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domenica 12 novembre 2023

CERCHI LA SAPIENZA? / Dom. XXXII T.O., A. 2023


Conosciamo tutti la  parabola delle dieci vergini. Cinque di loro non hanno preparato l’olio necessario per le loro lampade. Per loro sarà chiusa la porta della Festa, la porta della Vita Eterna!  
Un chiaro avvertimento a prendere sul serio il passaggio del Signore e in particolare l’incontro con lui alla fine della vita.

Ma si pongono anche due domande, legate tra loro: Cos’è l’olio dal quale dipende tutto? Perché le vergini sagge non ne hanno dato quando il Vangelo ci ha abituato alla moltiplicazione dei pani e dei pesci, alla condivisione, alla carità come presupposto per i miracoli? I Padri della Chiesa e gli autori spirituali hanno dato varie risposte. La Liturgia con il metodo della Scrutatio che associa sempre, ogni domenica, prima lettura e Vangelo, ci indirizza: l’olio è la Sapienza. Essa può essere contagiata, ma non donata come qualsiasi bene materiale. 

Giovanni Paolo II ha detto: “L’amore non è una cosa che si può insegnare, ma è la cosa più importante da imparare”. E ancora: “L’amore è la fondamentale e nativa vocazione di ogni essere umano”. Queste frasi sono di una profonda verità e si ritrovano nella saggezza di tutti i santi cristiani.

Un aspetto di base però viene spesso dimenticato: “In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri”. (1 Giovanni 4,11-12). Molti cercano di amare per conquistare l’amore degli altri (e di Dio) e non si lasciano amare per primo da lui. Ancora Giovanni Paolo II: “Dio ci ama, Dio ci accompagna in ogni momento della nostra vita, con un amore paziente e fedele; Dio infonde in noi il suo desiderio di ciò che è buono, un’attrazione verso ciò che è bello e vero”. La Sapienza si lascia trovare, anzi, ti viene incontro, ti cerca, vuole abitare nei suoi eletti, dona pace al cuore e allo spirito. “L’amore mi ha spiegato ogni cosa, l’amore ha risolto tutto per me. Perciò ammiro questo amore ovunque esso si trovi”. (GP II).

Però quanto tempo ed energie consacri ogni giorno a diventare sapiente secondo Dio, a conoscere la sua Saggezza, a impostare la tua vita e la vita della tua famiglia sulla Sapienza di Dio? Ti alzi presto per incontrarla, vegli per essa?


Prima Lettura  Sap 6,12-16  La sapienza si lascia trovare da quelli che la cercano.

Dal libro della Sapienza

La sapienza è splendida e non sfiorisce, facilmente si lascia vedere da coloro che la amano e si lascia trovare da quelli che la cercano. Nel farsi conoscere previene coloro che la desiderano. Chi si alza di buon mattino per cercarla non si affaticherà, la troverà seduta alla sua porta. Riflettere su di lei, infatti, è intelligenza perfetta, chi veglia a causa sua sarà presto senza affanni; poiché lei stessa va in cerca di quelli che sono degni di lei, appare loro benevola per le strade e in ogni progetto va loro incontro. 


Salmo Responsoriale  Dal Salmo 62  Ha sete di te, Signore, l'anima mia.

O Dio, tu sei il mio Dio, dall’aurora io ti cerco, ha sete di te l’anima mia, desidera te la mia carne in terra arida, assetata, senz’acqua.

Così nel santuario ti ho contemplato, guardando la tua potenza e la tua gloria. Poiché il tuo amore vale più della vita, le mie labbra canteranno la tua lode.

Così ti benedirò per tutta la vita: nel tuo nome alzerò le mie mani. Come saziato dai cibi migliori, con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.

Quando nel mio letto di te mi ricordo e penso a te nelle veglie notturne, a te che sei stato il mio aiuto, esulto di gioia all’ombra delle tue ali.


Seconda Lettura   1 Ts 4,13-18  Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti. 

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi

[ Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell’ignoranza a proposito di quelli che sono morti, perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Se infatti crediamo che Gesù è morto e risorto, così anche Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti. ]

Sulla parola del Signore infatti vi diciamo questo: noi, che viviamo e che saremo ancora in vita alla venuta del Signore, non avremo alcuna precedenza su quelli che sono morti. Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, che viviamo e che saremo ancora in vita, verremo rapiti insieme con loro nelle nubi, per andare incontro al Signore in alto, e così per sempre saremo con il Signore.

Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.


Canto al Vangelo  Mt 24,42.44 Alleluia, alleluia. Vegliate e tenetevi pronti, perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo. Alleluia.

   

Vangelo  Mt 25,1-13  Ecco lo sposo! Andategli incontro!

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:

«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.

A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.

Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.

Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».


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