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venerdì 22 dicembre 2017

IL PICCOLO SAMUELE ERA LIBERO? / venerdì 22 dicembre


Pregando Dio per avere un figlio (1 Samuele 1), Anna fa il voto che sarà un nazireo (abbiamo spiegato il senso di questa parola l’altro giorno) e, dopo averlo svezzato, nel suo terzo anno di vita lo porta al tempio e se ne separa. 
I bambini venivano ancora nutriti al seno almeno fino a due anni: mentre mangiavano già cibo cucinato, continuavano a prendere il seno. Era meglio del ciucciotto per palato e denti, meglio per il legame affettivo con la madre e la costruzione della personalità, meglio per la salute per la ricchezza di elementi contenuti nel latte materno in particolare per rafforzare le difese immunitarie ecc., inoltre era un ottimo mezzo di regolazione naturale delle nascite. Forse converrebbe ritrovare per quanto possibile questa potenza meravigliosa della natura … 
Però tremiamo quando pensiamo al distacco affettivo per il bambino. Ma se tutto non è da imitare alla
lettera oggi, comprendiamo che i costumi erano diversi. Pur avendo oggi una sensibilità molto diversa, ammiriamo la forza di fede di queste donne capaci di separarsi dal frutto del loro grembo per il Signore. Un figlio che rivedrà solo una volta all’anno, brevemente. Notiamo anche che tutti i preti del santuario erano sposati e quindi il bambino, pur facendo una vita lontana dai suoi viveva in una vera famiglia.

La domanda però è: Samuele è stato libero di scegliere la sua via, oppure gli è stata imposta? 
È chiaro che tramite il voto di sua madre è stato condizionato. Ma nessuno potrà mai imporre a un essere umano di aderire dal profondo del cuore a qualcosa senza che questa adesione sia realmente libera. Altrimenti resterà sempre un ombra, un peso nel cuore dell’uomo. Però c'è di più: la libertà si costruisce giorno dopo giorno.

Per non essere lungo anche se l’argomento richiede molto di più, diciamo solo questo. Oggi si parla molto e quasi esclusivamente della “Libertà di”, di parola, di espressione, di movimento, insomma di fare quello che voglio, anche rinnegare una parola data in precedenza … Come si dice “si cambia”. Per dire che un canale radio cambia programmi una pubblicità recente dice: ho cambiato casa, macchina, ho cambiato marito … anche la radio cambia! Questo è un solo aspetto della libertà.

C'è poi la “libertà da”: sono libero perché libero dalla droga, dalla menzogna, dal commettere atti negativi, da compromessi con ambienti illegali. Perché essere libero di drogarmi è una libertà, però drogarmi concretamente non mi rende libero ma schiavo.
C'è infine la “libertà per”. Sono impegnato, sono legato, devo fare delle cose, non posso farne altre, perché ho scelto il matrimonio, un ideale, ho promesso qualcosa a qualcuno. 
Senza queste tre dimensioni, “Libertà di”, libertà da” e “libertà per” non sono una persona veramente libera, la mia libertà non ha un senso completo. Senza la “Libertà per” la mia libertà non è veramente umana.

Tanti anni fa in un campo estivo un seminarista diede la sua testimonianza e la riassunse con queste parole: “ci sono due tipi di libertà, la libertà “no” (sono libero no? Di fare quello che voglio, non mi devi dire nulla) e la libertà “sì”: siccome sono libero mi impegno, dico di sì, do la mia vita”. Non mi diede allora nessuna voglia di diventare prete ma mi chiarì molto con quale atteggiamento del cuore dovevo vivere la mia libertà.

Non a caso la vocazione di Samuele avviene quando egli è già molto cresciuto e può rispondere con una libertà già maturata.(1 Samuele 4). Dio chiama, seduce ma non costringe mai i suoi eletti. Neppure Giovanni Battista né Maria la Madre del Salvatore. Il suo Cantico nel vangelo di oggi esprime tutta la sua libertà. Il Corano invece presenta l'Annunciazione come una imposizione da parte di Dio a Maria. Questo è uno dei punti cruciali in cui il Corano manifesta di non conoscere la verità su Dio.


Prima Lettura  1 Sam 1, 24-28
Anna ringrazia per la nascita di Samuèle.

Dal primo libro di Samuele
In quei giorni, Anna portò con sé Samuèle, con un giovenco di tre anni, un’efa di farina e un otre di vino, e lo introdusse nel tempio del Signore a Silo: era ancora un fanciullo.
Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli e lei disse: «Perdona, mio signore. Per la tua vita, mio signore, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto. Anch’io lascio che il Signore lo richieda: per tutti i giorni della sua vita egli è richiesto per il Signore».
E si prostrarono là davanti al Signore.

Salmo Responsoriale   1 Sam 2,1.4-8
Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore.

Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia forza s’innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io gioisco per la tua salvezza.

L’arco dei forti s’è spezzato,
ma i deboli si sono rivestiti di vigore.
I sazi si sono venduti per un pane,
hanno smesso di farlo gli affamati.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.

Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.

Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farli sedere con i nobili
e assegnare loro un trono di gloria.

Canto al Vangelo 

Alleluia, alleluia.

O Re delle genti e pietra angolare della Chiesa:
vieni, e salva l’uomo che hai formato dalla terra.
Alleluia.


Vangelo   
Lc 1, 46-55
Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre»

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