Perché ci sono dei cristiani? Dicono alcuni: “È la nostra tradizione e la dobbiamo difendere contro gli stranieri e le altre religioni”… Ma all’inizio il Cristianesimo non era la tradizione di nessuno, anzi, era un forma nuova di giudaismo che il giudaismo tradizionale combatteva, e trovava opposizione fino alle persecuzioni da parte delle tradizioni pagane. L’imperatore Giuliano (361-363) volle ripristinare i culti pagani con grande favore di molti strati del popolo, ancora attaccati alle tradizioni secolari. Allora perché ci sono i cristiani? Perché Gesù vivo, risorto dalla morte in croce è apparso a molte persone. E questo incontro ha cambiato radicalmente la loro vita.
Come l’hanno incontrato?
Maria di Magdala sta presso il sepolcro e piange. Gesù si avvicina, lei lo vede ma non lo riconosce. Questo è un problema centrale! Dopo la risurrezione, i suoi amici non riconoscono subito Gesù quando appare. C'è sempre un momento di dubbio, di aggiustamento del loro sguardo. Perché Cristo risorto inaugura il suo Regno e questo Regno è qui sulla terra ma non è di questo mondo! Durante l'ultima Cena Gesù dice agli apostoli "voi siete nel mondo ma non siete del mondo" e prega il Padre di custodirli dal Maligno (Giovanni 17,13-15). Il non essere del mondo implica un profondo cambiamento della vita, uno svelamento della realtà profonda, finora nascosta (Colossesi 1, 26). Questa novità iniziata in Cristo quale primogenito tra i risorti, si estende a tutta l’umanità. Infatti dice ancora san Paolo: “Cosicché non guardiamo più nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo più così. Tanto che, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove”. (2 Corinzi 5, 16-17). Ma senza la fede, senza apertura del cuore, non si vede Cristo. Egli non può guidare a pieno l’umanità. E spesso viviamo solo in modo terreno. È la Parola piena di Spirito Santo che illumina il mistero. Gesù chiama: «Maria!» e lei lo riconosce.
Allo stesso modo l’annuncio di Pietro trafigge il cuore dei presenti che sperimentano la presenza del Risorto, vivo, costituito giudice dei vivi e dei morti, lui che pochi giorni prima hanno disprezzato e giudicato. Lo Spirito nel loro cuore li spinge a non fuggire ma a chiedere agli Apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?». Altri invece ascoltando Pietro dicono: “questi che parlano hanno bevuto!”
Se vuoi ancora conoscere Gesù secondo la carne, sei perso. Se aspetti che la sua presenza si manifesti come durante la sua vita terrena e che, oggi, avendo vinto, guidi il governo, "ristabilisca ogni cosa", non hai compreso cosa è la fede. Ma egli è risorto e ha ricevuto ogni potere in cielo e in terra, e coloro che lo seguono sperimentano la sua presenza e il suo potere. Devi imparare a riconoscere i segni della sua presenza e della sua azione nella tua vita e nel profondo della tua anima. Chi ha ricevuto il sigillo dello Spirito è abitato da Dio.
Prima Lettura At 2, 36-41 Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo.
Dagli Atti degli Apostoli
[Nel giorno di Pentecoste,] Pietro diceva ai Giudei: «Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso».
All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?». E Pietro disse loro: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro». Con molte altre parole rendeva testimonianza e li esortava: «Salvatevi da questa generazione perversa!».
Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 32 Dell’amore del Signore è piena la terra.
Retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. Egli ama la giustizia e il diritto; dell’amore del Signore è piena la terra.
Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame.
L’anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo. Su di noi sia il tuo amore, Signore, come da te noi speriamo.
Canto al Vangelo Sal 117,24 Alleluia, alleluia. Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo. Alleluia.
Vangelo Gv 20, 11-18 Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
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