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Attualmente si parla di legittima difesa in Parlamento. Non conosco i
particolari del progetto di legge. Ma il problema
della legittima difesa è di attualità per tutti sia per le rapine che per i
furti in appartamento, e anche per le violenze domestiche o tra vicini e conoscenti con,
in particolare, il fenomeno del cosiddetto femminicidio.
Cosa dice a riguardo il Catechismo della Chiesa Cattolica:
“2261 La Scrittura precisa la proibizione del quinto comandamento: « Non
far morire l'innocente e il giusto » (Es 23,7).
L'uccisione volontaria di un innocente è gravemente contraria alla dignità
dell'essere umano, alla « regola d'oro » e alla santità del Creatore. La legge
che vieta questo omicidio ha una validità universale: obbliga tutti e ciascuno,
sempre e dappertutto.
2262 Nel discorso della montagna il Signore richiama il precetto: « Non
uccidere » (Mt 5,21); vi
aggiunge la proibizione dell'ira, dell'odio, della vendetta. Ancora di più:
Cristo chiede al suo discepolo di porgere l'altra guancia, 171 di
amare i propri nemici. 172 Egli stesso non si è difeso e
ha ingiunto a Pietro di rimettere la spada nel fodero. 173
La legittima difesa
2263 La legittima difesa delle persone e delle società non costituisce
un'eccezione alla proibizione di uccidere l'innocente, uccisione in cui
consiste l'omicidio volontario. « Dalla difesa personale possono seguire due
effetti, il primo dei quali è la conservazione della propria vita; mentre
l'altro è l'uccisione dell'attentatore ». 174 « Nulla
impedisce che vi siano due effetti di uno stesso atto, dei quali uno sia
intenzionale e l'altro preterintenzionale ». 175
2264 L'amore verso se stessi resta un principio fondamentale della
moralità. È quindi legittimo far rispettare il proprio diritto alla vita. Chi
difende la propria vita non si rende colpevole di omicidio anche se è costretto
a infliggere al suo aggressore un colpo mortale:
« Se uno nel difendere la propria
vita usa maggior violenza del necessario, il suo atto è illecito. Se invece
reagisce con moderazione, allora la difesa è lecita [...]. E non è necessario
per la salvezza dell'anima che uno rinunzi alla legittima difesa per evitare
l'uccisione di altri: poiché un uomo è tenuto di più a provvedere alla propria
vita che alla vita altrui ». 176
2265 La legittima difesa, oltre che un diritto, può essere anche un grave
dovere, per chi è responsabile della vita di altri. La difesa del bene comune
esige che si ponga l'ingiusto aggressore in stato di non nuocere. …”
Quindi la legittima difesa è un diritto e talvolta
un dovere per preservare la vita altrui.
Deve essere proporzionata alla gravità dell’aggressione.
La difesa non è sempre legittima. Dipende dalle circostanze e dal modo in cui
si esercita.
La Chiesa precisa in linea con il detto della
Scrittura: “occhio per occhio … vita per vita”, che posso attentare alla vita di
un’altro solo in difesa della vita. Non se minaccia i miei beni. Il ladro non armato
può essere neutralizzato ma non può essere ucciso, il ladro in fuga non può essere
ucciso.
QUESTA E’ LA LEGGE.
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Da una parte ci troviamo con la sensazione popolare che
l’aggressore goda di impunità mentre chi si difende passa subito dalla parte
del torto. Dall’altra ci sono spinte che vorrebbero giustificare ogni tipo di
risposta. Cosa fare quando ripetute rapine, intrusioni frequenti, “rubano la vita”
nel senso che non posso più vivere del mio lavoro oppure ho un timore sincero e
continuo per l’incolumità della mia famiglia per esempio (o anche della dignità
sessuale)?
Dall’altra parte Gesù ci insegna ad andare più lontano
dalla sola “legittima difesa” crescendo NELLO SPIRITO. La differenza tra la Legge
e lo Spirito è che la Legge obbliga tutti, sempre, è la base minima della
convivenza sociale, mentre lo Spirito fa camminare, spinge oltre, costruisce in
positivo. Ci rendiamo conto però che anche se non obbliga come la Legge, senza iniziative
positive in ascolto dello Spirito ogni convivenza si perde e nessuna difesa
diventa realmente efficace. Quindi non solo Legge e Spirito non si
contraddicono ma sono necessari tutti e due. Oggi riflettiamo seriamente sul
concetto della legittimità della difesa, dei suoi limiti, delle precauzioni da
prendere.
Un gruppo francese che conosco raccomanda di parlare con un avvocato e di prendere sempre un’assicurazione
prima di ottenere un porto d’armi. Infatti nel caso in cui io ferisca o uccida un
aggressore, comunque vada, sarò indagato, forse ci sarà un processo, ci sarà un
forte coinvolgimento emotivo, di coscienza e anche economico per me e la mia
famiglia. Questo gruppo organizza degli stage per imparare i gesti di difesa
efficaci e conformi alla legge, per non ferire o uccidere senza motivo reale. Oggi
questi stage sono obbligatori in Francia per ottenere il porto d’armi. Sono anche
una protezione della incolumità personale e famigliare nel senso che gesti poco
efficaci o inconsiderati possono indurre l’aggressore a rispondere usando la
sua arma.
Come sempre le posizioni populiste che giocano sulla paura, l'odio, l'ira, la vendetta, non sono cristiane e sono diseducative senza per altro risolvere i problemi che pretendono di affrontare. Il livello di violenza molto più elevato negli Stati dove vendite di armi e concetti di difesa legittima sono molto più estesi che non da noi ne sono la prova costante.
In un prossimo post rifletteremo sulla profezia evangelica
del porgere l’altra guancia e la sua validità concreta.
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