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venerdì 26 maggio 2017

TRA PAURA E GIOIA: SAN PAOLO E SAN FILIPPO NERI / venerdì VI° settimana di Pasqua

san Filippo Neri
1.San Paolo ha paura. Forse non ce lo aspetteremmo da una personalità così grande, oppure pensiamo che i santi non hanno paura. Invece sì. Sono coraggiosi in quanto DISOBBEDISCONO alla paura! Senz’altro questo diventa forza che porta ad annullare anche il sentimento della paura in molte situazioni, ma non la esclude a priori. Mi ricordo, anni fa, il Cardinale Joseph Cordes che ci invitava fortemente a pregare per Giovanni Paolo II di cui era stretto collaboratore. Diceva: “è un grande davvero, è coraggioso, ha tutta l’assistenza dello Spirito Santo per la sua missione ma è sempre un uomo e può provare solitudine e stanchezza!” …

San Paolo viene confortato dal Signore. Nel Vangelo Gesù ci invita alla speranza con l’immagine della donna che partorisce. Quella donna prova dolore e ansia (anche paura perché la morte in parto era molto più frequente allora), ma in quella prova - dalla quale non può scappare - è sostenuta dalla prospettiva della nascita di un figlio. Così è il credente che subisce la prova. Sa che sono dolori di un parto che diventerà gioia. La gioia non si vede ma il buio della prova è già trafitto dalla promessa della risurrezione.


La donna che partorisce è anche sostenuta dalla presenza amica e competente di altre donne. Molte sono già madri. Il loro incoraggiamento è fondato sull’esperienza. Quanto è importante allorquando rischio per il Vangelo, quando intraprendo strade sconosciute, avere a mio fianco altri credenti con maggiore esperienza spirituale di me, che hanno già conosciuto la prova e possono testimoniare della fedeltà del Signore!

2.Di fronte alle richieste dei giudei il proconsole romano Gallione fa un’osservazione che mi ha colpito: “… Ma se sono questioni di parole o di nomi o della vostra Legge, vedetevela voi …” Gallione non è un Giudeo e ha una percezione esterna di questa religione. Per lui i Giudei sono dei perditempo che fanno questioni per cose senza importanza: parole, nomi, ecc. Oggi è la memoria di san Filippo Neri il santo popolare per il suo tratto di gioia, fondato sulla risurrezione. La gente esterna, che idea si fa della mia fede attraverso la mia testimonianza? Sente che il cuore delle mie preoccupazioni è il Signore Risorto e la mia conversione sincera, oppure che sono preoccupato di parole, nomi, apparenze e precedenze, ruoli, pettegolezzi ... ?



Prima Lettura   At 18, 9-18
In questa città io ho un popolo numeroso.

Dagli Atti degli Apostoli
[Mentre Paolo era a Corìnto,] una notte, in visione, il Signore gli disse: «Non aver paura; continua a parlare e non tacere, perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male: in questa città io ho un popolo numeroso». Così Paolo si fermò un anno e mezzo, e insegnava fra loro la parola di Dio.
Mentre Gallione era proconsole dell’Acàia, i Giudei insorsero unanimi contro Paolo e lo condussero davanti al tribunale dicendo: «Costui persuade la gente a rendere culto a Dio in modo contrario alla Legge». Paolo stava per rispondere, ma Gallione disse ai Giudei: «Se si trattasse di un delitto o di un misfatto, io vi ascolterei, o Giudei, come è giusto. Ma se sono questioni di parole o di nomi o della vostra Legge, vedetevela voi: io non voglio essere giudice di queste faccende». E li fece cacciare dal tribunale. Allora tutti afferrarono Sòstene, capo della sinagòga, e lo percossero davanti al tribunale, ma Gallione non si curava affatto di questo.
Paolo si trattenne ancora diversi giorni, poi prese congedo dai fratelli e s’imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila. A Cencre si era rasato il capo a causa di un voto che aveva fatto.

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 46
Dio è re di tutta la terra.

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.

Egli ci ha sottomesso i popoli,
sotto i nostri piedi ha posto le nazioni.
Ha scelto per noi la nostra eredità,
orgoglio di Giacobbe che egli ama.

Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni.

Canto al Vangelo  
  Lc 24,46.26
Alleluia, alleluia.

Cristo doveva patire e risorgere dai morti,
ed entrare così nella sua gloria.
Alleluia.
  
Vangelo   Gv 16, 20-23a
Nessuno potrà togliervi la vostra gioia.

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla». 

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