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sabato 6 luglio 2024

QUANDO VERRÀ NEL POPOLO FAME DELLA PAROLA DI DIO? / Sabato XIII sett. T.O., pari 2024.


Il Signore ha promesso di mandare la fame di ascoltare la Parola. Questa profezia di Amos sembra lenta a realizzarsi. Non vedo molte persone interessate a conoscere la Parola di Dio, preoccupate di ascoltarla, di ascoltare la voce di Dio, di sapere se c'è una prospettiva migliore di questa vita. Devo certamente perseverare nel proporla, nell’aiutare le persone ad appoggiarsi a Dio in modo oggettivo. C'è, di fatti, una grande confusione. Gente senza alcun titolo, che forse per sete di guadagno tramite i like, fa promesse che sono solo superstizione (la Madonna, Padre Pio, Gesù, ecc. ha deciso di visitare la tua casa oggi e fra due ore avrai una sorpresa, si risolverà un tuo problema..). Preti che dicono che non si può perdonare. Preti che dicono che chiunque muore va in paradiso e subito. Pagine che inviano messaggi della Madonna nel mondo o non so dove. E una piccola folla di nostalgici per i quali tutto ciò che no è come hanno imparato la religione da bambini può essere solo sacrilegio, mentre dall’altra parte c'è chi trasforma la Liturgia in uno show. È vero che, da duemila anni, non c'è mai stato un solo secolo veramente tranquillo per la Chiesa. Ma essa è sopravvissuta alle liti più feroci, agli scandali dati da Papi e Cardinali, e le questioni controverse si sono pian piano chiarite. I frutti di carità e santità prodotti dai santi che hanno fatto della fedeltà alla Chiesa e al Papa il caposaldo della loro fede sono tali che ringrazio ogni giorno il Signore di avermi dato la stessa certezza e stabilità nella fede cattolica. Ringrazio in particolare san Francesco per il suo esempio limpido, ma anche tutti gli altri. Mi viene in mente sempre don Bosco, così grande per i suoi carismi e la sua opera ma anche per la sua schietta fede nella Chiesa e nel Papa. E io chiedo al Signore di rendermi abbastanza fedele da essere una luce che dissipa la nebbia che avvolge troppe persone affinché abbiano fame e sete di incontrare il Signore. 

Cercate la Parola di Dio e la sua grazia. Non perdete altro tempo!  Viganò e chi come lui non possono avere la minima ragione seria di contestare il Papa e il Concilio Ecumenico Vaticano II. 


Dal libro del profeta Amos Am 8, 4-6. 9-12

«Ascoltate questo, voi che calpestate il povero e sterminate gli umili del paese, voi che dite: “Quando sarà passato il novilunio e si potrà vendere il grano?

E il sabato, perché si possa smerciare il frumento, diminuendo l’efa e aumentando il siclo e usando bilance false, per comprare con denaro gli indigenti e il povero per un paio di sandali? Venderemo anche lo scarto del grano”».

«In quel giorno – oracolo del Signore Dio – farò tramontare il sole a mezzogiorno e oscurerò la terra in pieno giorno! Cambierò le vostre feste in lutto e tutti i vostri canti in lamento: farò vestire ad ogni fianco il sacco, farò radere tutte le teste: ne farò come un lutto per un figlio unico e la sua fine sarà come un giorno d’amarezza. Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore Dio – in cui manderò la fame nel paese; non fame di pane né sete di acqua, ma di ascoltare le parole del Signore». Allora andranno errando da un mare all’altro e vagheranno da settentrione a oriente, per cercare la parola del Signore, ma non la troveranno.   

 

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 118  Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

Beato chi custodisce i suoi insegnamenti e lo cerca con tutto il cuore. Con tutto il mio cuore ti cerco: non lasciarmi deviare dai tuoi comandi.

Io mi consumo nel desiderio dei tuoi giudizi in ogni momento. Ho scelto la via della fedeltà, mi sono proposto i tuoi giudizi.

Ecco, desidero i tuoi precetti: fammi vivere nella tua giustizia. Apro anelante la mia bocca, perché ho sete dei tuoi comandi. 


Canto al Vangelo  Mt 11,28  Alleluia, alleluia. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro, dice il Signore. Alleluia.

Vangelo   Mt 9, 9-13 

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.

Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».

Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».


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