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sabato 2 dicembre 2017

QUESTO REGNO DIVORERA' TUTTA LA TERRA, LA SCHIACCERA' E LA STRITOLERA' / sabato XXXIV sett. T. O.

La visione di Daniele - Luigi Sabatelli (1772 - 1850).
In questo ultimo giorno dell’anno liturgico siamo ancora una volta invitati pressantemente alla vigilanza. Anche se le visioni notturne di Daniele sono difficili da comprendere, le immagini sono potenti e ci invitano ad un esame serio della nostra vita e delle nostre abitudini.

Siamo nel momento di questo quarto Regno che “divorerà tutta la terra, la schiaccerà e la stritolerà”? 
Credo che queste profezie si possono applicare ad ogni epoca, ma è sicuro che siamo in tempo di globalizzazione e i problemi che hanno creato la scoperta e l’uso a fini bellici dell’energia nucleare, nonché l’inquinamento che causa, tra altri danni gravissimi, il riscaldamento globale e la scomparsa molto veloce di specie vegetali e animali, sono fenomeni che coinvolgono tutta l’umanità e tutto il pianeta.


Mi colpisce anche la caratteristica di questo Regno che “proferirà parole contro l’Altissimo e insulterà i santi dell’Altissimo; penserà di mutare i tempi e la legge”. È certamente quello che stiamo vedendo attorno a noi con il pensiero unico che pretende di imporre leggi contro natura.

La Chiesa ha sempre saputo dare una risposta ai problemi del suo tempo. Qualcuno faceva questa felice costatazione guardando l’opera dei Papi del XX° secolo in particolare, vedendovi un segno della guida dello Spirito Santo. Ma il papa non è tutta la Chiesa e se il papa dona una indicazione di percorso ma trova attorno a sé un gregge che “dorme”, “cuori appesantiti”, la Chiesa non può fare più di qualche documento, o qualche opera segno, ma non risponde come potrebbe e dovrebbe alle esigenze del suo tempo.

La Chiesa sono io e sei tu. La risposta che indicano i papi, non è di essere "contro", ma di tornare con semplicità e umiltà al Vangelo. Il Vangelo vissuto: la migliore risposta.


Prima Lettura  Dn 7, 15-27
Il regno e il potere saranno dati al popolo dei santi dell'Altissimo.

Dal libro del profeta Danièle
Io, Daniele, mi sentii agitato nell’animo, tanto le visioni della mia mente mi avevano turbato; mi accostai a uno dei vicini e gli domandai il vero significato di tutte queste cose ed egli me ne diede questa spiegazione: «Le quattro grandi bestie rappresentano quattro re, che sorgeranno dalla terra; ma i santi dell’Altissimo riceveranno il regno e lo possederanno per sempre, in eterno».
Volli poi sapere la verità intorno alla quarta bestia, che era diversa da tutte le altre e molto spaventosa, che aveva denti di ferro e artigli di bronzo, che divorava, stritolava e il rimanente se lo metteva sotto i piedi e lo calpestava, e anche intorno alle dieci corna che aveva sulla testa e intorno a quell’ultimo corno che era spuntato e davanti al quale erano cadute tre corna e del perché quel corno aveva occhi e una bocca che proferiva parole arroganti e appariva maggiore delle altre corna.
Io intanto stavo guardando e quel corno muoveva guerra ai santi e li vinceva, finché venne il vegliardo e fu resa giustizia ai santi dell’Altissimo e giunse il tempo in cui i santi dovevano possedere il regno.
Egli dunque mi disse: «La quarta bestia significa che ci sarà sulla terra un quarto regno diverso da tutti gli altri e divorerà tutta la terra, la schiaccerà e la stritolerà.
Le dieci corna significano che dieci re sorgeranno da quel regno e dopo di loro ne seguirà un altro, diverso dai precedenti: abbatterà tre re e proferirà parole contro l’Altissimo e insulterà i santi dell’Altissimo; penserà di mutare i tempi e la legge. I santi gli saranno dati in mano per un tempo, tempi e metà di un tempo.
Si terrà poi il giudizio e gli sarà tolto il potere, quindi verrà sterminato e distrutto completamente. Allora il regno, il potere e la grandezza dei regni che sono sotto il cielo saranno dati al popolo dei santi dell’Altissimo, il cui regno sarà eterno e tutti gli imperi lo serviranno e gli obbediranno».
   
Salmo Responsoriale
   Dn 3,82-87
A lui la lode e la gloria nei secoli.

Benedite, figli dell’uomo, il Signore.
Benedite, figli d’Israele, il Signore.

Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore.
Benedite, servi del Signore, il Signore.

Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore.
Benedite, santi e umili di cuore, il Signore.

Canto al Vangelo 
  Lc 21,36 
Alleluia, alleluia.

Vegliate in ogni momento pregando,
perché abbiate la forza di comparire davanti al Figlio dell’uomo.
Alleluia.

Vangelo   Lc 21, 34-36
Vegliate, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

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