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mercoledì 27 dicembre 2017

SAN GIOVANNI EVANGELISTA: AFFINCHE' LA NOSTRA GIOIA SIA PIENA / 27 Dicembre.

Giovanni e Pietro corrono al sepolcro - Eugène Burnand, Musée d'Orsay, Parigi.
San Giovanni è vissuto con Gesù durante la sua vita terrena. Quindi l’ha sentito, visto, toccato, ha mangiato con Lui e … ha capito poco. L’ha visto anche essere crocifisso e morire in modo fin troppo reale. Quando le donne annunciano che non c'è più il corpo corrono, Pietro e lui, verso il sepolcro e lo trovano vuoto.

Eppure quando vi entra, Giovanni vede e crede. È lo sguardo del cuore, lo sguardo della fede che
intuisce subito ciò che non ha compreso ancora dalla Scrittura. Quando Giovanni dice che ha udito, visto, contemplato e toccato il Verbo della Vita si riferisce alla sua esperienza della vita terrena di Gesù ma anche e ancora di più all’esperienza ulteriore, dopo la Risurrezione, quella accessibile solo alla fede.

Ho celebrato un funerale oggi e si sa che umanamente la perdita di un essere caro in questi giorni ha un aspetto più doloroso. La morte si impone con tutto il suo realismo in un periodo che si vorrebbe più spensierato. Ma proprio la fede che ci permette di toccare una realtà più reale di quella che sta sotto i nostri sensi, corre, vede, e cambia la nostra esistenza: Cristo è risorto.

“Queste cose vi scriviamo, perché anche voi siate in comunione con noi e la nostra gioia sia piena.”

Prima Lettura  1 Gv 1,1-4
Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi.

Dalla prima lettera di San Giovanni apostolo
Figlioli miei, quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita – la vita infatti si manifestò, noi l’abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi –, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena.

Salmo Responsoriale  Dal Salmo 96
Gioite, giusti, nel Signore.

Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono.

I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria.

Una luce è spuntata per il giusto,
una gioia per i retti di cuore.
Gioite, giusti, nel Signore,
della sua santità celebrate il ricordo.

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.

Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore;
ti acclama il coro degli apostoli.
Alleluia.

  Vangelo  Gv 20,2-8
L'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
 
Dal vangelo secondo Giovanni
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.


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