Peregrinos de Fatima |
Ancora pochi giorni e sarà il centenario delle apparizioni di
Fatima con la presenza del papa. Ma quanti anni ha questo papa? Appena tornato
dall’Egitto subito un'altra settimana con vari impegni e dopo meno di due
settimane un’altro viaggio internazionale. Chi gli da questa forza?
Fatima e il suo messaggio sono stati molto importanti per me. La prima volta, andai quasi per caso perché
facevo una missione di lavoro a Lisbona. Avevo chiesto ai miei colleghi di mettere Fatima nelle mete turistiche che volevamo visitare durante il fine settimana. Lì scoprì la semplicità della fede popolare. Cento chilometri prima di arrivare
al Santuario cominciammo a vedere persone che camminavano sul bordo
della strada, il più delle volte “a piedi sclazi”, cioè calzate di soli grossi
calzini di lana. Poi, una volta giunte, facevano il giro della Capellinha in ginocchio
sgranando il rosario. Spesso partivano dall’estremità della spianata, dove oggi
c'è la chiesa della Santissima Trinità. L’ultima volta l’ho fatto anch’io. In
particolare il primo lungo tratto in discesa è particolarmente scomodo. Anch'io sono stato aiutato e la mano di una bambina paziente fu un grande appoggio per non cadere e per andare fino in fondo. Bisogna dire che fui stupido perché pensando di proteggermi, scelsi di non camminare a ginocchia nude sul pavimento. Invece di proteggermi la
tela del pantalone fregava continuamentela pelle. Fu micidiale e dopo
poco avevo le ginocchia tutte sbucciate e sanguinanti. Per questo la gente si procura ginocchiere
Quando venni per la prima volta eravamo negli ultimi anni '70 e la gente stessa sul posto diceva: i sacerdoti dicono che quello che facciamo è paganesimo, è sbagliato. È vero, c'era molto paganesimo in queste forme di religiosità ma era comunque meglio della mia ricerca di allora che era solo cerebrale. Poi ci sono stati per me altri tre viaggi e ho capito sempre meglio il vero messaggio di Fatima e la saggezza con la quale la Chiesa universale e in particolare portoghese guidava questo santuario.
In questi giorni esce in Portogallo un nuovo film su Fatima (vedi Notizia sull'Agenzia "Ecclesia" della Conferenza Episcopale Portoghese).
Il regista si chiama Joao Canijo ed egli dice che il suo film mostra fondamentalmente
che la relazione con Dio è altrettanto importante delle relazioni umane. Ha girato questo film spinto dalla grande curiosità che sentiva nel percepire lo sforzo e il
sacrificio che si fanno nei pellegrinaggi a piedi ogni tredici del mese verso
il Santuario.
“sentivo grande curiosità di sapere o percepire il perché di
tanto sforzo e sacrificio in nome della fede. Confesso che non compresi. Le ragioni
sono diverse per ognuno. Un pellegrinaggio a
piedi alla Cova da Iria è giungere
al limite di resistenza ogni giorno sapendo che nel giorno seguente giungerai
di nuovo al limite della tua resistenza. Questo è un sacrificio in nome di Dio immenso,
molto più grande di quanto pensa la gente.”
Il film racconta l’esperienza di 11 donne che fanno 400 km a
piedi in nove giorni, partendo da Vinhais nell'estremo Nord del Portogallo. Le attrici fecero tutto il percorso, alcune più
giovani fecero soltanto 200 km. Il regista stesso, prima dell’inizio delle
riprese, sentì la necessità di fare un
tratto di 80 km per rendersi conto e gli costò moltissimo. Ma fu fondamentale per
poter dirigere questa opera.
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