Il tutto non annulla le parti ma è superiore alle parti. |
Il vero superamento
244.
Quando i conflitti non si risolvono ma si nascondono o si seppelliscono nel
passato, ci sono silenzi che possono significare il rendersi complici di gravi
errori e peccati. Invece la vera riconciliazione non rifugge dal conflitto,
bensì si ottiene nel conflitto, superandolo attraverso il
dialogo e la trattativa trasparente, sincera e paziente. La lotta tra diversi
settori, «quando si astenga dagli atti di inimicizia e dall’odio vicendevole,
si trasforma a poco a poco in una onesta discussione, fondata nella ricerca
della giustizia».[228]
245.
Più volte ho proposto «un principio che è indispensabile per costruire
l’amicizia sociale: l’unità è superiore al conflitto. […] Non significa puntare
al sincretismo, né all’assorbimento di uno nell’altro, ma alla risoluzione su
di un piano superiore che conserva in sé le preziose potenzialità delle
polarità in contrasto».[229] Sappiamo
bene che «ogni volta che, come persone e comunità, impariamo a puntare più in
alto di noi stessi e dei nostri interessi particolari, la comprensione e
l’impegno reciproci si trasformano […] in un ambito dove i conflitti, le
tensioni e anche quelli che si sarebbero potuti considerare opposti in passato,
possono raggiungere un’unità multiforme che genera nuova vita».[230]
[228] Pio
XI, Lett. enc. Quadragesimo anno (15 maggio 1931), 114: AAS 23
(1931), 213.
[229] Esort.
ap. Evangelii gaudium (24 novembre 2013), 228: AAS 105
(2013), 1113.
[230] Discorso alle Autorità, alla società civile e al Corpo
diplomatico, Riga – Lettonia (24 settembre 2018): L’Osservatore Romano,
24-25 settembre 2018, p. 7.
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