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martedì 16 aprile 2024

GESÙ VUOLE CUORI CAPACI DI ASCOLTARE / Martedì III sett. di Pasqua 2024.

Stefano davanti ai suoi giudici.

Stefano conclude il discorso che la lettura liturgica ha saltato quasi completamente passando da 6,8-15 ieri a 7,51-8,1a oggi. Stefano ha ripercorso la Storia della Salvezza che dimostra come Dio mantiene le sue promesse concedendo benefici maggiori di quelli immaginati malgrado la resistenza e il peccato costante del popolo e dei suoi capi. Ed ecco quindi la conclusione: voi vi chiudete e perseguitate chi vi invita ad accogliere le sorprese di Dio. E, benché messi in guardia dal perseguitare i profeti, succede quello che era prevedibile: dominati dal loro furore e il loro attaccamento alle loro posizioni privilegiate, vuoti di Dio e della sua Promessa, i capi non possono controllare le loro passioni e si scagliano contro Stefano e lo uccidono. 

Mi chiedono spesso com'è possibile che non si fermino le guerre. Purtroppo la violenza è un meccanismo, è un processo che tende a rafforzarsi. Se trascuro una fessura in una diga, si allargherà pian piano e un giorno la diga crollerà portando distruzione e morte. Sandra Sabattini (1961 - 1984, beatificata nel 2021) diceva: “il mondo pullula di bravi cristiani, mentre ha bisogno di santi”. Se lascio radicarsi in me una passione, questa finirà per oscurarmi e rendermi prigioniero. Sarò prigioniero della mia propria passione ma anche dei meccanismi, delle complicità che si sono create attorno ad essa. Non avrò più altra soluzione che distruggere prima chi è l’oggetto della mia passione o si oppone ad essa, fino a distruggere me stesso. Lo vediamo nelle guerre in atto e nei tanti atti di violenza che accadono ogni giorno come ieri questo ragazzo che va in ospedale per accoltellare la sua ex. 

Bisogna quindi costruire antidoti, paletti. Aggredire fisicamente, o peggio, fare la guerra, è da escludere in modo assoluto come soluzione dei problemi. Devo vigilare poi sulle mie passioni, nevrosi, idoli che prendono il posto di Dio. Ci sono anche nevrosi o idoli religiosi! Non significa non poter coltivare un talento, un’eccellenza, un ideale, un’opera duratura che assorbe le mie energie. Ma solo se sono libero interiormente, distaccato, se il mio impegno è un servizio appoggiato in Dio potrò fare del bene. Sant’Ignazio era convinto che se avessero soppresso la Compagnia di Gesù, avrebbe ritrovato la pace dopo un quarto d’ora di orazione mentale! 

Invece, dopo la moltiplicazione dei pani, la gente vorrebbe appropriarsi di Gesù e dei suoi doni divini. Sono pronti a meritare questo beneficio. Ora l’opera meritoria che Dio chiede per concedere la salvezza è credere in Gesù. Comprendono che si tratta di un affidamento totale e chiedono garanzie, come Mosè che diede la manna, il “pane del cielo”. Ora, Gesù dona sé stesso come segno con solo una promessa: “chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!”. Sembra molto poco, o molto esigente, per rassicurare persone così materialiste. Ma anche Mosè quando chiede un segno per rendere credibile la sua missione presso gli israeliti riceve come risposta : Io sarò con te. Questo sarà per te il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall'Egitto, servirete Dio su questo monte". (Esodo 3, 12). Gesù vuole cuori capaci di ascoltare. 



Prima Lettura    At 7, 51- 8,1a  Signore Gesù, accogli il mio spirito.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Stefano [diceva al popolo, agli anziani e agli scribi:] «Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo. Come i vostri padri, così siete anche voi. Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete diventati traditori e uccisori, voi che avete ricevuto la Legge mediante ordini dati dagli angeli e non l’avete osservata».

All’udire queste cose, erano furibondi in cuor loro e digrignavano i denti contro Stefano.

Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio e disse: «Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo che sta alla destra di Dio».

Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Sàulo.

E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». Detto questo, morì.

Sàulo approvava la sua uccisione. 


Salmo Responsoriale   Dal Salmo 30  Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito.

Sii per me, Signore, una roccia di rifugio, un luogo fortificato che mi salva. Perché mia rupe e mia fortezza tu sei, per il tuo nome guidami e conducimi.

Alle tue mani affido il mio spirito; tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele. Io confido nel Signore. Esulterò e gioirò per la tua grazia.

Sul tuo servo fa’ splendere il tuo volto, salvami per la tua misericordia. Benedetto il Signore, che per me ha fatto meraviglie di grazia.

 

Canto al Vangelo  Gv 6,35   Alleluia, alleluia. Io sono il pane della vita, dice il Signore: chi viene a me non avrà fame. Alleluia.

Vangelo  Gv 6, 30-35  Non Mosè, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo.

Dal vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”».

Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».

Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».

Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».


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