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venerdì 28 maggio 2021

LA FEDE VINCE MA NON DEVE ESSERE INQUINATA / venerdì VIII sett. T.O.

 



Gesù maledice un fico perché non vi trova frutti fuori stagione. Per la mia capacità di comprensione questo atteggiamento è sconcertante. Invece l’interpretazione di quel gesto, associata al suo vigorosissimo intervento contro le deviazioni introdotte nel Tempio, è chiarissima. Gesù se la prende con i cambiamonete e i venditori di colombe eppure essi rendono un servizio indispensabile al culto di allora. Ma cercando di svolgerlo dentro il recinto del Tempio per guadagnare di più, mettono i soldi, sé stessi e i loro interessi al centro, e non più il servizio di Dio e la preghiera. Questo basta per far infuriare Gesù che fa un gesto dimostrativo violento (e ... si attira mortali inimicizie). Infatti hanno trasformato il Tempio da "Casa di Preghiera" in “covo di ladri”, anche se sono onesti nei prezzi praticati, anche se attirano più pellegrini che trovano comodo di essere serviti sul posto stesso! La fede ha il potere di cambiare la Storia ma non deve essere inquinata.

Ci sono purtroppo, anche in anni recenti, esempi di persone carismatiche che hanno attirato molti al loro seguito, riuscendo ad avere perfino l’approvazione dei Papi di allora, ingannati sulla loro fedeltà alla Chiesa e al Vangelo. Anche se questo inganno non dura per sempre, gli effetti sono stati devastanti per molte vite. Vedi  Padre Karadima in Cile, i Legionari di Cristo, e altri. Mentre i santi rimangono di "felice memoria" sulla terra, vengono ricordati per sempre e sono Beati in Cielo, questi uomini che cercavano se stessi hanno avuto un successo effimero e lasciano un nome in cattiva memoria.

In quanto tutti responsabili dell’annuncio della Buona Notizia, pur nel piccolo della nostra vita personale, dobbiamo essere tutti attenti a purificare ogni giorno la nostra fede e rafforzare la nostra fedeltà al Vangelo, per amore di Gesù e del prossimo.

 

Prima Lettura   Sir 44, 1. 9-13
I nostri padri furono uomini di fede, e le loro opere giuste non sono dimenticate.

Dal libro del Siràcide
Facciamo ora l’elogio di uomini illustri,
dei padri nostri nelle loro generazioni.
Di altri non sussiste memoria,
svanirono come se non fossero esistiti,
furono come se non fossero mai stati,
e così pure i loro figli dopo di loro.
Questi invece furono uomini di fede,
e le loro opere giuste non sono dimenticate.
Nella loro discendenza dimora
una preziosa eredità: i loro posteri.
La loro discendenza resta fedele alle alleanze
e grazie a loro anche i loro figli.
Per sempre rimarrà la loro discendenza
e la loro gloria non sarà offuscata. 
 
Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 149
Il Signore ama il suo popolo.

Cantate al Signore un canto nuovo;
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion.

Lodino il suo nome con danze,
con tamburelli e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona i poveri di vittoria.

Esultino i fedeli nella gloria,
facciano festa sui loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca:
questo è un onore per tutti i suoi fedeli.

Canto al Vangelo 
  Gv 15,16 
Alleluia, alleluia.

Io ho scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga.
Alleluia.

Vangelo  
 Mc 11, 11-26
La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni. Abbiate fede in Dio!

Dal vangelo secondo Marco
[Dopo essere stato acclamato dalla folla, Gesù] entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l’ora tarda, uscì con i Dodici verso Betània.
La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. Avendo visto da lontano un albero di fichi che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se per caso vi trovasse qualcosa ma, quando vi giunse vicino, non trovò altro che foglie. Non era infatti la stagione dei fichi. Rivolto all’albero, disse: «Nessuno mai più in eterno mangi i tuoi frutti!». E i suoi discepoli l’udirono.
Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto:
“La mia casa sarà chiamata
casa di preghiera per tutte le nazioni”?
Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. Quando venne la sera, uscirono fuori dalla città.
La mattina seguente, passando, videro l’albero di fichi seccato fin dalle radici. Pietro si ricordò e gli disse: «Maestro, guarda: l’albero di fichi che hai maledetto è seccato». Rispose loro Gesù: «Abbiate fede in Dio! In verità io vi dico: se uno dicesse a questo monte: “Lèvati e gèttati nel mare”, senza dubitare in cuor suo, ma credendo che quanto dice avviene, ciò gli avverrà. Per questo vi dico: tutto quello che chiederete nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi accadrà. Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi le vostre colpe».

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