Strage degli Innocenti - Giotto, Cappella degli Scrovegni. |
La strage degli Innocenti è una delle pagine della Scrittura (più)
difficili da accettare: il Dio Onnipotente salva il suo Prediletto e lascia gli
altri bambini perire sotto la ferocia invidiosa di Erode, tipica dei
dittatori. Il riferimento a Rachele (Geremia 31,15 e Genesi 35,19) mostra, se
ce ne fosse bisogno, che non è l’unico episodio simile riportato nella Bibbia.
La Storia fino all’attualità ci conferma che Dio lascia morire ogni giorno tanti
Innocenti. Perché? Dio è impotente, oppure crudele? Sappiamo che la sofferenza
degli Innocenti è una delle obiezioni maggiori all’esistenza di Dio. Ripeto ad
ogni Eucaristia domenicale: “Io credo in Dio, Padre Onnipotente!” ma di fronte
all’episodio di Betlemme la mia fede è sfidata.
Aver
istituito la festa dei Santi Innocenti è un’assunzione di responsabilità, un
non voler girare la faccia di fronte ad un episodio difficile da spiegare. Il
modo in cui alcuni vanno ripetendo che “il male non viene da Dio”, “Dio non c’entra con
il cancro” ecc…, è spesso un girare la faccia dall’altra parte che non aiuta
nessuno. Solo il Mistero della morte e della risurrezione del Figlio permette di portare lo sguardo su tutta la realtà.
Questa
festa ci richiama anche alla responsabilità, al dovere di proteggere : Giuseppe
non fa domande a Dio ma obbedisce, si fida dell’ordine dell’angelo e protegge
il Figlio che gli è stato affidato. Anche noi dobbiamo concretamente proteggere
coloro che ci sono affidati anche quando non comprendiamo tutto.
Infine
questa festa ci interroga sulla nostra vocazione. Tra i salvati e i sommersi,
perché io sono stato salvato? Se Dio mi ha preservato, forse si aspetta qualcosa da me? Probabilmente
Gesù ha saputo del dramma che l’ha portato in Egitto e nella sua crescita
umana, e sarà stato probabilmente per lui un elemento di discernimento. Karol Wojtyla, giovane resistente alla dittatura nazista, costatava che molti dei suoi amici,
resistenti con le armi o senza le armi come lui, morivano mentre lui era sempre
preservato. E si è chiesto quale fosse il progetto di Dio nei suoi confronti. Tutti noi siamo dei "salvati". Anche se siamo stati preservati nel modo più banale perché nati in Italia, e
non toccati dalla guerra o dalla miseria,questo non ci crea un diritto ad una
vita borghese ed egoista.
Prima Lettura 1 Gv 1,5-2,2
Il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli miei, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.
Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.
Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 123
Chi dona la sua vita risorge nel Signore.
Se il Signore non fosse stato per noi,
quando eravamo assaliti,
allora ci avrebbero inghiottiti vivi,
quando divampò contro di noi la loro collera.
Allora le acque ci avrebbero travolti,
un torrente ci avrebbe sommersi;
allora ci avrebbero sommersi
acque impetuose.
Siamo stati liberati come un passero
dal laccio dei cacciatori.
Il nostro aiuto è nel nome del Signore:
egli ha fatto cielo e terra.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore;
ti acclama la candida schiera dei martiri.
Alleluia.
Il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli miei, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.
Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.
Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 123
Chi dona la sua vita risorge nel Signore.
Se il Signore non fosse stato per noi,
quando eravamo assaliti,
allora ci avrebbero inghiottiti vivi,
quando divampò contro di noi la loro collera.
Allora le acque ci avrebbero travolti,
un torrente ci avrebbe sommersi;
allora ci avrebbero sommersi
acque impetuose.
Siamo stati liberati come un passero
dal laccio dei cacciatori.
Il nostro aiuto è nel nome del Signore:
egli ha fatto cielo e terra.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore;
ti acclama la candida schiera dei martiri.
Alleluia.
Vangelo Mt 2,13-18
Erode mandò ad uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme.
Dal vangelo secondo Matteo
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Dall’Egitto ho chiamato mio figlio».
Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi.
Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa:
«Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata,
perché non sono più».
Erode mandò ad uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme.
Dal vangelo secondo Matteo
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Dall’Egitto ho chiamato mio figlio».
Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi.
Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa:
«Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata,
perché non sono più».
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