Georges de La Tour s. Giuseppe - purtroppo raffigurato quasi vegliardo secondo una iconografia classica |
Ma le letture di oggi ci portano in una direzione un
po’ diversa, associando il primato della carità e la sapienza. Come mai Gesù di
Nazareth ha questa sapienza e compie questi prodigi se è figlio di una famiglia
molto modesta sul piano economico e sociale? La risposta è semplice ma rivoluzionaria:
il suo padre è solo un operaio ma si chiama Giuseppe e sua Madre si chiama Maria!
E da loro, dal loro insegnamento e dal loro comportamento continuamente guidato
dallo Spirito Santo, Gesù “osservando i comandamenti ha imparato ad amare Dio (per
primo) e il prossimo (senza distaccare i due comandamenti)” (vd. Riti di
accoglienza del battesimo dei bambini). È in questo “estremismo della carità”
incarnato in una vita che non dava nell’occhio – sicuramente l’occhio un po’ ottuso
dei suoi concittadini – ma che raggiungeva vertici e finezze sempre più elevati
che Gesù si è formato, anche lui in comunione diretta e costante con lo Spirito
del Padre.
Noi vogliamo che la nostra vita acquisti sapore, sia
interessante, abbia valore. Questa è la via: essere figli di Giuseppe e Maria, essere
figli di Dio. Proviamoci in questo mese di maggio.
Molto cammino da fare, lasciando morire i nostri falsi
concetti di Dio e i nostri falsi concetti di giustizia ma anche i falsi
concetti di carità che sono soltanto frutto delle nostre pulsioni. Per questo Gesù
si formò per trent’anni nel nascondimento, indicandoci la via da seguire.
Prima Lettura Col 3,14-15.17.23-24
Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini.
Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini.
Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Colossési
Fratelli, sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché a essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie!
E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre.
Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che dal Signore riceverete come ricompensa l’eredità. Servite il Signore che è Cristo!
Salmo Responsoriale Dal Salmo 89
Rendi salda, Signore, l’opera delle nostre mani.
Prima che nascessero i monti
e la terra e il mondo fossero generati,
da sempre e per sempre tu sei, o Dio.
Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.
Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!
Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro figli.
Canto al Vangelo Sal 67,20
Alleluia, alleluia.
Di giorno in giorno benedetto il Signore:
a noi Dio porta la salvezza.
Alleluia.
Vangelo Mt 13, 54-58
Non è costui il figlio del falegname?
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
Non è costui il figlio del falegname?
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
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