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sabato 23 dicembre 2017

NATALE 2017: A MESSA DUE GIORNI DI SEGUITO! UFFA!

Circoncisione di Giovani Battista - Prato. fra' Paolino e El Sogliani.
Siamo rassicurati dal passato quando diventa fisso, tradizione addomesticata e schemi già conosciuti in anticipo che basta ripetere. San Francesco ridotto a statuetta, a scapolare per devoti, a novena di preghiera e innocuo canto per anziani e gruppi giovanili va benissimo. “Se tornasse il tempo meraviglioso in cui viveva san Francesco, tutto si aggiusterebbe”. Peccato che san Francesco sia vissuto in un tempo di lacerazioni, di guerre tra potenti e di oppressione dei deboli. Peccato che il vento di spiritualità evangelica che fece soffiare sul mondo sia stato un miracolo non sempre capito e rapidamente riassorbito dalla massa, anche la massa degli stessi francescani. È vero, l’ideale di Francesco e il suo spirito sono rimasti vivi. Ma quando Francesco diventa papa disturba molti. Papa Francesco ha detto in questi giorni alla Curia romana: “una fede che non mette in crisi è una fede già in crisi, una fede che non sconvolge ha bisogno di essere sconvolta”.

Così Giovanni Battista: “speriamo che il profeta Elia ritorni ai nostri giorni” – “ma è già ritornato,
solo che si chiamava Giovanni e non ve ne siete accorti” risponde Gesù. Il dono di Dio è sempre nuovo, è sempre una sorpresa. Gli uomini che lo incarnano sono servi inutili. E noi invece siamo schematici. Il Vangelo di oggi ci racconta la nascita di Giovanni Battista. Una donna sterile e molto avanti negli anni diventa madre fuori da ogni tempo limite. Durante tutta la gravidanza il marito rimane muto. La mamma vuole che suo bambino si chiami Giovanni, che significa “Dio fa grazia”. Nulla di più normale!! Eppure gli uomini presenti si rifiutano perché è un nome assente dalla tradizione familiare: “Non si è mai fatto, si va contro le abitudini”.

Siamo servi inutili ma il carisma, la grazia si posa su una persona precisa. Quante persone non si sarebbero convertite e salvate se Giovanni avesse rifiutato di fare il Battista, con il deserto necessario che ha preceduto la sua attività? Se egli avesse annacquato il suo amore per Dio e la sua profezia? Anche tu sei un/una “Dio fa grazia”. Dio ha voluto servirsi degli uomini e quindi ha realmente bisogno di te. Papa Francesco nel suo sogno di riforma della Chiesa ha realmente bisogno di ognuno di noi. La tua comunità, la tua famiglia, lo sconosciuto che incontri, hanno bisogno della tua conversione. E dici: “Uffa, la Messa due giorni di seguito”. Uffa, la grazia due giorni di seguito!
Buon Natale.


Prima Lettura   Ml 3, 1-4.23-24
Prima del giorno del Signore manderò il profeta Elia.

Dal libro del profeta Malachìa
Così dice il Signore:
«Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti.
Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia. Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani.
Ecco, io invierò il profeta Elìa prima che giunga
il giorno grande e terribile del Signore:
egli convertirà il cuore dei padri verso i figli
e il cuore dei figli verso i padri,
perché io, venendo,
non colpisca
la terra con lo sterminio».

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 24
Leviamo il capo: è vicina la nostra salvezza.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà
per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza.

Canto al Vangelo  
Alleluia, alleluia.
O Emmanuele, Dio con noi,
attesa dei popoli e loro liberatore:
vieni a salvarci con la tua presenza.
Alleluia.


Vangelo 
  Lc 1, 57-66
Nascita di Giovanni Battista

Dal vangelo secondo Luca
In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.

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