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venerdì 12 luglio 2024

AGNELLI IN MEZZO AI LUPI, NON INGENUI NÉ SENTIMENTALI / Venerdì XIV sett., pari, 2024.


Gesù manda i suoi discepoli come agnelli in mezzo ai lupi. Come comportarsi? Non certo da ingenui e sentimentali. Gesù dice: “siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe”. 
Gesù esplicita poi i due termini: prudenti e semplici: 

Prudenza è non esporti inutilmente perché molti vorranno farti del male. Ma il Signore è il tuo Pastore e ti protegge. Quando sarai messo alle strette - anche con la vera persecuzione - semplicità significa affidarti al Pastore, e sperimentare la presenza dello Spirito del Padre che parlerà per mezzo tuo. Un’esperienza rara - perché non prego continuamente, con affidamento totale - ma davvero dolcissima, fonte di consolazione e di rafforzamento nella fede. 

Gesù menziona esplicitamente la persecuzione, anche in famiglia, quella che fa più male. Non perché facciamo vittimismo, cercando all’infinito, morbosamente, l’affetto dei nostri cari - ogni cristiano ha lasciato case, fratelli, sorelle, padre, madre, figli, campi per il nome di Gesù, anche se la sua vocazione è la famiglia, il matrimonio (vedi Matteo 19,29) - ma per presentarci la ricompensa!

Prudente e semplice è non fare il braccio di ferro contro la persecuzione e insieme non poter fare a meno di annunciare la Buona Notizia con la Parola o con la Vita perché questa è la natura del cristiano, della Chiesa.

Mi addolora molto vedere tanti cristiani, coloro che sono conosciuti come tali perché frequentano assiduamente la loro parrocchia, fanno parte di qualche gruppo o movimento, o si presentano come cristiani sui Social, buttare ad ogni vento i loro mal di pancia oppure riflessioni che non procedono dal Vangelo. Se da cristiani vorremo essere anche noi lupi, saremo sconfitti. Internamente per la contraddizione che ci spaccherà, esternamente per il non essere lupi al 100% e quindi i veri lupi ci sbraneranno. Ma molto più perché “Finché saremo agnelli, vinceremo e, anche se saremo circondati da numerosi lupi, riusciremo a superarli. Ma se diventeremo lupi, saremo sconfitti, perché saremo privi dell’aiuto del pastore. Egli non pasce lupi, ma agnelli”. (San Giovanni Crisostomo).  Papa Francesco: udienza, “Dio non ci chiede di essere rilevanti, numerosi, prestigiosi”, “non è il pastore dei lupi, ma degli agnelli” - AgenSIR


Prima Lettura  Os 14, 2-10  Non chiameremo più dio nostro l'opera delle nostre mani.

Dal libro del profeta Osèa

AGNELLI IN MEZZO AILTorna dunque, Israele, al Signore, tuo Dio, poiché hai inciampato nella tua iniquità. Preparate le parole da dire e tornate al Signore; ditegli: «Togli ogni iniquità, accetta ciò che è bene: non offerta di tori immolati, ma la lode delle nostre labbra.

Assur non ci salverà, non cavalcheremo più su cavalli, né chiameremo più “dio nostro” l’opera delle nostre mani, perché presso di te l’orfano trova misericordia». «Io li guarirò dalla loro infedeltà, li amerò profondamente, poiché la mia ira si è allontanata da loro. Sarò come rugiada per Israele; fiorirà come un giglio e metterà radici come un albero del Libano, si spanderanno i suoi germogli e avrà la bellezza dell’olivo e la fragranza del Libano. Ritorneranno a sedersi alla mia ombra, faranno rivivere il grano, fioriranno come le vigne, saranno famosi come il vino del Libano. Che ho ancora in comune con gli idoli, o Èfraim? Io l’esaudisco e veglio su di lui; io sono come un cipresso sempre verde, il tuo frutto è opera mia». Chi è saggio comprenda queste cose, chi ha intelligenza le comprenda; poiché rette sono le vie del Signore, i giusti camminano in esse, mentre i malvagi v’inciampano. 

 

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 50  La mia bocca, Signore, proclami la tua lode.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità. Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro.

Tu gradisci la sincerità nel mio intimo, nel segreto del cuore m’insegni la sapienza. Aspergimi con rami d’issòpo e sarò puro; lavami e sarò più bianco della neve.

Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. Non scacciarmi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia della tua salvezza, sostienimi con uno spirito generoso. Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode. 


Canto al Vangelo   Gv 16,14  Alleluia, alleluia. Quando verrà lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Alleluia.

Vangelo   Mt 10, 16-23 Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro.

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:

«Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.

Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.

Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.

Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo».


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