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venerdì 12 aprile 2024

EVVIVA IL SINDACO DI MARANO!


Per i 20 anni della Casa della Gioia abbiamo potuto ascoltare la testimonianza di Giovanni Paparcuri, ex poliziotto di scorta tra l’altro del Giudice Falcone. Un incontro prezioso.

Alla fine il Sindaco, Matteo Morra, ha ricordato come Marano e la Sicilia non sono lontane e non solo perché il corpo di san Castrese sta a Monreale, ma per i legami della camorra di Marano con la mafia siciliana con visitatori eccellenti ospitati dalle famiglie di Marano. Ha ricordato che i cosiddetti “uomini d’onore” sono uomini di disonore che oltre ad appropriarsi delle risorse del paese, inquinano i valori che permetterebbero un sano vivere comune civile e lo sviluppo della città. Uomini di vero onore invece sono tutte le persone che rispettano la legalità, il bene comune, la solidarietà, sono pronte al servizio. 

Assistiamo a un imbarbarimento del nostro paese, ma anche di tutto l’Occidente e si può dire del mondo intero, che passa attraverso le famiglie e la scuola. La parrocchia non sarà “fermento nella pasta” se non fa mettere in pratica i valori di base del convivere civile, del rispetto del bene comune. Non si può venire in parrocchia cercando privilegi oppure come in un negozio dove prendo e pago, sapendo che il personale si preoccuperà di tutto il resto se lascio sporco o in disordine. 

Diceva padre Matteo La Grua, esorcista e servo di Dio: “Come possiamo discernere se una persona è veramente al servizio di Dio? Un criterio di discernimento è, se si amano i primi posti, primeggiare, se si amano i soldi, state sicuri che sono segni negativi“. Ma Papa Francesco non dice forse che nella Chiesa c'è posto per tutti, per tutti?... Certamente, c'è posto per tutti quelli che vogliono seguire Cristo. Ma questo implica il desiderio e la volontà di convertirsi. La prima condizione è accettare di essere trattato come tutti, piegarsi alla regola generale. Chi invoca privilegi per “gente in miezz’ a' via” perché così li avviciniamo alla Chiesa o, peggio, faranno offerte importanti, inquina proprio il progetto di Dio e chiude ogni possibilità alla evangelizzazione. 

Scrive San Giacomo: “Il fratello di umili condizioni sia fiero di essere innalzato, il ricco, invece, di essere abbassato, perché come fiore d'erba passerà. … Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria, sia immune da favoritismi personali. Supponiamo che, in una delle vostre riunioni, entri qualcuno con un anello d'oro al dito, vestito lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. Se guardate colui che è vestito lussuosamente e gli dite: "Tu siediti qui, comodamente", e al povero dite: "Tu mettiti là, in piedi", oppure: "Siediti qui ai piedi del mio sgabello", non fate forse discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi?  Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi del mondo, che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno, promesso a quelli che lo amano? Voi invece avete disonorato il povero! … Se fate favoritismi personali, commettete un peccato e siete accusati dalla Legge come trasgressori. Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio. O forse pensate che invano la Scrittura dichiari: "Fino alla gelosia ci ama lo Spirito, che egli ha fatto abitare in noi"? Anzi, ci concede la grazia più grande; per questo dice: Dio resiste ai superbi, agli umili invece dà la sua grazia…  E ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi! ”. (Gc 1,9-10;2,1-6.9; 4,4-6; 5,1). 

Lo Spirito Santo conosce da sempre i tentativi del demonio di distorcere il vero senso dell’inclusione e della misericordia. Ricordo la protesta di un ergastolano per una dichiarazione del Cardinal Sepe contro la camorra: “questo vescovo non conosce il Vangelo e cosa significa misericordia!” Scommetto che lui non avesse mai letto il Vangelo. Comunque il Cardinale Sepe parlava in piena conoscenza e verità. La parrocchia deve purificare i fedeli da ogni mentalità mondana ereditata dal passato e non il contrario. Cominciando dai piccoli gesti fino ai più grandi. Tutto ha cominciato in un paesino di Galilea, sconosciuto ai più, in particolare alle autorità, nel cuore puro di due persone umili e umiliate, e nella crescita povera e nascosta di loro figlio.  


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