Domenico Ghirlandaio - S. Girolamo nello studio. |
“Tutta la Scrittura è Cristo!” Questa espressione molto
celebre è di san Girolamo.
San Girolamo (347 - 420) ha fatto una nuova traduzione completa
della Bibbia in latino ripartendo dai testi originali (ebraico, aramaico, greco),
vivendo e lavorando a Betlemme in Terra Santa, nell’ambiente stesso in cui si è
formata la Bibbia e mettendosi alla scuola dei rabbini più rinomati. La sua
traduzione, molto accurata, divenne per secoli ufficiale nella Chiesa in
occidente, tanto da meritare il nome di “Vulgata” (“Comune”)
San Girolamo aggiunge che, quindi, “ignorare la Scrittura
è ignorare Cristo!”
Noi vogliamo conoscere Cristo, nostro Salvatore e nostro
Modello, e quindi vogliamo conoscere meglio il Vangelo e la Scrittura tutta.
La frase stessa di san Girolamo ci illumina, ci dona un
metodo per leggere la Bibbia.
Se
tutta la Scrittura è Cristo, ogni versetto della Scrittura ci rivelerà qualcosa
di Cristo, che è lui stesso il Rivelatore del Padre. Confrontando i vari brani
e versetti come i pezzi di un mosaico vedremo apparire questa UNITA’ DELLA
SCRITTURA e il Volto sempre più completo di Cristo. Se tutta la Scrittura
è Cristo, se c'è questa unità della Scrittura, ogni versetto è connesso agli
altri, ogni episodio o affermazione fa parte della Rivelazione, della STORIA
DELLA SALVEZZA e quindi va capito nel suo contesto unitario.
La frase di s. Girolamo
: “tutta la Scrittura è Cristo” è la conclusione cristiana di un doppio
principio di fede tramandatoci dagli Ebrei.
Il primo principio è che Dio ha promesso al suo popolo lo Shalom, cioè la Pace, il Benessere, la Pienezza di Vita e queste promesse vengono attuate da Lui nella Storia attraverso il suo piano di Salvezza. In particolare il Messia promesso da Dio verrà per portare a compimento queste Promesse. Per noi il Messia è Gesù di Nazareth, che compie le Promesse, le Scritture con il Mistero Pasquale di Redenzione attraverso la sua Morte per amore e la sua Risurrezione.
Il secondo principio è
che Dio è infinitamente superiore a noi e quindi alla nostra mente. L’uomo, da
solo, con tutta la sua intelligenza e la sua scienza, non può COMPRENDERE DIO,
cioè non può definirlo, non può spiegarlo. È Dio che si RIVELA: DIO SPIEGA DIO!
Siccome Dio si rivela in
modo privilegiato tramite le Sante Scritture, bisogna concludere che l’uomo non
può spiegare queste da solo. ESSENDO PAROLA DI DIO, RIVELAZIONE DELLA SUA
NATURA E DEL SUO PIANO PER GLI UOMINI, E’
LA SCRITTURA CHE SPIEGA LA SCRITTURA.
Quanto detto sopra ci
dà due metodi molto semplici per leggere e inte-leggere la Scrittura cioè
averne l’intelligenza:
1. PRIMO: Gesù compie le Promesse di Dio porta la
Scrittura a compimento. Ogni brano può essere letto sotto questo aspetto: come
Gesù lo compie? Anzi, si possono fare TRE DOMANDE, come Tre piccole e potenti
chiavi che tutti possono usare, senza presunzione, : COME L’EBREO COMPRENDE E
VIVE QUESTO BRANO? COME GESU’ COMPRENDE E VIVE QUESTO BRANO? COME IL CRISTIANO
(IO) COMPRENDE E VIVE QUESTO BRANO?
2. SECONDO: La Scrittura spiega la Scrittura. Di
fronte ad un brano qualsiasi mi posso chiedere: “perché sta scritto (questo)?”
e la risposta sarà: “perché sta scritto...!” cioè sarà un altro brano della
stessa Bibbia. A questo nuovo brano potrò applicare la stessa domanda: “perché
sta scritto (questo)?” e avrò la medesima risposta: “perché sta scritto...!”
tramite però un nuovo brano che illuminerà il precedente. E così all’infinito.
L’unione di questi due
principi è un metodo straordinario di lettura della Parola e di Preghiera che,
raccolto dai monaci cristiani, ha preso il nome latino di SCRUTATIO.
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