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domenica 26 novembre 2023

I BUONI FRUTTI DELLA RIFORMA LITURGICA INDICANO LA SUA IMPORTANZA / 02/09 "Spiritus et Sponsa" di Giovanni Paolo II, 4 XII 2003.



Uno sguardo alla Costituzione conciliare

2. Col passare del tempo, alla luce dei frutti che essa ha portato, si vede sempre più chiaramente l'importanza della Sacrosanctum Concilium. In essa vengono luminosamente delineati i principi che fondano la prassi liturgica della Chiesa e ne ispirano il sano rinnovamento nel corso del tempo 2. La Liturgia viene collocata dai Padri conciliari nell'orizzonte della storia della salvezza, il cui fine è la redenzione umana e la perfetta glorificazione di Dio. La redenzione ha il suo preludio nelle mirabili gesta divine dell'Antico Testamento ed è stata portata a compimento da Cristo Signore, specialmente per mezzo del Mistero pasquale della sua beata passione, risurrezione dalla morte e gloriosa ascensione 3. Essa tuttavia ha bisogno di essere non solo annunciata ma attuata, ed è ciò che avviene "per mezzo del Sacrificio e dei Sacramenti, sui quali si impernia tutta la vita liturgica" 4. Cristo si rende in modo speciale presente nelle azioni liturgiche, associando a sé la Chiesa. Ogni celebrazione liturgica è, pertanto, opera di Cristo Sacerdote e del suo Corpo mistico, "culto pubblico integrale" 5, nel quale si partecipa, pregustandola, alla Liturgia della Gerusalemme celeste 6. Per questo "la Liturgia è il culmine verso cui tende l'azione della Chiesa e, insieme, la fonte da cui promana tutta la sua virtù" 7.

3. La prospettiva liturgica del Concilio non si limita all’ambito intra- ecclesiale, ma si apre sull'orizzonte dell'intera umanità. Cristo infatti, nella sua lode al Padre, unisce a sé tutta la comunità degli uomini, e lo fa in modo singolare proprio attraverso la missione orante della "Chiesa, che loda il Signore incessantemente e intercede per la salvezza del mondo intero non solo con la celebrazione dell'Eucaristia, ma anche in altri modi, specialmente con la recita dell'Ufficio divino" 8.

La vita liturgica della Chiesa, nell'ottica della Sacrosanctum Concilium, assume un respiro cosmico e universale, segnando in modo profondo il tempo e lo spazio dell'uomo. In questa prospettiva si comprende anche la rinnovata attenzione che la Costituzione dà all'anno liturgico, cammino attraverso il quale la Chiesa fa memoria del Mistero pasquale di Cristo e lo rivive 9.

Se tutto questo è la Liturgia, a ragione il Concilio afferma che ogni azione liturgica "è azione sacra per eccellenza, e nessun'altra azione della Chiesa ne uguaglia l'efficacia allo stesso titolo e allo stesso grado" 10. Al tempo stesso, il Concilio riconosce che "la sacra Liturgia non esaurisce tutta l'azione della Chiesa" 11. La Liturgia, infatti, da una parte suppone l'annuncio del Vangelo, dall'altra esige la testimonianza cristiana nella storia. Il mistero proposto nella predicazione e nella catechesi, accolto nella fede e celebrato nella Liturgia, deve plasmare l'intera vita dei credenti, che sono chiamati a farsene araldi nel mondo 12.


2 Cfr n. 3.  

3 Cfr n. 5.  

4 N. 6.  5 N 7.  

6 Cfr n. 8.  

7 N. 10.  

8 N. 83.  

9 Cfr n. 5.  

10 N. 7.  

11 N. 9.  

12 Cfr. n. 10. 


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