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domenica 21 maggio 2017

PER NON RIMANERE ORFANI / VI° Domenica di Pasqua

Abbazia di Monte Cassino
Lo scopo della Chiesa non è di celebrare i sacramenti o di aumentare i tesserati o di costruire organizzazioni ben articolate o di fare dei sistemi di pensiero molto elaborati. Anche questo c'è nella ricchezza della Chiesa, ma viene in un secondo tempo come conseguenza. 
Lo scopo della Chiesa è di suscitare dei figli di Dio, uomini e donne che abbiano lo stesso Spirito di Gesù e siano fratelli e sorelle tra loro, famiglia di Dio.

Quando gli apostoli incontrano credenti in Gesù e vedono che non pulsa in loro lo Spirito Santo, impongono loro le mani perché lo ricevano (prima lettura).
Puoi dire di avere lo Spirito di Gesù? Se no, non ti serve di essere battezzato, cresimato, di avere un ruolo nella parrocchia. Come sapere se hai lo Spirito di Gesù? Chiedi a qualche amico sincero se vede crescere in te il frutto dello Spirito che è “amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé” (Galati 5,22). Magari chiedi a più di uno perché quell’amico forse non vorrà darti un brutto colpo …

Ma in ogni caso non scoraggiarti. Le letture di oggi ti indicano “trucchi” sicuri per ottenere lo Spirito del Signore.
Per esempio dare testimonianza della speranza che è in te CON DOLCEZZA E RISPETTO, CON RETTA COSCIENZA, non per altri scopi interessati, SOFFRENDO VOLENTIERI LE INGIUSTIZIE mentre fai il bene (seconda lettura).
Ma non è così facile essere un giudice imparziale e severo per se stesso. È facile negare a se stessi gli scopi doppi che ci animano, è facile fare la vittima, chiamare franchezza ciò che è mancanza di rispetto…. Ecc.

C'è un altro metodo che ci può accompagnare tutta la vita e salvare le nostre anime…
Nel Vangelo Gesù dice: non vi preoccupate, io vi amo, anche il Padre vi ama, vi ho generato alla vita divina e non vi abbandonerò, non vi lascerò orfani, vi manderò un altro Consolatore….  Però amate concretamente, OBBEDENDO! Se mi amate osserverete i miei comandamenti.

Oggi, la provvidenza mi ha portato a Monte Cassino, da san Benedetto, Padre del monachesimo occidentale. 
I suoi monaci lo chiamavano ABBA’, Padre. Per essere sicuri di amare Dio e non rimanere orfani, i monaci fanno voto di obbedienza a Dio nelle mani del loro Padre Abate! 
E San Benedetto dice loro: Non anteporre nulla a Cristo! (Regola di san Benedetto).


Prima Lettura  At 8, 5-8. 14-17
Imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo.


Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Filippo, sceso in una città della Samarìa, predicava loro il Cristo. E le folle, unanimi, prestavano attenzione alle parole di Filippo, sentendolo parlare e vedendo i segni che egli compiva. Infatti da molti indemoniati uscivano spiriti impuri, emettendo alte grida, e molti paralitici e storpi furono guariti. E vi fu grande gioia in quella città.
Frattanto gli apostoli, a Gerusalemme, seppero che la Samarìa aveva accolto la parola di Dio e inviarono a loro Pietro e Giovanni. Essi scesero e pregarono per loro perché ricevessero lo Spirito Santo; non era infatti ancora disceso sopra nessuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. Allora imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo.

Salmo Responsoriale   
Dal Salmo 65

Acclamate Dio, voi tutti della terra. 
Oppure:  Alleluia, alleluia, alleluia.

Acclamate Dio, voi tutti della terra,
cantate la gloria del suo nome,
dategli gloria con la lode.
Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere!

A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome».
Venite e vedete le opere di Dio,
terribile nel suo agire sugli uomini.

Egli cambiò il mare in terraferma;
passarono a piedi il fiume:
per questo in lui esultiamo di gioia.
Con la sua forza domina in eterno.

Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
Sia benedetto Dio,
che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia. 
   

Seconda Lettura
  1 Pt 3, 15-18
Messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito.


Dalla prima lettera di san Pietro apostolo

Carissimi, adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi.
Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza, perché, nel momento stesso in cui si parla male di voi, rimangano svergognati quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo.
Se questa infatti è la volontà di Dio, è meglio soffrire operando il bene che facendo il male, perché anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito.
 
Canto al Vangelo
  Gv 14,23
Alleluia, alleluia.

Se uno mi ama, osserva la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.

  
Vangelo  Gv 14, 15-21
Pregherò il Padre che egli vi darà un altro Consolatore.


Dal vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.
Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui». 


1 commento:

  1. Anche tu Sereno ieri mattina alla celebrazione delle 8,00 attraverso la tua omelia mi hai trasmesso tanta dolcezza e pace nel cuore, grazie

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