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domenica 10 dicembre 2017

METTI PIU' AVVENTO NELLA TUA VITA / II domenica di Avvento


Incipit Euangelium Secundum Marcum.
“Inizio della Buona Notizia di Gesù, Cristo, Figlio di Dio”. Un nuovo inizio. Un nuova vita. I peccati sono perdonati. Un tufo (battesimo=immersione) nella misericordia di Dio. Questo ci proclama la liturgia di questa domenica!

Però c'è chi riceve l’assoluzione dei suoi peccati, rinnova così il suo battesimo ma non perdona a se stesso. Si sente indegno e pone questo suo sentimento al di sopra della promessa di Dio . Di fatto, in questo modo, non lascia entrare il perdono di Dio, non lo lascia operare nella sua vita. C'è chi riceve l’assoluzione dei suoi peccati ma pensa che deve meritare la vita eterna che gli è donata gratuitamente e quindi non si lascia guidare dalla grazia che ha ricevuto: non fa la volontà di Dio ma ancora la sua volontà. Questi sono ostacoli molto profondi che sono vissuti da persone spesso in buona fede. C'è anche chi non vuol rinunciare al suo orgoglio e quindi non vuole rinascere. Anche lui rende sterile la grazia di Dio per lui, e, in questo caso, ne porta almeno in parte la responsabilità.

Il Cardinale di Barcellona fa questa proposta: metti un po’ più di Avvento nella tua vita! L’Avvento è attesa, non è costruzione. Posso dire il rosario in modo contemplativo se le 50 Ave Maria delimitano un
tempo, uno spazio per Dio, per accoglierlo, per abbandonare la mia volontà nella sua, per ascoltare la sua voce, oppure per “fare una preghiera”, per insistere per ottenere una grazia. L’Avvento è quando faccio spazio a Dio, aspetto la sua visita, raddrizzo i sentieri che conducono fin nel profondo della mia anima, ne tolgo gli ostacoli che egli prenderà per venire a me.
C'è chi soffre perché attorno a lui tutto è centrato sulle cose e sul comprarle e non certo sullo spirituale. Spesso è proprio nella mia famiglia che non trovo più nessuna atmosfera spirituale, neanche all’approccio di Natale. Che fare?
Se aspetto il Gesù vero io so che neanche lui ha trovato accoglienza, eppure è venuto. Ha trionfato. Non c'era posto per lui nell’albergo, eppure è nato. La luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno soffocata. Venne fra la sua gente, e i suoi non l'hanno accolto, ma a quanti l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome e da Dio sono stati generati. Se vivo nel mondo pagano che mi attornia come Gesù venuto nella debolezza della carne, so che la luce che ha posto in me non si spegnerà e vivrò un Natale profondamente vero, in comunione con il Signore che ha amato gli uomini così come erano, dando loro la sua vita.



Prima Lettura  Is 40, 1-5.9-11
Preparate la via al Signore.

Dal libro del profeta Isaia
«Consolate, consolate il mio popolo
– dice il vostro Dio –.
Parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele che la sua tribolazione è compiuta,
la sua colpa è scontata,
perché ha ricevuto dalla mano del Signore
il doppio per tutti i suoi peccati».
Una voce grida:
«Nel deserto preparate la via al Signore,
spianate nella steppa la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia innalzata,
ogni monte e ogni colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in vallata.
Allora si rivelerà la gloria del Signore
e tutti gli uomini insieme la vedranno,
perché la bocca del Signore ha parlato».
Sali su un alto monte,
tu che annunci liete notizie a Sion!
Alza la tua voce con forza,
tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.
Alza la voce, non temere;
annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio!
Ecco, il Signore Dio viene con potenza,
il suo braccio esercita il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio
e la sua ricompensa lo precede.
Come un pastore egli fa pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul petto
e conduce dolcemente le pecore madri».
    
Salmo Responsoriale  Dal Salmo 84
Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.

    
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.

Seconda Lettura  2 Pt 3, 8-14
Aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova.
 
Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo
Una cosa non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno. Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza. Egli invece è magnanimo con voi, perché non vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di pentirsi.
Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli spariranno in un grande boato, gli elementi, consumati dal calore, si dissolveranno e la terra, con tutte le sue opere, sarà distrutta.
Dato che tutte queste cose dovranno finire in questo modo, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia.
Perciò, carissimi, nell’attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia.
 
Canto al Vangelo  Lc 3,4.6
Alleluia, alleluia.
Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
Alleluia..   

Vangelo  Mc 1, 1-8
Raddrizzate le vie del Signore.
  
Dal vangelo secondo Marco
Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
Come sta scritto nel profeta Isaìa:
«Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:
egli preparerà la tua via.
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri»,
vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».


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