Quest’anno la celebrazione della Santissima Trinità offre una prospettiva
particolare, grazie a un nuovo libretto sul nostro santo Patrono intitolato “San
Castrese Vescovo, Testimone della Trinità”, “Fabio Cutolo, Editrice VELAR ,2021;
disponibile in parrocchia). Castrese Testimone della Trinità, era un aspetto che
non eravamo abituati a contemplare. Tutti in parrocchia sanno che egli ha messo
in gioco la sua vita pur di non rinnegare la sua fede in Gesù Cristo. Ma non avevamo
coscienza che i suoi persecutori erano cristiani anche loro e che il motivo
della persecuzione non era la fede in Cristo Salvatore ma in Cristo Dio, in Dio
Trinità, come definito dal Concilio di Nicea qualche decennio prima (325)
contro l’eresia del prete Ario (256 – 336). Malgrado la condanna, le tesi di
Ario continuarono a diffondersi fino al punto che ad un certo momento la maggioranza
dei vescovi cristiani erano ariani, e l’Imperatore pure. Sant’Ambrogio a Milano
era confrontato alle persecuzioni da parte degli Ariani appoggiati dalla madre, ariana,
del futuro imperatore Valentiniano. Anche con la vittoria del cristianesimo cattolico,
l’arianesimo si diffuse ancora tra i popoli germanici che pian piano si
insediavano nell’Impero. In Africa i Vandali ariani perseguitavano i cristiani
cattolici.
Ma, dirà qualcuno, valeva la pena fare tante lotte – e rischiare la vita –
per un Mistero che non comprendiamo bene? Basta pregare, comportarsi bene, è
sufficiente credere in Gesù Cristo, unico Salvatore. Qualcuno dice pure: “ognuno
la pensa come vuole”.
Non era questo il parere di san Castrese e dei suoi compagni, e di tutti i
martiri. Tutto ciò che ci ha dato il Signore Gesù è prezioso e va custodito anche quando non se ne comprende a pieno il valore. Alcuni aspetti della fede
cristiana che sostengono la nostra vita di ogni giorno non sembravano così
importanti secoli addietro. In particolare alcune conseguenze del Mistero della Trinità. Le famiglie
e le comunità cristiane hanno sempre vissuto l’amore e l’unità come frutto della fede e meta del loro cammino. Oggi però si comprende meglio che “immagine
di Dio” non riguarda solo l’individuo ma comprende la relazione di amore tra gli esseri umani, nel matrimonio, nella famiglia, nella comunità e in
generale. “Famiglia in missione, Trinità in missione” disse un giorno Giovanni
Paolo II. Guai se fossero andati persi questi aspetti dalla nostra fede, perché
non ben compresi e valorizzati in quel tempo.
Grazie a Dio, Gesù ci ha dato un modo semplice per conservare la fede
integra senza bisogno di addentrarci in studi e discussioni che vanno al di là
delle nostre capacità e del nostro gusto. Ci ha dato la Chiesa, ci ha dato
Pietro (il Papa) e i vescovi uniti a lui, ci ha dato il deposito delle fede
che, quando è necessario, viene definito in formule precise che indicano i
limiti oltre i quali si va fuori dalla rivelazione (i dogmi). Ognuno deve
istruirsi secondo le proprie capacità, ma se vive una relazione di amore autentico
con Dio in comunione con la Chiesa e il suo Magistero, il Mistero vive pienamente
in lui. Guai però a non sottometterci alla Verità
rivelata. Gesù dice: “Io sono la Verità”. Ci sono degli aspetti di Gesù che mi piacciono di più, ma non esiste il "Gesù che mi piace".
Prima
Lettura Dt 4, 32-34. 39-40
Il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra; e non ve n'è altro.
Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo dicendo: «Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te: dal giorno in cui Dio creò l'uomo sulla terra e da un'estremità all'altra dei cieli, vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa? Che cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l'hai udita tu, e che rimanesse vivo?
O ha mai tentato un dio di andare a scegliersi una nazione in mezzo a un'altra con prove, segni, prodigi e battaglie, con mano potente e braccio teso e grandi terrori, come fece per voi il Signore, vostro Dio, in Egitto, sotto i tuoi occhi?
Sappi dunque oggi e medita bene nel tuo cuore che il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra: non ve n'è altro.
Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do, perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te e perché tu resti a lungo nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà per sempre».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 32
Beato il popolo scelto dal Signore.
Retta è la parola del
Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell'amore del Signore è piena la terra.
Dalla parola del
Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
Perché egli parlò e tutto fu creato,
comandò e tutto fu compiuto.
Ecco, l'occhio del
Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
L'anima nostra attende
il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.
Seconda Lettura Rm 8, 14-17
Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale
gridiamo: «Abbà! Padre!».
Dalla
lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli
di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella
paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del
quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E
se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero
prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua
gloria.
Canto al Vangelo Cf Ap 1,8
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo:
a Dio che è, che era e che viene.
Alleluia.
Vangelo Mt 28, 16-20
Battezzate tutti popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Dal
vangelo secondo Matteo
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù
aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.
Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla
terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del
Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò
che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine
del mondo».
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