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giovedì 4 aprile 2024

UNO DEI VANGELI PIÙ BELLI: I DISCEPOLI DI EMMAUS / Mercoledì dell'Ottava di Pasqua 2024


Gustiamo uno dei Vangeli pasquali più significativi: quello dei discepoli di Emmaus. 

È la sera del terzo giorno dopo la crocifissione, da Gerusalemme due discepoli diretti al proprio paese, parlano “tra loro di tutto quello che era accaduto”. È crollata ogni loro speranza di liberazione, di intervento di Dio a favore del popolo come lasciava intendere Gesù. Non diceva forse: “la mia ora è vicina”?

“Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo”. Già sappiamo perché: hanno solo una visuale terrena, non alzano gli occhi al cielo. Senza la fede o la disponibilità ad essa, non si può riconoscere la presenza di Gesù nella propria vita. Eppure sanno “tutto” di Gesù ! Hanno vissuto in prima persona l’insegnare e l’operare di Gesù e gli ultimi drammatici avvenimenti: “Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute”. Un’espressione ebraica dice: “ci sarà un terzo giorno” cioè nulla è ancora perduto! Troviamo traccia di questo nel versetto di Osea 6, 2: “Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo ci farà rialzare, e noi vivremo alla sua presenza.”   E, come sappiamo Gesù annuncia la sua risurrezione per il terzo giorno (Marco 8, 31; 9, 10; Luca 9, 22; Giovanni 2, 19, ecc…) e “non ha subito la corruzione”  (Atti degli Apostoli 13, 37). Marta dice che non c'è più nulla da fare per Lazzaro perché "sono  quattro giorni" (Giovanni 11). Fra poche ore inizierà il quarto giorno dalla morte.

L'annuncio delle donne confermato da Pietro e Giovanni che la tomba è vuota li ha sconvolti ma non ha aperto il loro cuore alla fede. Ed ecco il rimprovero forte di Gesù che dobbiamo prendere per noi! "Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». Dio si è sempre mostrato Dio della vita. La Storia del popolo eletto comincia con Abramo e la nascita di Isacco quando ha cento anni. Tutto questo dovrebbero saperlo! “E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui”. Finora, pur essendo pii, “impegnati in Chiesa”, brave persone che fanno opere buone, in fondo non hanno mai fatto realmente spazio alla Parola di Dio. Centrale è rimasto il loro sentire, il giudicare e pensare secondo gli uomini e non secondo Dio. Questo è una tragedia immensa: pensare secondo gli uomini e non secondo Dio! Essere io al centro e non Dio. 

Arrivando ad Emmaus il loro cuore è riscaldato ma attorno c'è il declinare del giorno, l’inizio del quarto giorno ossia della perdita di ogni speranza, anche residua. «Resta con noi!» mentre entriamo nella morte! Ed ecco che riconoscono Gesù “allo spezzare del pane!” Parola e Pane e Vino: abbiamo qui chiaramente l’Eucaristia. Sono discepoli, hanno la capacità e devono riconoscere Gesù nei sacramenti.  “Ma egli sparì dalla loro vista”. Come vivi l’Eucaristia? Ti arde il cuore mentre ti nutri della Parola? Apri la Bibbia da solo, cerchi qualche incontro di approfondimento durante la settimana? Credi che il Signore risorto si fa presente durante la Celebrazione e passa in mezzo all’Assemblea e vuole incontrarti? Diceva un vescovo: “più di quanti vengono a Messa, mi preoccupa come coloro che sono andati escono dalla Messa!" I discepoli di Emmaus, loro, partono nella notte (ormai la morte è come luce) perché non possono non portare agli altri la Notizia, condividerla : Gesù è risorto, ha vinto, è il Signore! Come vorrei che uscendo dall’Eucaristia fossimo almeno persone che portano via un tesoro da custodire! Su, coraggio, Cristo è risorto, è veramente risorto!


Prima Lettura   At 3, 1-10   Quello che ho te lo do: nel nome di Gesù, àlzati e cammina!

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera delle tre del pomeriggio.

Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita; lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta Bella, per chiedere l’elemosina a coloro che entravano nel tempio. Costui, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, li pregava per avere un’elemosina.

Allora, fissando lo sguardo su di lui, Pietro insieme a Giovanni disse: «Guarda verso di noi». Ed egli si volse a guardarli, sperando di ricevere da loro qualche cosa. Pietro gli disse: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!». Lo prese per la mano destra e lo sollevò.

Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e, balzato in piedi, si mise a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio.

Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio e riconoscevano che era colui che sedeva a chiedere l’elemosina alla porta Bella del tempio, e furono ricolmi di meraviglia e stupore per quello che gli era accaduto. 


Salmo Responsoriale   Dal Salmo 104  Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.

Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome, proclamate fra i popoli le sue opere. A lui cantate, a lui inneggiate, meditate tutte le sue meraviglie.

Gloriatevi del suo santo nome: gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, ricercate sempre il suo volto.

Voi, stirpe di Abramo, suo servo, figli di Giacobbe, suo eletto. È lui il Signore, nostro Dio: su tutta la terra i suoi giudizi.

Si è sempre ricordato della sua alleanza, parola data per mille generazioni, dell’alleanza stabilita con Abramo e del suo giuramento a Isacco. 

 

Canto al Vangelo   Sal 117,24  Alleluia, alleluia. Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo. Alleluia.

Vangelo   Lc 24, 13-35 Riconobbero Gesù nello spezzare il pane.

Dal vangelo secondo Luca

Ed ecco, in quello stesso giorno, [il primo della settimana], due [dei discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto.

Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».

Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.

Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».

Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.


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