L'ingresso dei paggetti e delle damigelle in chiesa sabato scorso |
Pensando al vostro
matrimonio mi son chiesto che differenza fondamentale passa tra il discorso del
mondo e quello della Chiesa.
Il mondo parla ogni
giorno, abbondantemente, dell’amore, della coppia, e del matrimonio. Con il più
grande entusiasmo e anche il più grande pessimismo fino al cinismo.
Con la crescita
vertiginosa del numero dei divorzi e dei figli nati fuori dal matrimonio e l’aumento
preoccupante delle violenze nelle famiglie e nelle coppie, si è diffuso il
sentimento che una promessa di amore eterno è un rito certamente romantico ma
non una parola che impegni veramente perché nessuno, in fin dei conti, è capace
di amare per sempre. Eppure rimane una grande nostalgia. Si parla ancora di Grande
Amore, di Perfetta Armonia, di Persone Fatte l’Una per l’Altra, e il giorno del
matrimonio rimane il Grande Giorno. Le “Promesse Eterne” attirano e … fanno
vendere.
È vero che l’oscillazione
tra questi due poli è da sempre. Quarant’anni fa c'era in Francia un vignettista,
Jacques Faizant, famoso per le sue “Vecchie Signore” che esprimevano con grazia il pessimismo di coppie invecchiate e disilluse. C'era anche il
famoso cantante, Johnny Halliday, che si era già sposato sei volte. Ogni volta
diceva: “LEI E’ LA donna della MIA vita”. Tra un matrimonio e l’altro ebbe
numerose relazioni ma – nostalgia del suo cuore – egli aggiungeva: “Sono un
uomo molto fedele. Quando sono con una donna non la tradisco mai”.
Da allora le nostre
società occidentali sono andate molto aldilà dei punti di riferimento che
conservavano Jacques Faizant e Johnny Halliday. Il pessimismo e le menzogne sul
matrimonio sono cresciuti. Ma il cuore umano fatto ad immagine di Dio conserva
un grande slancio verso la felicità di una unione stabile e unica, anche se
accompagnato dal più grande pessimismo per le difficoltà che si incontrano per
realizzarla. Infatti, senza la Grazia, l’uomo non è capace di amare fino in
fondo. Neppure noi cristiani, senza la Grazia, siamo capaci di amare fino in
fondo. Anche se è importante, non basta “essere di sani principi” o di grandi
ideali. Ci vuole la Grazia ricevuta, vissuta giorno dopo giorno.
E la Chiesa? È sempre più spesso accusata dei peggiori crimini contro “l’amore
autentico”, di esserne la nemica o per lo meno di riempirlo di tristezza e
rigidità. È vero che di fronte all’entusiasmo del “colpo di fulmine” la Chiesa
invita a maggiore riflessione. Sa che affinché l’amore – che è un dono – possa
durare, portare frutto e molta gioia, deve essere costruito giorno dopo giorno.
Tutti coloro che hanno lasciato entrare la Parola di Dio e la maternità della
Chiesa nella loro vita di coppia e nella loro famiglia non se ne sono pentiti,
anche se alla fine dei conti nessuna famiglia è perfetta e, perfino, in questo
cammino necessario, gli accompagnatori che la Chiesa offre non sono perfetti
neppure loro.
Ogni esistenza, da
sola o in coppia, è un’avventura che ha delle caratteristiche irripetibili e
pochissimi automatismi. Bisogna VOLER AMARE. In questo senso l’AMORE E’ LIBERO
PER NATURA. Ma noi cristiani abbiamo delle certezze sulle quali possiamo
appoggiarci saldamente per attraversare le tempeste: in Gesù Cristo è possibile
amare per sempre ed è bello e buono.
È di fronte al Cristo
risorto, Signore delle nostre vite, che voi prendete il vostro impegno oggi.
Lui si impegna con voi fedelmente e non può rinnegare se stesso. Se noi siamo
infedeli Lui rimane fedele.
Dalle letture che
avete scelto, sottolineate per tutti noi altre preziose certezze.
1.Siete discendenti di
un popolo di santi e non potete vivere come dei pagani che non conoscono Dio.
Tobia e Sara pregano insieme. Giovanni Paolo II diceva: “il segno della
famiglia cristiana è la preghiera in famiglia (in casa, tutti insieme, ogni
giorno) e la famiglia unita dalla preghiera rimane unita”. Oggi è il centenario
delle apparizioni di Fatima. L’importanza della preghiera nella vita dei
pastorelli e i suoi frutti sono un insegnamento molto forte. Donald Reagan ha
detto un giorno che questi tre pastorelli erano più forti del suo esercito! In
famiglia avevano imparato di dover recitare il rosario prima di ogni cosa
arrivando al pascolo con le pecore. Ma volevano giocare! Allora dicevano solo:
“Ave Maria! / Santa Maria! – Ave Maria! / Santa Maria! …” Evidentemente
così finivano presto! La Vergine Maria insegnò loro a dire le preghiere per
intero. Pregate insieme tutti i giorni, senza stancarvi. La Vergine Maria è
vostra Madre, vostra Amica, vostro Ricorso. “Se qualcuno vuol essere cristiano
deve essere mariano” ripete papa Francesco sulla scia di papa Paolo VI.
