Accompagnati
in questi giorni dal Vangelo del Figlio Prodigo, ieri, e oggi da quello della Samaritana, un grande Vangelo degli scrutini dei catecumeni come tutti quelli delle domeniche di
quaresima dell’Anno A, sentiamo quanto il fondamento del Cristianesimo è la
Risurrezione di Cristo comunicata attraverso l’annuncio kerigmatico della Chiesa.
Lasciamoci avvolgere dalla grazia di questo annuncio che ha il potere di trasformare
la nostra vita. Preghiamo perché l'amore di Dio tocchi i nostri cuori assetati di felicità.
CHRISTUS
VIVIT, Capitolo IV, seconda verità:
Cristo ti salva
118. La seconda verità è che Cristo, per amore, ha dato sé
stesso fino alla fine per salvarti. Le sue braccia aperte sulla croce sono il
segno più prezioso di un amico capace di arrivare fino all’estremo: «Avendo
amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine» (Gv 13,1).
San Paolo affermava di vivere
affidato a quell’amore che ha dato tutto: «Questa vita, la vivo nella fede
del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato sé stesso per me» (Gal 2,20).
119. Quel Cristo che ci ha salvato sulla croce dai nostri
peccati, con lo stesso potere del suo totale dono di sé continua a salvarci e
redimerci oggi. Guarda la sua Croce, aggrappati a Lui, lasciati salvare, perché
«coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla
tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento».[65] E
se pecchi e ti allontani, Egli di nuovo ti rialza con il potere della sua
Croce. Non dimenticare mai che «Egli perdona settanta volte sette. Torna a
caricarci sulle sue spalle una volta dopo l’altra. Nessuno potrà toglierci la
dignità che ci conferisce questo amore infinito e incrollabile. Egli ci
permette di alzare la testa e ricominciare, con una tenerezza che mai ci delude
e che sempre può restituirci la gioia».[66]
120. Noi «siamo salvati da Gesù: perché ci ama e non può
farne a meno. Possiamo fargli qualunque cosa, ma Lui ci ama, e ci salva. Perché
solo quello che si ama può essere salvato. Solo quello che si abbraccia può
essere trasformato. L’amore del Signore è più grande di tutte le nostre
contraddizioni, di tutte le nostre fragilità e di tutte le nostre meschinità.
Ma è precisamente attraverso le nostre contraddizioni, fragilità e meschinità
che Lui vuole scrivere questa storia d’amore. Ha abbracciato il figlio prodigo,
ha abbracciato Pietro dopo i suoi rinnegamenti e ci abbraccia sempre, sempre,
sempre dopo le nostre cadute aiutandoci ad alzarci e a rimetterci in piedi.
Perché la vera caduta – attenzione a questo – la vera caduta, quella che
può rovinarci la vita, è rimanere a terra e non lasciarsi aiutare».[67]
121. Il suo perdono e la sua salvezza non sono qualcosa che
abbiamo comprato o che dovremmo acquisire con le nostre opere o i nostri
sforzi. Egli ci perdona e ci libera gratuitamente. Il suo donarsi sulla croce è
qualcosa di così grande che noi non possiamo né dobbiamo pagarlo, dobbiamo
soltanto accoglierlo con immensa gratitudine e con la gioia di essere amati
così tanto prima di poterlo immaginare: «egli ci ha amati per primo» (1 Gv 4,19).
122. Giovani amati dal Signore, quanto valete voi se siete
stati redenti dal sangue prezioso di Cristo! Cari giovani, voi «non avete
prezzo! Non siete pezzi da vendere all’asta! Per favore, non lasciatevi
comprare, non lasciatevi sedurre, non lasciatevi schiavizzare dalle
colonizzazioni ideologiche che ci mettono strane idee in testa e alla fine
diventiamo schiavi, dipendenti, falliti nella vita. Voi non avete prezzo:
dovete sempre ripetervelo: non sono all’asta, non ho prezzo. Sono libero, sono
libero! Innamoratevi di questa libertà, che è quella che offre Gesù».[68]
123. Guarda le braccia aperte di Cristo crocifisso, lasciati
salvare sempre nuovamente. E quando ti avvicini per confessare i tuoi peccati,
credi fermamente nella sua misericordia che ti libera dalla colpa. Contempla il
suo sangue versato con tanto affetto e lasciati purificare da esso. Così potrai
rinascere sempre di nuovo.
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