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lunedì 23 ottobre 2023

CHI HA PAURA DEL SINODO? / Inizia il Sinodo 6


Anche se credo che per molti questa Assise lasci abbastanza indifferenti, c'è chi si preoccupa anche per colpa di giro messaggi falsi, notizie inventate contro il Sinodo, che aumentano la confusione e la preoccupazione tra le persone.

Qual è la preoccupazione di alcuni? Che il Sinodo non sia più consultivo ma deliberativo, o comunque che il suo documento finale sia parte del Magistero se espressamente approvato dal Papa. Cioè che i vescovi (cattivi, massoni, progressisti ed eretici) creino un Magistero non più fedele alla Verità della Tradizione.

Cerchiamo di comprendere bene.

I Concili ecumenici, in particolare nei primi secoli, hanno definito dogmaticamente la fede della Chiesa. Ma lo hanno fatto sempre “cum Petro et sub Petro", cioè in comunione con il Papa e sotto la garanzia della sua decisione finale, anche se spesso era presente solo un suo delegato. Ma, alla fine dei conti, era sempre l'approvazione del vescovo di Roma che metteva il Sigillo definitivo sulle decisioni del Concilio. Inoltre, molti Concili ecumenici contavano un numero relativamente ristretto di vescovi, eppure erano validi. 

A maggior ragione il Sinodo si trova “cum Petro et sub Petro”. Se il Papa approva in toto la relazione del Sinodo, è esattamente come se avesse scritto lui quel documento. Non c'è nulla di nuovo.

L’unica cosa “nuova” - che non è nuova - è che Papa Francesco sottolinea un fatto evidente: se una grande maggioranza di vescovi riuniti nello Spirito Santo, anche con l’aggiunta di delegati laici qualificati, pensa qualcosa, questo ha un peso. 

Papa Francesco ricorda spesso una verità che la Chiesa insegna da sempre, ossia il “Sensum fidei” il “senso della fede” del popolo di Dio, che ha ricevuto l’unzione dello Spirito Santo. Il Popolo credente non può errare quando crede qualcosa in modo unanime. È sul Sensum fidei, oltre che su argomenti teologici, che la Chiesa si è appoggiata per definire il dogma della Immacolata Concezione di Maria. Infatti nella Scrittura non è scritto nulla al riguardo e ancora nel XII secolo san Bernardo da Chiaravalle, grande mariano, si scaglia contro l’introduzione nella Chiesa della festa dell’Immacolata Concezione. Bernardo di Chiaravalle contro l'Immacolata Concezione - Storia della Chiesa. Ancora oggi gli Ortodossi, che sono molto mariani, non credono al Dogma dell’Immacolata Concezione.

Che qualcosa venga o meno dal sensum fidei del Popolo di Dio sono quindi i Pastori che lo vedono e in modo particolare il Papa.

Le due cose insieme: Pietro, roccia della Chiesa e il popolo credente animato anch’esso dall’unzione dello Spirito Santo, formano proprio la sinodalità della Chiesa. Il dono dei carismi nuovi ne è l'illustrazione forse più convincente: lo Spirito Santo suscita liberamente un carisma nuovo nella Chiesa, perché lo Spirito soffia dove vuole; si evidenzia che è un dono dello Spirito perché produce i frutti dello Spirito Santo; ma sono i Pastori, e il Papa in ultima istanza, che confermano che questo carisma viene davvero da Dio. 

Quindi se crediamo nel Mistero della Chiesa, Corpo di Cristo, Madre dei credenti guidata dal suo Signore per la nostra salvezza, non possiamo temere di fronte ad un Sinodo. Papa Francesco non si stanca di ricordare che non è un Parlamento, una lotta di correnti, ma un ascolto insieme della voce dello Spirito. Diventa così una scuola di fraternità, un’esperienza ecclesiale formatrice, come ebbe a dire il vescovo Karol Wojtyla dopo il Concilio Vaticano II.

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