La candela è segno di luce e di preghiera. Ma quale fede sta dietro? |
Tra altre cose simili, mi chiedono
riguardo all’invito che sta girando di mettere una candela sul profilo WhatsApp
o altro. Molti l’hanno fatto. Adesso c'è grande allarme perché sarebbe un rito
satanico. Personalmente non ho mai sentito parlare di tale rito satanico a ridosso della
Festa dell’Annunciazione. Comunque sia, io non ho messo nessuna candela. Non capisco
molto bene quale valore possono avere queste “spiritualità del copia-incolla”. Sarà
un problema di sensibilità personale ma nel Vangelo non trovo nulla di simile. Ma i segni e i simboli sono presenti nella Bibbia! I sacramenti sono
segni sensibili non una magia. Sono i Segni della Fede e significano ciò che
contengono, cioè sono una profonda catechesi.
Una cosa è certa, se qualcuno in buona fede mette questa candela come omaggio alla Madonna,
Satana si rompe il naso e anche qualche dente! perché (quel gesto) viene santificato dalla parola di Dio e
dalla preghiera. (1 Tim 4,5)
Però
siamo sobri! Quale efficacia può avere un rito fai-da-te, iniziato e mandato da
non si sa chi? Non è forse una cosa un po’ magica? Un conto è un gesto che i nostri
vescovi chiedono di fare (ho messo una candela alla mia finestra quando tutta l'Italia ha pregato il Rosario) e un conto sono queste cose uscite dal nulla. Già al
tempo di san Paolo i fratelli correvano dietro cose del genere e lui le chiamava
roba da vecchierelle! La nostra fiducia è in Gesù Cristo morto e risorto, Unico
Salvatore, è Lui la Roccia e io sono salvo nella Fede della Chiesa e nell’obbedienza
ai Pastori.
Ascoltiamo
alcuni brani in cui san Paolo affronta questo problema:
Tito 3:1 Caro Tito, “Ricorda loro di esser sottomessi ai magistrati e alle autorità, di
obbedire, di essere pronti per ogni opera buona; 2 .... 3 Anche noi un tempo eravamo insensati,
disobbedienti, … Quando però si sono manifestati la bontà di Dio, salvatore
nostro, e il suo amore per gli uomini, 5 egli ci ha salvati non in virtù
di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un
lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, 6 effuso
da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, 7
perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza,
della vita eterna. 8 Questa parola è degna di fede e perciò voglio che
tu insista in queste cose, perché coloro che credono in Dio si sforzino di
essere i primi nelle opere buone. Ciò è bello e utile per gli uomini. 9 Guàrdati invece dalle questioni sciocche,
dalle genealogie, dalle questioni e dalle contese intorno alla legge, perché
sono cose inutili e vane. 10
Dopo una o due ammonizioni sta' lontano da chi è fazioso, 11 ben sapendo che è gente ormai fuori
strada e che continua a peccare condannandosi da se stessa.”
1 Tim 4,6-7 Proponendo queste cose ai fratelli
sarai un buon ministro di Cristo Gesù, nutrito come sei dalle parole della fede
e della buona dottrina che hai seguito. Rifiuta invece le favole profane, roba da
vecchierelle.
2 Tim 2,11 ss Certa è questa parola: Se moriamo con
lui, vivremo anche con lui; se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo; se
lo rinneghiamo, anch'egli ci rinnegherà; se noi manchiamo di fede, egli però
rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso. Richiama alla memoria queste cose, scongiurandoli davanti a Dio
di evitare le vane discussioni, che non giovano a nulla, se non alla perdizione
di chi le ascolta. Sfòrzati di presentarti davanti a Dio come un uomo
degno di approvazione, un lavoratore che non ha di che vergognarsi, uno
scrupoloso dispensatore della parola della verità. Evita le
chiacchiere profane, perché esse tendono a far crescere sempre più
nell'empietà; la parola di costoro infatti si propagherà come una
cancrena. … e così sconvolgono la fede
di alcuni. … Evita inoltre le discussioni sciocche e non
educative, sapendo che generano contese.
Alcuni
con la parvenza della pietà, ne hanno rinnegato la forza interiore, dice san Paolo. Chi "ha Mosè e i Profeti" non ha bisogno di nessun altro messaggio o rivelazione se non di approfondire la Rivelazione nello scrutare la Scrittura e nel cuore a cuore con Dio.
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