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mercoledì 1 novembre 2023

A COSA SERVONO I SANTI COMUNI? / Festa di Ognissanti, 2023




Oggi festeggiamo tutti i santi, quanti sono in paradiso. Tra loro c'è chi è passato attraverso il purgatorio e coloro che sono andati subito in paradiso perché, compiuta la loro esistenza terrena, erano pronti. Erano pienamente convertiti, abbandonati alla volontà di Dio. Dovrebbe essere la norma per tutti. Di questo parleremo domani. 

Tra i santi ci sono quelli che hanno una memoria liturgica, i grandi santi che la Chiesa ci propone come modelli, fondatori di nuovi gruppi spirituali, o di nuovi carismi che influenzano tutta la Chiesa e la Storia stessa dell’Umanità. Sono un fattore di credibilità per il Vangelo e legittimano la Chiesa stessa ad insegnare. 

Ma i santi anonimi, comuni? Santa Teresina si pone il problema constatando che ha ricevuto tantissime grazie a differenza di molti altri. Si risponde guardando la natura dove ci sono piante grandi e altre piccole, alcune brillanti e altre meno appariscenti. Lei non ha coscienza di ecosistemi, ma vede un’armonia, una bellezza che loda Dio. 

Ecco il posto dei “piccoli” santi: una bellezza, un’armonia che rientra nel disegno di Dio, ma soprattutto una bellezza “ecologica”. Il microcosmo nel terreno non è appariscente eppure è fondamentale per tutti i viventi. Anche così gli impollinatori... Un genitore santo, la testimonianza di un cristiano comune può accendere una grande santità che illuminerà tutta la Chiesa. Ma soprattutto salva tantissime vite. Ognuno di noi ha bisogno di testimoni vicini per essere incoraggiato, abbracciato, istruito e anche rimproverato al momento opportuno. Ha bisogno della costanza di chi ti vive vicino come un guardrail sul tuo cammino che ti impedisce nei momenti di smarrimento di andare nel burrone o di perdere la strada. Ricordo questa frase bellissima: un giovane vuole abbandonare la Chiesa dopo aver subito scandalo. Sua madre, credente, lo abbraccia in silenzio ed egli rinuncia ad abbandonare la Chiesa. L'autore scrive: "con questo abbraccio, sua madre fu più forte della Chiesa, anzi, in lei la Chiesa è stata forte!" Tu sei chiamato alla santità, quella vera, anche nell’umiltà dei tuoi doni. Fai così parte di un tessuto, fonte di solidità e di costante risanamento per la tua famiglia, per la tua comunità, per tutta la società. Devi cercare il volto del Signore! Prendiamo oggi l'impegno di essere santi.


Prima Lettura  Ap 7,2-4.9-14  Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua.

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo

Io, Giovanni, vidi salire dall’oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: «Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio».

E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d’Israele.

Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello».

E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen».

Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: «Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello».


Salmo Responsoriale  Dal Salmo 23  Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.

Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abitanti. È lui che l’ha fondato sui mari e sui fiumi l’ha stabilito.

Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli.

Egli otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.


Seconda Lettura  1 Gv 3,1-3 Vedremo Dio così come egli è.

Dalla lettera prima lettera di san Giovanni apostolo

Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui.

Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.

Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro.


Canto al Vangelo   Mt 11,28 Alleluia, alleluia. Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò ristoro. Alleluia.

    

Vangelo Mt 5,1-12a  Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:

«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.

Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.

Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.

Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.

Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».


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