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martedì 17 ottobre 2023

NON MI VERGOGNO DEL VANGELO! / Sant'Ignazio di Antiochia, 17 ottobre 2023

Questa sera, inizio delle Catechesi per Adulti
nella parrocchia di san Castrese.

Risuona nel mio cuore la frase di san Paolo: “io non mi vergogno del Vangelo, perché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo, prima, come del Greco. In esso infatti si rivela la giustizia di Dio, da fede a fede, come sta scritto: «Il giusto per fede vivrà».” Infatti io non mi vergogno di Vangelo, che è stato potenza di Dio per me e mi ha salvato gratuitamente. Dio si è mostrato oltremodo giusto con me perché ha condannato i miei peccati e non me.

Ma san Paolo dice questo in una situazione di lotta che vede il suo annuncio contestato, rifiutato. Egli avverte che non ci si può prendere gioco di Dio e della sua Parola. Ma oggi tanti sono prigionieri della confusione che li attornia, dove la possibilità stessa di trovare la verità e l'utilità di questo cammino vengono messe in dubbio.

È impressionante pensare che Dio abbia voluto mandare un uomo per salvare il mondo e che quest’uomo, Gesù di Nazareth, abbia affidato la sua missione ad altri uomini deboli e peccatori per aiutare ciascuno a determinare il proprio destino eterno nel bene e la vita, o nel male e la morte.

Ringrazio Dio assieme ai miei fratelli e sorelle di poter annunciare la potenza di Dio nella bellezza della Buona Notizia, pregando affinché, essendo docili strumenti nelle sue mani, molti possano ritrovare fiducia nel senso della loro vita e scoprire l’amore di Dio per loro.  


Prima Lettura  Rm 1, 16-25  Gli uomini, pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato come Dio.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, io non mi vergogno del Vangelo, perché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo, prima, come del Greco. In esso infatti si rivela la giustizia di Dio, da fede a fede, come sta scritto: «Il giusto per fede vivrà».

Infatti l’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell’ingiustizia, poiché ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha manifestato a loro. Infatti le sue perfezioni invisibili, ossia la sua eterna potenza e divinità, vengono contemplate e comprese dalla creazione del mondo attraverso le opere da lui compiute.

Essi dunque non hanno alcun motivo di scusa perché, pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato né ringraziato come Dio, ma si sono perduti nei loro vani ragionamenti e la loro mente ottusa si è ottenebrata. Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti e hanno scambiato la gloria del Dio incorruttibile con un’immagine e una figura di uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.

Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore, tanto da disonorare fra loro i propri corpi, perché hanno scambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno adorato e servito le creature anziché il Creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.

 

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 18   I cieli narrano la gloria di Dio.

I cieli narrano la gloria di Dio, l’opera delle sue mani annuncia il firmamento. Il giorno al giorno ne affida il racconto e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Senza linguaggio, senza parole, senza che si oda la loro voce, per tutta la terra si diffonde il loro annuncio e ai confini del mondo il loro messaggio.    


Canto al Vangelo  Eb 4,12  Alleluia, alleluia. La parola di Dio è viva, efficace; discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. Alleluia.

Lc 11, 37-41  Date in elemosina, ed ecco, per voi tutto sarà puro.

Dal vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.

Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».


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