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sabato 20 maggio 2017

UN'OMELIA PER UN MATRIMONIO / traduzione italiana


L'ingresso dei paggetti e delle damigelle in chiesa sabato scorso

Pensando al vostro matrimonio mi son chiesto che differenza fondamentale passa tra il discorso del mondo e quello della Chiesa.
Il mondo parla ogni giorno, abbondantemente, dell’amore, della coppia, e del matrimonio. Con il più grande entusiasmo e anche il più grande pessimismo fino al cinismo.
Con la crescita vertiginosa del numero dei divorzi e dei figli nati fuori dal matrimonio e l’aumento preoccupante delle violenze nelle famiglie e nelle coppie, si è diffuso il sentimento che una promessa di amore eterno è un rito certamente romantico ma non una parola che impegni veramente perché nessuno, in fin dei conti, è capace di amare per sempre. Eppure rimane una grande nostalgia. Si parla ancora di Grande Amore, di Perfetta Armonia, di Persone Fatte l’Una per l’Altra, e il giorno del matrimonio rimane il Grande Giorno. Le “Promesse Eterne” attirano e … fanno vendere.
È vero che l’oscillazione tra questi due poli è da sempre. Quarant’anni fa c'era in Francia un vignettista, Jacques Faizant, famoso per le sue “Vecchie Signore” che esprimevano con grazia il pessimismo di coppie invecchiate e disilluse. C'era anche il famoso cantante, Johnny Halliday, che si era già sposato sei volte. Ogni volta diceva: “LEI E’ LA donna della MIA vita”. Tra un matrimonio e l’altro ebbe numerose relazioni ma – nostalgia del suo cuore – egli aggiungeva: “Sono un uomo molto fedele. Quando sono con una donna non la tradisco mai”.
Da allora le nostre società occidentali sono andate molto aldilà dei punti di riferimento che conservavano Jacques Faizant e Johnny Halliday. Il pessimismo e le menzogne sul matrimonio sono cresciuti. Ma il cuore umano fatto ad immagine di Dio conserva un grande slancio verso la felicità di una unione stabile e unica, anche se accompagnato dal più grande pessimismo per le difficoltà che si incontrano per realizzarla. Infatti, senza la Grazia, l’uomo non è capace di amare fino in fondo. Neppure noi cristiani, senza la Grazia, siamo capaci di amare fino in fondo. Anche se è importante, non basta “essere di sani principi” o di grandi ideali. Ci vuole la Grazia ricevuta, vissuta giorno dopo giorno.
E la Chiesa? È sempre più spesso accusata dei peggiori crimini contro “l’amore autentico”, di esserne la nemica o per lo meno di riempirlo di tristezza e rigidità. È vero che di fronte all’entusiasmo del “colpo di fulmine” la Chiesa invita a maggiore riflessione. Sa che affinché l’amore – che è un dono – possa durare, portare frutto e molta gioia, deve essere costruito giorno dopo giorno. Tutti coloro che hanno lasciato entrare la Parola di Dio e la maternità della Chiesa nella loro vita di coppia e nella loro famiglia non se ne sono pentiti, anche se alla fine dei conti nessuna famiglia è perfetta e, perfino, in questo cammino necessario, gli accompagnatori che la Chiesa offre non sono perfetti neppure loro.
Ogni esistenza, da sola o in coppia, è un’avventura che ha delle caratteristiche irripetibili e pochissimi automatismi. Bisogna VOLER AMARE. In questo senso l’AMORE E’ LIBERO PER NATURA. Ma noi cristiani abbiamo delle certezze sulle quali possiamo appoggiarci saldamente per attraversare le tempeste: in Gesù Cristo è possibile amare per sempre ed è bello e buono.
È di fronte al Cristo risorto, Signore delle nostre vite, che voi prendete il vostro impegno oggi. Lui si impegna con voi fedelmente e non può rinnegare se stesso. Se noi siamo infedeli Lui rimane fedele.
Dalle letture che avete scelto, sottolineate per tutti noi altre preziose certezze.
1.Siete discendenti di un popolo di santi e non potete vivere come dei pagani che non conoscono Dio. Tobia e Sara pregano insieme. Giovanni Paolo II diceva: “il segno della famiglia cristiana è la preghiera in famiglia (in casa, tutti insieme, ogni giorno) e la famiglia unita dalla preghiera rimane unita”. Oggi è il centenario delle apparizioni di Fatima. L’importanza della preghiera nella vita dei pastorelli e i suoi frutti sono un insegnamento molto forte. Donald Reagan ha detto un giorno che questi tre pastorelli erano più forti del suo esercito! In famiglia avevano imparato di dover recitare il rosario prima di ogni cosa arrivando al pascolo con le pecore. Ma volevano giocare! Allora dicevano solo: “Ave Maria! / Santa Maria! – Ave Maria! / Santa Maria! …”  Evidentemente così finivano presto! La Vergine Maria insegnò loro a dire le preghiere per intero. Pregate insieme tutti i giorni, senza stancarvi. La Vergine Maria è vostra Madre, vostra Amica, vostro Ricorso. “Se qualcuno vuol essere cristiano deve essere mariano” ripete papa Francesco sulla scia di papa Paolo VI.
