Papa Francesco
ha concluso l’Anno “Laudato Si” lanciando un messaggio a tutti noi cristiani: tutte
le parrocchie, la nostra, le comunità cristiane, le famiglie, perché credono in
Gesù Cristo e nel Vangelo, devono diventare ecosostenibili al più presto, al
massimo entro sette anni. Ieri ho celebrato un matrimonio e partendo dal
racconto della Genesi ho detto agli Sposi che dovevano diventare sempre più
ecologici se volevano che i loro figli possano avere una vita felice. Ho avuto
l’impressione che non ci avessero mai pensato molto. Siamo molto in ritardo ma
il Papa ci sprona e per questo benediciamo il Signore. Il nostro piccolo gruppo
per l’Ecologia Integrale “Campania Felix” deve prendere pienamente coscienza
della sua missione assieme a tutta la comunità parrocchiale e alle persone di
buona volontà.
VIDEOMESSAGGIO DEL
SANTO PADRE FRANCESCO
PER IL LANCIO DELLA PIATTAFORMA LAUDATO SI'
Cari fratelli
e sorelle,
con l’Enciclica Laudato si’, promulgata nel 2015, invitavo
tutte le persone di buona volontà a prendersi cura della Terra, che è la nostra
casa comune. Da tempo, ormai, questa casa che ci ospita soffre per ferite che
noi provochiamo a causa di un atteggiamento predatorio, che ci fa sentire
padroni del pianeta e delle sue risorse e ci autorizza a un uso irresponsabile
dei beni che Dio ci ha dato. Oggi, queste ferite si manifestano drammaticamente
in una crisi ecologica senza precedenti, che interessa il suolo, l’aria, l’acqua
e, in genere, l’ecosistema in cui gli esseri umani vivono. L’attuale pandemia,
poi, ha portato alla luce in modo ancora più forte il grido della natura e
quello dei poveri che ne subiscono maggiormente le conseguenze, evidenziando
che tutto è interconnesso e interdipendente e che la nostra salute non è
separata dalla salute dell’ambiente in cui viviamo.
Abbiamo bisogno, perciò, di un
nuovo approccio ecologico, che trasformi il nostro modo di abitare il mondo, i
nostri stili di vita, la nostra relazione con le risorse della Terra e, in
generale, il modo di guardare all’uomo e di vivere la vita. Un’ecologia umana
integrale, che coinvolge non solo le questioni ambientali ma l’uomo nella sua
totalità, diventa capace di ascoltare il grido dei poveri e di essere fermento
per una nuova società.
Abbiamo una grande responsabilità, specialmente nei confronti delle future generazioni. Che mondo vogliamo lasciare ai nostri bambini e ai nostri giovani? Il nostro egoismo, la nostra indifferenza e i nostri stili irresponsabili stanno minacciando il futuro dei nostri ragazzi! Rinnovo allora il mio appello: prendiamoci cura della nostra madre Terra, vinciamo la tentazione dell’egoismo che ci rende predatori delle risorse, coltiviamo il rispetto per i doni della Terra e della creazione, inauguriamo uno stile di vita e una società finalmente ecosostenibili: abbiamo l’opportunità di preparare un domani migliore per tutti. Dalle mani di Dio abbiamo ricevuto un giardino, ai nostri figli non possiamo lasciare un deserto.
In questo contesto, il 24 maggio
2020 ho indetto l’anno Laudato si’, la cui organizzazione è stata
affidata al Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
Ringrazio tutti coloro che hanno celebrato quest’anno con moltissime
iniziative. Oggi sono lieto di annunciare che l’anno Laudato si’ sfocerà
in un progetto d’azione concreto, la Laudato si’ Action Platform,
un cammino di sette anni che vedrà impegnate in diversi modi le nostre
comunità, perché diventino totalmente sostenibili, nello spirito dell’ecologia
integrale.
Vorrei dunque invitare tutti ad
affrontare questo cammino insieme, in particolare mi rivolgo a queste sette
realtà: famiglie – parrocchie e diocesi – scuole e università – ospedali –
imprese e aziende agricole – organizzazioni, gruppi e movimenti – istituti
religiosi. Lavorare insieme. Solo così potremo creare il futuro che vogliamo:
un mondo più inclusivo, fraterno, pacifico e sostenibile.
In un cammino che durerà per sette
anni, ci lasceremo guidare dai sette obiettivi della Laudato si’, che ci indicheranno la direzione
mentre perseguiamo la visione dell’ecologia integrale: la risposta al grido
della Terra, la risposta al grido dei poveri, l’economia ecologica, l’adozione
di uno stile di vita semplice, l’educazione ecologica, la spiritualità
ecologica e l’impegno comunitario.
C’è speranza. Tutti possiamo
collaborare, ognuno con la propria cultura ed esperienza, ciascuno con le
proprie iniziative e capacità, perché la nostra madre Terra ritorni alla sua
originale bellezza e la creazione torni a risplendere secondo il progetto di
Dio.
Dio benedica ognuno di voi e
benedica la nostra missione di ricostruire la nostra casa comune. Grazie!
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