Visualizzazioni totali

domenica 16 aprile 2023

TOMMASO E GLI ALTRI: LA MISERICORDIA DI DIO TOCCA LA MIA VITA CONCRETA / II Domenica di Pasqua, A, 2023.


Dopo il primo peccato di Adamo ed Eva che travolge la condizione dell’uomo, invece di una crescita in armonia sulla terra in tutti i sensi, numerica, culturale, spirituale ..., si osserva sostanzialmente il contrario: una regressione continua a causa del dilagare del peccato. L’uomo diventa nemico dell’uomo in molti modi, fino all'uccisione del fratello da parte del fratello. E la tecnica, sviluppandosi, anche se ha aspetti positivi, serve soprattutto l’orgoglio, il confronto aggressivo, la guerra. Dopo una nuova alleanza tramite Noè, un’alleanza per tutti i popoli che devono osservare i “precetti noachici”, Dio inizia un cammino di salvezza con Abramo e la sua famiglia. 

Questa salvezza diventa quindi storia e cultura attraverso le vicende e lo sviluppo di questa famiglia che diventa popolo. "Spiritualmente siamo semiti” disse san Paolo VI. La cultura religiosa di questo popolo non si arricchisce solo dal contatto con gli altri popoli ma è Dio stesso che arricchisce di significati nuovi questa esperienza: la Pasqua dei pastori alla stagione della “rinascita della vita”, la primavera, Dio la fa diventare rinascita della vita liberando dalla schiavitù. E organizza la vita di questo popolo con principi intramontabili: le Dieci Parole di Vita o Dieci Comandamenti. Ecco che si intrecciano storia, cultura e universalità. Così anche il Cristianesimo, estendendosi a tutti i popoli, conserva la radice culturale dell’ambiente in cui è nato:  continuiamo a celebrare la Pasqua in Primavera però con i prodotti che sono quelli del territorio. Per esempio la tradizione  in Russia usa le bucce delle cipolle per colorare le uova. La fede si incarna, deve diventare cultura. Guai a noi se scomparisse la pastiera a Pasqua! Comunque è necessario che la Pasqua e tutte le altre feste abbiano dei segni concreti riconoscibili anche in famiglia. Ma il Cristianesimo è universale. Infatti ci sono cristiani e santi nell’emisfero Sud e celebrano la Pasqua assieme a noi mentre per loro inizia l’autunno che porta all’inverno. Alcuni loro segni tradizionali saranno diversi. Però l’essenziale, il pilastro, è universale: la fede nel Signore crocifisso e risorto, chiave di tutta la vita, e la struttura interna della Chiesa che è perseveranza “nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere”, come leggiamo oggi nella prima lettura. 

Anche Tommaso, che rifiuta di credere, non abbandona la Comunione, ed è proprio in Comunità (probabilmente nella Celebrazione dell’Eucaristia) che Gesù si rivela a lui. Continua la Storia della Salvezza attraverso la Storia personale di Tommaso e quella della sua Comunità, inculturata nel suo ambiente ebraico ma aperta a tutte le culture perché il Dio di Abramo, il Dio di Gesù di Nazareth è l’Unico Dio.

Tommaso viene rimproverato perché, fin dall'inizio, poteva/doveva in coscienza aprire il cuore alla testimonianza unanime dei suoi compagni.


Prima Lettura  At 2,42-47  [Quelli che erano stati battezzati] erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere.

Dagli Atti degli Apostoli

Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli.

Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno.

Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo.

Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati. 

    

Salmo Responsoriale  Dal Salmo 117 Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.

Celebrate il Signore, perché è buono, perché eterna è la sua misericordia.  Dica Israele che egli è buono: eterna è la sua misericordia. 

 Dica Israele: «Il suo amore è per sempre». Dica la casa di Aronne: «Il suo amore è per sempre». Dicano quelli che temono il Signore: «Il suo amore è per sempre».

Mi avevano spinto con forza per farmi cadere, ma il Signore è stato il mio aiuto. Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza. Grida di giubilo e di vittoria nelle tende dei giusti: la destra del Signore ha fatto prodezze.

La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo. Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci in esso ed esultiamo!  


Seconda Lettura   1 Pt 1, 3-9  Ci ha rigenerati per una speranza viva, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti.

 Dalla prima lettera di san Pietro apostolo

Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, in vista della salvezza che sta per essere rivelata nell’ultimo tempo.

Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po’ di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell’oro – destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco –, torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà. Voi lo amate, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime.

 

Canto al Vangelo   Gv 20,29 Alleluia, alleluia. Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! Alleluia.   


Vangelo  Gv 20, 19-31 Otto giorni dopo venne Gesù.

 Dal vangelo secondo Giovanni

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.

Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome. 


Nessun commento:

Posta un commento