2.Alla base del processo umano del matrimonio c'è l’abbandono dei genitori per legarsi alla persona scelta e formare insieme una sola carne nuova. Tutta la psicologia del matrimonio parte da lì. Questo distacco non è sempre facile, sia da parte dei genitori che dei figli, ma è necessario e non è contrario al quarto comandamento.
Scegliere la tua sposa, per te L. è lasciare la tua famiglia e mettere lei al primo posto. È anche onorare i genitori della tua sposa come i tuoi. Scegliere il tuo sposo, per te A. è lasciare la tua famiglia e mettere lui al primo posto. È anche onorare i genitori del tuo sposo come i tuoi. Ed è, insieme, cercare la volontà di Dio per questo “noi” che inizia. Una sola “Carne!” La parola “Carne” in senso biblico (sarx) indica la debolezza. Un viaggio felice appoggiati su Dio senza mai dimenticare la mia debolezza e quella dell’altro. Impegnarsi di tutto cuore in un progetto di matrimonio è bellissimo e molto grande, ma ciò che è difficile è sposare una persona concreta. Chesterton affermava: “mi dicono che bisogna fare matrimonio ragionevoli. Ma quando mai un matrimonio è stato ragionevole?”
3.L’uomo non osi separare ciò che Dio ha unito. Questa parola è rivolta innanzitutto a voi due. In una liturgia di matrimonio orientale si afferma che le fedi al dito degli sposi sono fatte del metallo dei chiodi della Croce. Don Tonino Bello diceva: “amare, voce del verbo morire”. Morire a sé per amare l’altro come vuole essere amato, nella volontà di Dio. L’uomo non osi separare ciò che Dio ha unito. Questa parola è rivolta anche a noi tutti, in particolare a parenti ed amici. Tante volte e quasi senza accorgersene, scegliendo di sostenere le parti di colui dei due che si preferisce, non si rafforza la coppia, tutto il contrario.
4.Nel Vangelo che avete scelto, al versetto successivo, Gesù dice ai farisei che se Mosè ha concesso il divorzio non è a causa delle differenze culturali, di problemi di soldi, o di incompatibilità di carattere, o per colpa delle suocere, o non so che. Il divorzio è dovuto alla durezza di cuore. Orbene siamo tutti duri di cuore. Ma Gesù, Lui, è mite e umile di cuore. E con Lui avremo sempre la grazia di continuare e di ricominciare. Questa durezza di cuore (sklerocardia) è la stessa che Gesù rimproverò ai discepoli per non aver creduto alla Risurrezione, non aver creduto alla vittoria dell’amore sulla morte. Con Gesù possiamo vincere il deserto di una vita dove l’amore sembra morto per sempre, e perfino non essere mai esistito.
Christos anesthi! Cristo è risorto! Veramente è risorto! Egli è il Vivente, è il Paziente, Egli vi accompagna. Questo è il cuore della nostra fede. È il cuore del sacramento del matrimonio.
Cristo è risorto!

Prima lettura: Tobia 8, 4b-9
Tobia si alzò dal letto e disse a Sara: «Sorella, alzati! Preghiamo e domandiamo al Signore che ci dia grazia e salvezza». Essa si alzò e si misero a pregare e a chiedere che venisse su di loro la salvezza, dicendo: «Benedetto sei tu, Dio dei nostri padri, e benedetto per tutte le generazioni è il tuo nome! Ti benedicano i cieli e tutte le creature per tutti i secoli! Tu hai creato Adamo e hai creato Eva sua moglie, perché gli fosse di aiuto e di sostegno. Da loro due nacque tutto il genere umano. Tu hai detto: non è cosa buona che l'uomo resti solo; facciamogli un aiuto simile a lui. Ora non per lussuria io prendo questa mia parente, ma con rettitudine d'intenzione. Dègnati di aver misericordia di me e di lei e di farci giungere insieme alla vecchiaia». E dissero insieme: «Amen, amen!». Poi dormirono per tutta la notte.

Vangelo: Matteo 19,3-6
Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». Ed egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi».

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