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giovedì 9 novembre 2023

VOCABOLARIO MINIMO SULLA SITUAZIONE IN MEDIO ORIENTE / 01 Terrorismo, Genocidio.


È già passato più di un mese dall’orribile attacco di Hamas contro civili israeliani indifesi, tra cui anziani, bambini anche piccoli e la durissima risposta militare di Israele. Constatiamo che, anche questa volta, le vittime sono innanzitutto le popolazioni civili, le persone comuni. Colpite nel corpo fino a perdere la vita, ma anche colpite nei beni, nella memoria, nei sentimenti, nell’equilibrio psichico. Conoscere la Storia il meglio possibile aiuta a comprendere le difficoltà degli uni e degli altri. Ma deve essere condannato il ricorso alla guerra e alla violenza a prescindere! La guerra deve essere messa al bando dell’umanità. Deve essere condannato anche ogni forma di discriminazione in base alla religione, alla razza, e in particolare ogni forma di antisemitismo. Cammino lungo perché c'è il Peccato originale e senza la grazia non si esce dalla logica di Caino. In questo cammino però è indispensabile anche usare la ragione. Le reazioni di molte persone politiche, anche capi di Stato, dell’informazione o dello spettacolo, del web e anche persone comuni mettono in evidenza una grande confusione, che non aiuta al dialogo, anzi, aumenta le polemiche e giustifica talvolta posizioni disumane. Ecco quindi un vocabolario minimo del senso esatto delle parole e delle espressioni usate in questi giorni.
Terrorismo: immediatamente dopo il 7 ottobre sono stati condannati gli atti terroristici di Hamas. Ma molti filopalestinesi, presidente turco in testa, hanno detto che chi lotta per una causa giusta non può essere definito terrorista. È evidente l’ipocrisia di un capo di Stato che definisce terroristi i Curdi, un popolo con un territorio ancestrale, una lingua e una identità culturale, che resiste da secoli ai tentativi di assimilazione e lotta per ottenere almeno un’autonomia riconosciuta (
Questione curda [approfondimento]). Comunque l’espressione “chi difende una causa giusta non può essere definito terrorista” è falsa. Terrorista è chi compie atti terroristici, che lotti per una causa giusta o meno. Atto terroristico è ogni uso della violenza finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l'ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti di aerei e simili. Può essere il fatto di gruppi organizzati o di cosiddetti “lupi solitari”. L’attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre rientra pienamente in questa definizione. Purtroppo il ricorso al terrore è largamente usato nel mondo e gli esempi del passato e del presente abbondano. Genocidio: il presidente iraniano ha parlato di genocidio in atto nella Striscia di Gaza. Altri hanno parlato di punizione indiscriminata e sproporzionata della popolazione. Questo sembra molto più vicino alla realtà. Anche se è legittimo essere prudenti circa le cifre donate dalla sola parte Ghazaoui, purtroppo è evidente che non c'è solo una situazione di disagio forte ma si è già o si va verso una vera emergenza sanitaria, umanitaria. Il genocidio però è un’altra cosa. È la metodica distruzione di un gruppo etnico, razziale o religioso, compiuta attraverso lo sterminio degli individui e l'annullamento dei valori e dei documenti culturali. Putin “fortemente preoccupato per la sorte delle popolazioni civili palestinesi” parlava da anni di bandire la lingua ucraina, affermava pubblicamente di voler de-ucrainizzare l’Ucraina che assieme al suo popolo era un errore della Storia, deporta bambini ucraini in Russia per farli adottare da famiglie russe, bombarda quartieri residenziali e chiese, supermercati, bar e centri ricreativi, infrastrutture civili, in particolare energetiche, dighe.... Questo è un tentativo chiaro di genocidio. Anche l’uccisione di ebrei solo perché ebrei è molto vicina al genocidio. La situazione nella Striscia di Gaza, pur gravissima, che coinvolge responsabilità da accertare, non può essere chiamata genocidio. (Genocidi e crimini contro l'umanità - secoli di violenze e stermini, convenzioni e tribunali internazionali [approfondimento]).

Anche se si sono fatti alcuni gesti e la situazione evolve di giorno in giorno, abbiamo purtroppo ancora molte parole o espressioni da vedere, come "crimini contro l'umanità", "crimini di guerra", "cessate il fuoco" e "tregua umanitaria", ecc. ... Lo faremo nei post successivi. E preghiamo per la pace, tendendo la mano noi stessi dove siamo a chi ci è lontano. Fare la pace concretamente sarà un vero bene e ci guarirà da giudizi affrettati e solo emotivi che purtroppo alimentano piuttosto le divisioni invece di risanarle.



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