2.Alla base del
processo umano del matrimonio c'è l’abbandono dei genitori per legarsi alla
persona scelta e formare insieme una sola carne nuova. Tutta la psicologia del
matrimonio parte da lì. Questo distacco non è sempre facile, sia da parte dei
genitori che dei figli, ma è necessario e non è contrario al quarto
comandamento.
Scegliere la tua
sposa, per te L. è lasciare la tua famiglia e mettere lei al primo posto. È
anche onorare i genitori della tua sposa come i tuoi. Scegliere il tuo sposo,
per te A. è lasciare la tua famiglia e mettere lui al primo posto. È anche onorare
i genitori del tuo sposo come i tuoi. Ed è, insieme, cercare la volontà di Dio
per questo “noi” che inizia. Una sola “Carne!” La parola “Carne” in senso
biblico (sarx) indica la debolezza. Un viaggio felice appoggiati su Dio senza
mai dimenticare la mia debolezza e quella dell’altro. Impegnarsi di tutto cuore
in un progetto di matrimonio è bellissimo e molto grande, ma ciò che è difficile
è sposare una persona concreta. Chesterton affermava: “mi dicono che bisogna
fare matrimonio ragionevoli. Ma quando mai un matrimonio è stato ragionevole?”
3.L’uomo non osi
separare ciò che Dio ha unito. Questa parola è rivolta innanzitutto a voi due.
In una liturgia di matrimonio orientale si afferma che le fedi al dito degli
sposi sono fatte del metallo dei chiodi della Croce. Don Tonino Bello
diceva: “amare, voce del verbo morire”. Morire a sé per amare l’altro come
vuole essere amato, nella volontà di Dio. L’uomo non osi separare ciò che Dio
ha unito. Questa parola è rivolta anche a noi tutti, in particolare a parenti
ed amici. Tante volte e quasi senza accorgersene, scegliendo di sostenere le
parti di colui dei due che si preferisce, non si rafforza la coppia, tutto il
contrario.
4.Nel Vangelo che
avete scelto, al versetto successivo, Gesù dice ai farisei che se Mosè ha
concesso il divorzio non è a causa delle differenze culturali, di problemi di
soldi, o di incompatibilità di carattere, o per colpa delle suocere, o non so
che. Il divorzio è dovuto alla durezza di cuore. Orbene siamo tutti duri di
cuore. Ma Gesù, Lui, è mite e umile di cuore. E con Lui avremo sempre la grazia
di continuare e di ricominciare. Questa durezza di cuore (sklerocardia) è la stessa che Gesù
rimproverò ai discepoli per non aver creduto alla Risurrezione, non aver
creduto alla vittoria dell’amore sulla morte. Con Gesù possiamo vincere il
deserto di una vita dove l’amore sembra morto per sempre, e perfino non essere
mai esistito.
Christos anesthi!
Cristo è risorto! Veramente è risorto! Egli è il Vivente, è il Paziente, Egli
vi accompagna. Questo è il cuore della nostra fede. È il cuore del sacramento
del matrimonio.
Cristo è risorto!
Prima lettura: Tobia
8, 4b-9
Tobia si alzò dal
letto e disse a Sara: «Sorella, alzati! Preghiamo e domandiamo al Signore che
ci dia grazia e salvezza». Essa si alzò e si misero a pregare e a chiedere che
venisse su di loro la salvezza, dicendo: «Benedetto sei tu, Dio dei nostri
padri, e benedetto per tutte le generazioni è il tuo nome! Ti benedicano i
cieli e tutte le creature per tutti i secoli! Tu hai creato Adamo e hai creato
Eva sua moglie, perché gli fosse di aiuto e di sostegno. Da loro due nacque
tutto il genere umano. Tu hai detto: non è cosa buona che l'uomo resti solo;
facciamogli un aiuto simile a lui. Ora non per lussuria io prendo questa mia
parente, ma con rettitudine d'intenzione. Dègnati di aver misericordia di me e
di lei e di farci giungere insieme alla vecchiaia». E dissero insieme: «Amen,
amen!». Poi dormirono per tutta la notte.
Vangelo: Matteo 19,3-6
Allora gli si
avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito
ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». Ed egli rispose:
«Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e
disse: Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua
moglie e i due saranno una carne sola? Così che non sono più due, ma una
carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo
separi».
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