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sabato 29 aprile 2023

UN'ANALFABETA DOTTORE DELLA CHIESA, O LA POTENZA DELLA GRAZIA / S. Caterina da Siena, 29 aprile.


«Spirito Santo, vieni nel mio cuore, per la tua potenza tiralo a te, Dio vero. / Concedimi carità e timore. / Custodiscimi o Dio da ogni mal pensiero. / Inflammami e riscaldami del tuo dolcissimo amore, / acciò ogni travaglio mi sembri leggero. / Assistenza chiedo ed aiuto in ogni mio ministero. / Cristo amore, Cristo amore.» 
Santa Caterina pregava così lo Spirito Santo.

Un’analfabeta Dottore della Chiesa per la sua Dottrina, prima donna a ricevere questo titolo, 24° figlia (su 25 figli) di un artigiano senese, resiste alla volontà dei suoi genitori di procurarle un matrimonio vantaggioso perché vuole consacrarsi totalmente a Dio. Senza dote per entrare in monastero si ripiega sulle terziarie domenicane che però accolgono solo vedove o donne in età matura e di buona fama, e quindi rifiutano la sua prima domanda. In soli 33 anni detta libri e più di 300 lettere a persone di ogni condizione, compreso Papi, Re e Principi, ottiene dal Papa che ritorni da Avignone a Roma, pacifica persone, famiglie, città…. e merita così il titolo di Compatrona d’Italia assieme a san Francesco e anche di Europa

Questa santa così vicina a noi per le sue umili origini e la sua assenza totale di appoggi umani, e così lontana da noi per il suo vivere fedelmente l’unione con Cristo crocifisso non ci deve scoraggiare ma invece darci fiducia nella potenza del Signore e della sua grazia che opera anche in noi. Così si realizza la Parola “«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli».


Prima Lettura  1 Gv 1,5-2,2  Il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Figlioli miei, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.

Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.

Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. 

  

Salmo Responsoriale  Dal Salmo 102  Benedici il Signore, anima mia.

Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia.

Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. Non è in lite per sempre, non rimane adirato in eterno.

Come è tenero un padre verso i figli, così il Signore è tenero verso quelli che lo temono, perché egli sa bene di che siamo plasmati, ricorda che noi siamo polvere.

Ma l’amore del Signore è da sempre, per sempre su quelli che lo temono, e la sua giustizia per i figli dei figli, per quelli che custodiscono la sua alleanza. 


Canto al Vangelo  Mt 11,25 Alleluia, alleluia. Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno. Alleluia.

     

Vangelo  Mt 11,25-30 Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse:

«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».


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