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domenica 7 aprile 2024

LASCIATI FERIRE DALLE FERITE DI GESÙ / II Domenica di Pasqua "della Misericordia" 2024


Gesù appare ai suoi discepoli la sera della risurrezione. Succedono cose determinanti per la missione della Chiesa in quell’incontro. Ma soprattutto Gesù mostra le sue piaghe e i discepoli le vedono. Le piaghe sono inscindibili dal vedere il Signore. Tommaso non è presente e rifiuta di credere se non le tocca. Certo, è un chiaro segno di identificazione: un altro non avrebbe piaghe di crocifissione, e non si potrebbero toccare se fosse un fantasma. Ma scopriamo che non si tratta solo di questo.

Di nuovo di domenica (otto giorni dopo) Gesù appare e invita Tommaso a toccare proprio queste piaghe. Tommaso apre il cuore e crede come gli altri discepoli, perché vede le piaghe gloriose, luminose di Gesù, segno permanente del suo amore senza limiti, più forte della morte (abbiamo già spiegato perché l’esempio di Tommaso non è un invito alla credulità, ma alla fede fondata razionalmente La Gioia del Vangelo: TOMMASO E GLI ALTRI: LA MISERICORDIA DI DIO TOCCA LA MIA VITA CONCRETA / II Domenica di Pasqua, A, 2023.). Solo Gesù conserva le sue piaghe. Le piaghe di Padre Pio non erano sue ma quelle di Gesù e scompaiono negli ultimi giorni della sua vita. In san Francesco scompare tutto dopo la sua morte. Infatti è solo l 'amore di Gesù che ci salva. Ed essere credente non è solo sapere che Gesù esiste, o che è risorto, è lasciarsi ferire da queste ferite d’amore. È  essere “testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi” (1 Pietro 5, 1). La Risurrezione del Signore dai morti è un evento così enorme che è tutta la vita che si riorganizza attorno a questo centro, c'è un prima e un dopo. Ma per entrare in quel mistero devo contemplare il suo amore, lasciarmi raggiungere dalla croce, dalle piaghe ricevute per amore dei peccatori, di cui il primo sono io (1 Timòteo 1, 15). Lasciati trafiggere da Gesù trafitto per te (Atti 2,37). San Giovanni sottolinea l'importanza delle piaghe: "Ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate". (Giovanni 19,34-35)


Prima Lettura  At 4, 32-35  Dagli Atti degli Apostoli 

La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune.

Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore.

Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno.


Dal Salmo 117  Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.

Dica Israele: «Il suo amore è per sempre». Dica la casa di Aronne: «Il suo amore è per sempre». Dicano quelli che temono il Signore: «Il suo amore è per sempre».

La destra del Signore si è innalzata, la destra del Signore ha fatto prodezze. Non morirò, ma resterò in vita e annuncerò le opere del Signore. Il Signore mi ha castigato duramente, ma non mi ha consegnato alla morte.

La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo. Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci in esso ed esultiamo!


2Lettura  1 Gv 5, 1-6  Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 

Carissimi, chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato.

In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.

Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.

E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità.


Vangelo  Gv 20,29  Alleluia, alleluia. Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! Alleluia.

Vangelo  Gv 20, 19-31  Dal vangelo secondo Giovanni 

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.

Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.


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