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giovedì 5 ottobre 2023

QUAL È IL VERO SAN FRANCESCO? 01


Per seguire san Francesco “Basterà sorridere agli uccelli, scrutare con attenzione la vita, abbracciare l’umano come se fosse divino … basterà ascoltare il cuore e seguirlo.” 

Questa frase sui Social viene attribuita a un frate francescano. Forse è tolta dal contesto di un discorso più completo... Ma così com'è è veramente sorprendente. Manca semplicemente l’essenziale di san Francesco! 

La Chiesa celebra la sua vita in ben altro modo. "Vita Christi, norma vitae Francisci": la vita di Cristo, norma della vita di Francesco. Egli si è spogliato di tutto per seguire Cristo povero e crocifisso, abbandonato. Ha voluto per presentare la sua fraternità il nome del ceto sociale più umile e umiliato, disprezzato, della sua città - i minori - rinunciando ad ogni diritto, vivendo solo di lavori servili e di elemosina. Ha scelto come criterio per giudicare se chi voleva seguirlo aveva veramente la vocazione un periodo di servizio in mezzo ai lebbrosi (puzza e contagio, disagio di parenti e amici che sanno che frequenti questi ambienti). Ha scelto l’obbedienza incondizionata alla Chiesa. Ecco allora che la Chiesa per la sua festa, prende la lettera ai Galati, in cui Paolo mette al centro la croce di Cristo, la croce obbrobriosa che salva ma che  bisogna anche portare. E prende il Vangelo in cui Gesù afferma che il Regno di Dio è riservato a chi si fa piccolo, minore nel cuore e nella società, ma anche nella Chiesa. Anche il Salmo parla di Dio come unica e felice ricchezza, ma anche come protezione contro le tentazioni e le persecuzioni della mentalità mondana presente nella società e nella stessa Chiesa. 

Lascio leggere e meditare queste letture nella loro ricchezza che delineano molto meglio il vero volto di san Francesco e del suo ideale, e la sua lotta per la propria conversione fino alla piena riconciliazione.

Ho ripreso queste letture oggi per il funerale di una donna anziana che il Signore ha chiamato a sé ieri giorno di san Francesco. Beati voi che “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro“.


Prima Lettura Gal 6,14-18  Il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. 

 Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.

Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio.

D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo.

La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.  


Salmo Responsoriale  Dal Salmo 15   Tu sei, Signore, mia parte di eredità.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu». Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio animo mi istruisce. Io pongo sempre davanti a me il Signore, sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra.


Canto al Vangelo  Alleluia, alleluia. Francesco, povero e umile, entra ricco nel cielo, onorato con inni celesti. Alleluia.

Vangelo  Mt 11,25-30  Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».


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