Gli ateniesi, nel loro insieme,
deridono l’annuncio di san Paolo. Pochi si aprono. Io sono credente ma mi sono
chiesto questa mattina cosa avrei fatto se mi fossi trovato nell’Areòpago quando
venne san Paolo. Onestamente non lo posso sapere. So che tante volte nel mio
cammino di vita che è diventato di conversione ho detto anch’io con superbia : “
su questo ti ascolterò un’altra volta”. Sopratutto tante volte, non ho osato
uscire allo scoperto per chiedere un aiuto, una spiegazione.
Il Signore mi ha fatto la grazia
questa mattina di vedere quanto i passi concreti che mi hanno portato a credere
in Cristo sono stati tutti donati dallo Spirito Santo che mi ha aperto il cuore
poco a poco. Non sono stati frutto di un piano da me prestabilito e nemmeno
frutto di un ragionamento, anche se il Signore ha parlato anche al mio
intelletto. Sono stati piuttosto frutto di esperienze spirituali – nella preghiera,
nella illuminazione che dona la Scrittura, nella Provvidenza che interviene nella
tua vita – che sono rimaste dentro di me, edificandomi pian piano.
Fino a quando il Signore si
è presentato e mi ha chiesto di scegliere. Ho visto allora che continuare a
dubitare era molto più folle, molto meno razionale che credere, dopo tanti
segni che mi parlavano secondo la logica del Vangelo. Ma non sono stato
costretto. È con un atto di libertà che ho deciso di credere, di fare fiducia. Dopo
questo atto di fiducia che sembrava tanto un gettarsi nel vuoto, la logica del Vangelo
si è fatto chiara e forte, potente, reale. Ero accompagnato dal Signore.
In tutto questo cammino la presenza della Madonna e il suo amore sono stati costanti e fondamentali.
Prima Lettura At 17, 15-22-18,1
Colui che, senza conoscerlo, voi adorate, io ve lo annuncio.
Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, quelli che accompagnavano Paolo lo condussero fino ad Atene e ripartirono con l’ordine, per Sila e Timòteo, di raggiungerlo al più presto.
Paolo, in piedi in mezzo all’Areòpago, disse: «Ateniesi, vedo che, in tutto,
siete molto religiosi. Passando infatti e osservando i vostri monumenti sacri,
ho trovato anche un altare con l’iscrizione: “A un Dio ignoto”.Colui che, senza conoscerlo, voi adorate, io ve lo annuncio.
Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, quelli che accompagnavano Paolo lo condussero fino ad Atene e ripartirono con l’ordine, per Sila e Timòteo, di raggiungerlo al più presto.
Ebbene, colui che, senza conoscerlo, voi adorate, io ve lo annuncio. Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d’uomo né dalle mani dell’uomo si lascia servire come se avesse bisogno di qualche cosa: è lui che dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa. Egli creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini, perché abitassero su tutta la faccia della terra. Per essi ha stabilito l’ordine dei tempi e i confini del loro spazio perché cerchino Dio, se mai, tastando qua e là come ciechi, arrivino a trovarlo, benché non sia lontano da ciascuno di noi. In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come hanno detto anche alcuni dei vostri poeti: “Perché di lui anche noi siamo stirpe”.
Poiché dunque siamo stirpe di Dio, non dobbiamo pensare che la divinità sia simile all’oro, all’argento e alla pietra, che porti l’impronta dell’arte e dell’ingegno umano. Ora Dio, passando sopra ai tempi dell’ignoranza, ordina agli uomini che tutti e dappertutto si convertano, perché egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare il mondo con giustizia, per mezzo di un uomo che egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti».
Quando sentirono parlare di risurrezione dei morti, alcuni lo deridevano, altri dicevano: «Su questo ti sentiremo un’altra volta». Così Paolo si allontanò da loro. Ma alcuni si unirono a lui e divennero credenti: fra questi anche Dionigi, membro dell’Areòpago, una donna di nome Dàmaris e altri con loro.
Dopo questi fatti Paolo lasciò Atene e si recò a Corìnto.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 148
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Lodate il Signore dai cieli,
lodatelo nell’alto dei cieli.
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere.
I re della terra e i popoli tutti,
i governanti e i giudici della terra,
i giovani e le ragazze,
i vecchi insieme ai bambini
lodino il nome del Signore.
Perché solo il suo nome è sublime:
la sua maestà sovrasta la terra e i cieli.
Ha accresciuto la potenza del suo popolo.
Egli è la lode per tutti i suoi fedeli,
per i figli d’Israele, popolo a lui vicino.
Canto al Vangelo Gv 14,16
Alleluia, alleluia.
Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito
perché rimanga con voi per sempre.
Alleluia.
Vangelo Gv 16, 12-15
Lo Spirito della verità vi guiderà a tutta la verità.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
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