n. 34.)

 Anche il Concilio di Trento aveva fatto un discernimento sulle tante aggiunte apparse qua e là, sopprimendole, sopprimendo addirittura interi riti recenti integrandone nel Canone Romano le particolarità più valide.