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lunedì 18 dicembre 2017

POICHE' ERA UOMO GIUSTO E NON VOLEVA ACCUSARLA PUBBLICAMENTE / 18 Dicembre


Champaigne - Il Sogno di Giuseppe.
Un giorno una comunità di cui ero cappellano pregò perché “il nostro sacerdote, in quell’anno nuovo, abbia questo e quello e … che non abbia croci!” Ho accettato con gratitudine i vari auguri, ma ho detto che non era possibile augurare a un cristiano che non abbia croci. Regolarmente appaiono nelle preghiere spontanee delle nostre comunità alcune intenzioni che ricordano maggiormente l’ideale della “famiglia del Mulino Bianco” che quello della famiglia di Nazareth.


Nel clima festoso di questi giorni, purtroppo sempre più vuoto di riferimenti a Cristo, le letture ci ricordano lo spessore drammatico del mistero che ci apprestiamo a celebrare: l’incarnazione attraversa vite umane, sentimenti ed equilibri di persone e li avvolge e sconvolge, esigendo risposte di fede molto forti perché fa scomparire tutte le sicurezze sulle quali abitualmente appoggiamo le nostre piccole vite.

Viviamo senza rimorsi il panettone in più e il caldo delle nostre case ( san Francesco voleva che tutti,  uomini e animali, domestici e selvatici, mangiassero a festa quel giorno!) ma, proprio in questi giorni, non fuggiamo dal Signore e dalla realtà che ci racconta il Vangelo, anzi, avviciniamoci a Lui.


Prima Lettura   Ger 23, 5-8
Susciterò a Davide un germoglio giusto.

Dal libro del profeta Geremìa
«Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –
nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto,
che regnerà da vero re e sarà saggio
ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra.
Nei suoi giorni Giuda sarà salvato
e Israele vivrà tranquillo,
e lo chiameranno con questo nome:
Signore-nostra-giustizia.
Pertanto, ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali non si dirà più: “Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dalla terra d’Egitto!”, ma piuttosto: “Per la vita del Signore che ha fatto uscire e ha ricondotto la discendenza della casa d’Israele dalla terra del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi!”; costoro dimoreranno nella propria terra». 

Salmo Responsoriale 
  Dal Salmo 71
Nei suoi giorni fioriranno giustizia e pace.

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.

Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri.

Benedetto il Signore, Dio d’Israele:
egli solo compie meraviglie.
E benedetto il suo nome glorioso per sempre:
della sua gloria sia piena tutta la terra.
Amen, amen.

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.

O Signore, guida della casa d’Israele,
che hai dato la Legge a Mosè sul monte Sinai:
vieni a liberarci con braccio potente.
Alleluia.

Vangelo
    Mt 1, 18-24
Gesù nascerà da Maria, sposa di Giuseppe, figlio di Davide.

Dal vangelo secondo Matteo
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio:
a lui sarà dato il nome di Emmanuele»,
che significa «Dio con noi».
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

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