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venerdì 13 ottobre 2023

SINODO E FRUTTUOSO SVILUPPO DELLA DOTTRINA: CHE DICE S. VINCENZO DI LÉRINS? / Il Sinodo inizia 4.

Il Cardinal Zen.

Papa Francesco cita molto spesso in latino una frase di san Vincenzo di Lérins sullo sviluppo della Tradizione (dogma e dottrina) che in italiano dice:  “Progredisce, consolidandosi con gli anni, sviluppandosi col tempo, approfondendosi con l'età”. Egli aggiunge un’interessante immagine nuova : è come un albero che partendo dalla radice, sempre la stessa, si sviluppa verso l’alto. Ed egli sottolinea: verso l’alto. 

In questa prima sessione generale del Sinodo ci sono timori e incertezze tra i fedeli. È buono leggere oggi nel breviario il testo completo di san Vincenzo di Lérins.

Ma prima, alcune osservazioni che possono tranquillizzare: il Cardinale Iniguez - dei cinque cardinali dei Dubia - ricorda che il Sinodo non ha autorità dottrinale (Mexican ‘Dubia’ Cardinal: A Synod ‘Does Not Have Doctrinal Authority’| National Catholic Register). È vero, non uscirà dal Sinodo nessuna rivoluzione se non solo proposte che il Papa valuterà e speriamo una maturazione nel dialogo e nello stile del cammino ecclesiale. Il Sinodo è “con Pietro e sotto Pietro” come non mi stanco di ripetere .

Teologi che hanno studiato le risposte di Papa Francesco ai Dubia le hanno lette come me: le direttive di Papa Francesco sulle benedizioni a persone dello stesso sesso mettono l’accento sulle persone, la loro accoglienza e accompagnamento, non sulle unioni omosessuali (Pope’s Directive on Same-Sex Blessings Emphasizes Persons, Not Unions, Theologians Say| National Catholic Register).

Il Cardinale Zen - anche lui dei cinque dei Dubia - dice che pastoralmente la posizione del Papa non potrà reggere (Cardinal Zen Calls Pope Francis’ ‘Dubia’ Response on Same-Sex Blessings ‘Pastorally Untenable’| National Catholic Register). Questo è effettivamente il problema reale e delicato che deve essere preso in considerazione, anche se personalmente sono convinto che l’approccio del Papa è il più vicino al Vangelo e all’azione missionaria di san Paolo e quindi il più realista nella situazione che vive la Chiesa e la Società. Lo approfondiremo in parrocchia. 


Sotto il testo di san Vincenzo di Lérins.  


Seconda Lettura  Dal «Primo Commonitorio» di san Vincenzo di Lerins, sacerdote (Cap. 23; PL 50, 667-668)

Lo sviluppo del dogma

Qualcuno forse potrà domandarsi: non vi sarà mai alcun progresso della religione nella Chiesa di Cristo? Vi sarà certamente e anche molto grande.

Chi infatti può esser talmente nemico degli uomini e ostile a Dio da volerlo impedire? Bisognerà tuttavia stare bene attenti che si tratti di un vero progresso della fede e non di un cambiamento. Il vero progresso avviene mediante lo sviluppo interno. Il cambiamento invece si ha quando una dottrina si trasforma in un'altra.

E' necessario dunque che, con il progredire dei tempi, crescano e progrediscano quanto più possibile la comprensione, la scienza e la sapienza così dei singoli come di tutti, tanto di uno solo, quanto di tutta la Chiesa. Devono però rimanere sempre uguali il genere della dottrina, la dottrina stessa, il suo significato e il suo contenuto. La religione delle anime segue la stessa legge che regola la vita dei corpi. Questi infatti, pur crescendo e sviluppandosi con l'andare degli anni, rimangono i medesimi di prima. Vi è certamente molta differenza fra il fiore della giovinezza e la messe della vecchiaia, ma sono gli stessi adolescenti di una volta quelli che diventano vecchi. Si cambia quindi l'età e la condizione, ma resta sempre il solo medesimo individuo. Unica e identica resta la natura, unica e identica la persona. 

Le membra del lattante sono piccole, più grandi invece quelle del giovane. Però sono le stesse. Le membra dell'uomo adulto non hanno più le proporzioni di quelle del bambino. Tuttavia quelle che esistono in età più matura esistevano già, come tutti sanno, nell'embrione, sicché quanto a parti del corpo, niente di nuovo si riscontra negli adulti che non sia stato già presente nei fanciulli, sia pure allo stato embrionale.

Non vi è alcun dubbio in proposito. Questa è la vera e autentica legge del progresso organico. Questo è l'ordine meraviglioso disposto dalla natura per ogni crescita. Nell'età matura di dispiega e si sviluppa in forme sempre più ampie tutto quello che la sapienza del creatore aveva formato in antecedenza nel corpicciuolo del piccolo.

Se coll'andar del tempo la specie umana si cambiasse talmente da avere una struttura diversa oppure si arricchisce di qualche membro oltre a quelli ordinari di prima, oppure ne perdesse qualcuno, ne verrebbe di conseguenza che tutto l'organismo ne risulterebbe profondamente alterato o menomato. In ogni caso non sarebbe più lo stesso.

Anche il dogma della religione cristiana deve seguire queste leggi. Progredisce, consolidandosi con gli anni, sviluppandosi col tempo, approfondendosi con l'età. E' necessario però che resti sempre assolutamente intatto e inalterato. 

I nostri antenati hanno seminato già dai primi tempi nel campo della Chiesa il seme della fede. Sarebbe assurdo e incredibile che noi, loro figli, invece della genuina verità del frumento, raccogliessimo il frutto della frode cioè dell'errore della zizzania.

E' anzi giusto e del tutto logico escludere ogni contraddizione tra il prima e il dopo. Noi mietiamo quello stesso frumento di verità che fu seminato e che crebbe fino alla maturazione.

Poiché dunque c'è qualcosa della primitiva seminagione che può ancora svilupparsi con l'andar del tempo, anche oggi essa può essere oggetto di felice e fruttuosa coltivazione.


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