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venerdì 12 luglio 2024

QUANDO IL PROFESSOR RATZINGER INTRODUSSE IL CAMMINO NEOCATECUMENALE IN GERMANIA.


Da tempo sapevo che Papa Ratzinger, allora giovane professore a Ratisbona, aveva favorito l’ingresso del Cammino Neocatecumenale in  Germania e Austria nel 1974. Ho attinto notizie complementari dal sito cammino.info. 

Tra gli studenti di Ratzinger c'erano Stefano Gennarini e Toni Spandri; dopo aver conosciuto il cammino a Roma, tornati in Germania, gli dissero che  molte delle cose che lui affermava necessarie per la Chiesa di oggi le predicava uno spagnolo che stava aprendo in alcune parrocchie di Roma un cammino di iniziazione cristiana. Ratzinger manifestò il desiderio di conoscere Kiko che gli raccontò la sua esperienza. E introdusse Kiko e Carmen presso il vescovo ausiliare di Monaco incaricato del catecumenato per gli adulti e il vicario episcopale. Essi fecero notare che questo Cammino era accusato di eresia protestante e si chiese loro di scrivere qualche appunto per una Commissione diocesana. La conclusione fu che tutto era nella ortodossia cattolica ma sorprendeva il puntare alla santità per semplici battezzati! Kiko rispose che ogni battezzato deve puntare alla santità. 

Joseph Ratzinger scrisse addirittura una lettera di incoraggiamento per il Cammino, indirizzata a due sacerdoti suoi amici:

Caro Kurt    dopo la visita che ti hanno fatto i miei amici italiani non ti deve sorprendere il fatto di ricevere da parte mia questa lettera, che realmente non ho potuto scrivere prima.

Loro sono disposti a farti capire qual’è la finalità, la struttura e il senso di questa catechesi, quindi non ti devo aggiungere niente su questo. Il signor Gennarini che è dottore in fisica e il signor Spandri che è dottore in giurisprudenza hanno studiato da prima teologia a Tubinga (Spandri ha studiato anche a Ratisbona) e li spinge l’esigenza di trovare un modo intenso di essere cristiani e di fare qualcosa per la Chiesa del proprio tempo.

Nonostante i loro successi universitari entrambi sono rimasti insoddisfatti della teologia accademica e hanno trovato una risposta alle loro aspirazioni più profonde soltanto nel movimento catechetico iniziato da uno spagnolo a partire dalla sua esperienza di conversione dall’ateismo alla fede. Sono convinto, dopo tante conversazioni, che si tratta di una autentica speranza di rinnovamento che proviene dallo spirito della Bibbia e dai Santi Padri ed è radicata nella chiesa concreta che si unisce al parroco e nello stesso tempo si apre a nuovi cammini di vita nella fede

So anche che il Santo Padre, in questo tempo, sulla base del materiale che gli è stato presentato si è manifestato in modo molto positivo a proposito di questa realtà ecclesiale. Di conseguenza sarebbe mio grande desiderio che questa esperienza si radicasse anche in Germania […] ho raccomandato a questi catechisti che si mettano in contatto con voi e con un sacerdote in particolare, quindi vorrei dirvi che io sostengo questa esperienza perché sono convinto che sarà molto positiva.

In seguito a questa lettera entrambi i parroci aprirono il cammino nelle loro parrocchie.

Durante l’omelia nella messa della GMG di Madrid il Santo Padre ha ancora sottolineato l’importanza dei movimenti nella vita della Chiesa di oggi:

” […]  Non si può seguire Gesù da soli. Chi cede alla tentazione di andare «per conto suo» o di vivere la fede secondo la mentalità individualista, che predomina nella società, corre il rischio di non incontrare mai Gesù Cristo, o di finire seguendo un’immagine falsa di Lui.

Aver fede significa appoggiarsi sulla fede dei tuoi fratelli, e che la tua fede serva allo stesso modo da appoggio per quella degli altri. Vi chiedo, cari amici, di amare la Chiesa, che vi ha generati alla fede, che vi ha aiutato a conoscere meglio Cristo, che vi ha fatto scoprire la bellezza del suo amore. Per la crescita della vostra amicizia con Cristo è fondamentale riconoscere l’importanza del vostro gioioso inserimento nelle parrocchie, comunità e movimenti, così come la partecipazione all’Eucarestia di ogni domenica, il frequente accostarsi al sacramento della riconciliazione e il coltivare la preghiera e la meditazione della Parola di Dio".


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