Come separare il 13 maggio dall’attentato a papa
Giovanni Paolo II? L’elezione di un
Papa da oltre la “cortina di ferro “ aveva meravigliato il mondo e nei primi
mesi ci aspettavamo una reazione da parte dell’URSS, anche perché Giovanni
Paolo II era chiaramente anti comunista ed era strumentalizzato da alcuni in chiave
politica pro occidentale. Invece stavamo già nel terzo anno del suo Pontificato
e la sua adesione piena al Concilio, il suo difendere i diritti umani, il suo
viaggiare e attrarre le folle, la sua chiara devozione mariana, il suo
comportamento diretto, libero e giocoso, i suoi primi documenti, erano i fatti che
sembravano caratterizzare questo nuovo Papa la cui forza dava coraggio a chi
nella Chiesa si era sentito smarrito per le polemiche e lacerazioni post
conciliari, o semplicemente credeva la Chiesa incapace di incidere nel
cambiamento epocale che si profilava.
E invece quegli spari in Piazza San Pietro, il Papa tra
la vita e la morte! Il sogno sembrava spezzato. Ma invece sopravvisse! Allora non sapemmo molti
particolari, ma ci fu un’evidenza: l’aveva salvato un miracolo! La nostra tristezza
si era cambiata in gioia! Il Papa ci era stato ridonato per poter compiere la
sua opera e questa era legata alle apparizioni di Fatima, a quel discernimento
sulla Storia del XX secolo affidato ai tre pastorelli. Purtroppo giravano anche semplificazioni
mondane di quel messaggio, come l’armata bianca dei buoni del
campo della libertà contro l’armata rossa dell’ “Impero del male”, per non parlare
delle “confidenze di suor Lucia al parroco Agustìn” sul Terzo Segreto di Fatima,
che circolano ancora mentre questo è stato ufficialmente dichiarato compiuto quasi
vent’anni fa.
Benché l'autenticità delle apparizioni di Fatima sia storicamente inattaccabile, Giovanni Paolo II stesso ha ricordato che sono apparizioni private, che la Chiesa accetta innanzitutto perché conformi alla Scrittura. Mentre il mondo e la fantasia o l’ingenuità di tanti fedeli è piena di false rivelazioni e apparizioni, Fatima rimane un faro sicuro dove si vede l’azione di Dio nella Storia per difenderci, confortarci e guidarci. La lotta però non è finita e gli attacchi del demonio possono venire da ogni lato, lui che sa pure travestirsi di angelo di luce. Contro le semplificazioni mondane e ingannatrici, ci sono però le semplificazioni che sgorgano da una fede sana, dalla fede dei semplici: conoscere la Scrittura e vivere sulla base del Kerigma da uomini e donne saggi che costruiscono sulla roccia e non temono la tempesta.
Prima
Lettura At 18, 1-8
Paolo si stabilì in casa loro e lavorava, e discuteva nella
sinagoga.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Paolo lasciò Atene e si recò a Corìnto. Qui trovò un Giudeo di nome Aquila, nativo del Ponto, arrivato poco prima dall’Italia, con la moglie Priscilla, in seguito all’ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei.
Paolo si recò da loro e, poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì in casa loro e lavorava. Di mestiere, infatti, erano fabbricanti di tende. Ogni sabato poi discuteva nella sinagoga e cercava di persuadere Giudei e Greci.
Quando Sila e Timòteo giunsero dalla Macedònia, Paolo cominciò a dedicarsi tutto alla Parola, testimoniando davanti ai Giudei che Gesù è il Cristo. Ma, poiché essi si opponevano e lanciavano ingiurie, egli, scuotendosi le vesti, disse: «Il vostro sangue ricada sul vostro capo: io sono innocente. D’ora in poi me ne andrò dai pagani».
Se ne andò di là ed entrò nella casa di un tale, di nome Tizio Giusto, uno che venerava Dio, la cui abitazione era accanto alla sinagoga. Crispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua famiglia; e molti dei Corìnzi, ascoltando Paolo, credevano e si facevano battezzare.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 97
Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.
Cantate
al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
Il
Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.
Tutti
i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!
Canto al Vangelo Gv 14,18
Alleluia, alleluia.
Non vi lascerò orfani, dice il Signore;
vado e ritorno a voi, e il vostro cuore sarà nella gioia.
Alleluia.
Vangelo Gv 16, 16-20
Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in
gioia.
Dal
vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un
poco ancora e mi vedrete».
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci
dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne
vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla?
Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi
perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In
verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si
rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in
gioia».
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