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martedì 11 aprile 2023

COME SI OTTIENE LA SALVEZZA? 02 / Martedì dell'Ottava di Pasqua.


Cosa bisogna fare per ottenere la salvezza? Al post di ieri, una persona ha commentato: “pregando e seguendo il decalogo”. Questa mattina ancora un’altra: “amando il prossimo come se stesso”. Cosa non va, o non basta in questi commenti? Non so se qualcuno può avere la presunzione di amare davvero il prossimo come se stesso, di osservare in tutto e alla perfezione i comandamenti… Forse per dimenticanza, la seconda persona non ha detto anche “amare Dio con tutto il cuore, con tutta la mente e tutte le forze”. Ma, in ogni caso queste due risposte sembrano suggerire che l’uomo di buona volontà, impegnandosi, può salvare se stesso, passare l’esame ed essere promosso. Queste due risposte dimenticano l’essenziale, che siamo salvati gratuitamente, per fede. A ragione qualcuno disse: le religioni indicano ciò che deve fare l’uomo per salvarsi, il Cristianesimo (assieme all’ebraismo) indica ciò che Dio ha fatto per salvarci. Abbiamo visto ieri che per ottenere la salvezza bisogna ricevere l'annuncio di Gesù Cristo morto sulla Croce per i nostri peccati e risorto, costituito Signore. “La fede viene dall'ascolto e l'ascolto riguarda la parola di Cristo” (Romani 10, 17). Qual è il frutto di un ascolto nello Spirito Santo? Ce lo spiega il brano di oggi: “All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore”. Chi è cristiano e non si è mai sentito trafiggere il cuore non ha mai incontrato davvero Cristo. È vero, il bambino battezzato piccolo che non ha peccati personali, o anche più grande che va verso la Luce e ha solo peccati di fragilità, non ha mai scelto il peccato, possono sentire il loro incontro con il Signore solo come una illuminazione pacificante. Ma quando si tratterà di scegliere di consegnarsi al Signore totalmente e consapevolmente ci sarà una lotta, una lotta mortale, morire a sé stessi per essere totalmente di Dio. Nella Luce straordinaria della Pentecoste e avendo vissuto la condanna di Gesù pochi giorni fa, tutti si vedono nudi davanti a Dio e comprendono che hanno direttamente o per passività contribuito alla crocifissione del Giusto. L’hanno giudicato ed ecco che è Lui il Giudice! Allora, invece di fuggire, sentono questo amore violento che li denuncia ma non li condanna, e dicono a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?».

Cosa fare dunque per essere salvati? Ecco la sequenza:

Ascoltare l’annuncio con orecchio aperto: la morte è vinta da chi si fida del Padre fino alla fine, persino se questo passa per la morte in croce. 

Prendere coscienza che io rifiuto la croce, non mi fido di Dio. Anzi chi si fida mi da fastidio, mi mette in cattiva luce, mi sembra un impostore.

Siccome riconosco che ho sbagliato tutto, ho cercato di salvare la mia vita e quindi l’ho perduta, aprirmi alla Chiesa, chiedere di essere guidato.

Accettare di rinnegare tutto il mio modo di vivere precedente e immergermi nella potenza che si sprigiona dalla vita di Gesù di Nazareth, accettandolo come Signore e Maestro.


Prima Lettura   At 2, 36-41 Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo.

Dagli Atti degli Apostoli

[Nel giorno di Pentecoste,] Pietro diceva ai Giudei: «Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso».

All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?». E Pietro disse loro: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro». Con molte altre parole rendeva testimonianza e li esortava: «Salvatevi da questa generazione perversa!».

Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.

  

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 32  Dell’amore del Signore è piena la terra.

Retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. Egli ama la giustizia e il diritto; dell’amore del Signore è piena la terra.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame.

L’anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo. Su di noi sia il tuo amore, Signore, come da te noi speriamo. 


Canto al Vangelo   Sal 117,24 Alleluia, alleluia. Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo. Alleluia.


Vangelo   Gv 20, 11-18 Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose.

Dal vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».

Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».

Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto. 


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