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giovedì 27 aprile 2023

L'EUNÙCO ETIOPE: SI PUÒ ESSERE CRISTIANO DA SOLO?


Quanto ho scritto l’anno scorso sulla conversione e il battesimo dell’eunuco può essere ancora interessante 
La Gioia del Vangelo: L'EUNUCO GIUSTIFICATO DICHIARA DIO GIUSTO / giovedì III sett. Pasqua.

Nei giorni scorsi mi colpiva la grande circolazione di informazioni tra i primi cristiani, almeno tra quelli più impegnati nell'evangelizzazione. Certo, la Pax Romana favoriva gli scambi ma c'è, fondato sulla fraternità, un vero interesse per ciò che opera il Signore e vivono gli altri. Non c'è nessuna volontà di conquistare il potere, di “esportare la rivoluzione” o la “globalizzazione” al modo umano; c'è la meraviglia per ciò che ha fatto il Signore nella sua Pasqua e lo zelo per diffondere la Buona Notizia a tutti. 

La convinzione è questa: è lo Spirito Santo il protagonista dell'Evangelizzazione. Dove mi porta, dove piace al Signore, a chi mi fa incontrare, io annuncio la Buona Notizia. Questa Notizia con la grazia che porta con sé, se l’hai conosciuta, se l’hai creduta, non puoi non annunciarla a tua volta. Per cui si diffonderà "da sola", cioè con i nuovi credenti (gli Apostoli scelgono di preferenza le città per il primo annuncio per la presenza di comunità ebraiche già costituite, per la popolazione numerosa, e infine perché le città sono luoghi di apertura agli scambi di persone e di mentalità)

La forza della Pasqua diventata Parola, permette a Filippo di incontrare il dramma dell’eunuco, di annunciargli il kerygma, battezzarlo e lasciarlo tornare da solo al suo paese, senza una formazione ulteriore, senza farlo accompagnare da missionari, da preti, da arredi per dire la messa… (era già ebreo? a casa sua c'era una comunità ebraica già strutturata? È probabile ma il testo non ritiene importante precisarlo: non è essenziale! Sappiamo solo che era uno che leggeva il testo di Isaia.). Il cristiano non si chiude alla comunità, anzi. Ma la Chiesa e  l'Evangelizzazione sono create, portate, sostenute, non dalle strutture ma dalla Pasqua del Signore Risorto e dallo Spirito che  diffonde. Riflettiamo su questo. 

Non converrebbe anche a noi ricoprire il contenuto e la potenza dell’Annuncio cristiano?

Qualcuno si è scandalizzato quando ho detto quello che permette di riconoscere un cristiano da un non cristiano è la fede in Cristo, Figlio di Dio, Dio come il Padre e lo Spirito Santo, incarnato, morto per i nostri peccati, disceso agli inferi, risorto dai morti il terzo giorno e salito alla destra del Padre, vivo per sempre, costituito Giudice dei vivi e dei morti. Questa fede minima è però  il nucleo della fede cristiana, ed è cristiano anche chi non credesse all'Eucaristia. Chiaramente chi non crede all'Eucaristia non è cattolico! ma è cristiano se professa il Credo apostolico che riassumiamo nel nostro Segno di Croce.

Non invito nessuno ad allontanarsi dalla Comunione eucaristica, anzi, ma chi ne fa solo un rito e non conosce il suo contenuto può interpretarlo in modo non cristiano.Da un’altra parte chi segue Gesù nella sua Parola con sincerità già “mangia” la carne di Cristo data “per la vita del mondo”

 

Prima Lettura    At 8, 26-40  Ecco, qui c’è dell’acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, un angelo del Signore parlò a Filippo e disse: «Àlzati e va’ verso il mezzogiorno, sulla strada che scende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta». Egli si alzò e si mise in cammino, quand’ecco un Etíope, eunùco, funzionario di Candàce, regina di Etiòpia, amministratore di tutti i suoi tesori, che era venuto per il culto a Gerusalemme, stava ritornando, seduto sul suo carro, e leggeva il profeta Isaìa.

Disse allora lo Spirito a Filippo: «Va’ avanti e accòstati a quel carro». Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaìa, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Egli rispose: «E come potrei capire, se nessuno mi guida?». E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui.

Il passo della Scrittura che stava leggendo era questo:“Come una pecora egli fu condotto al macello e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa, così egli non apre la sua bocca. Nella sua umiliazione il giudizio gli è stato negato, la sua discendenza chi potrà descriverla? Poiché è stata recisa dalla terra la sua vita”.

Rivolgendosi a Filippo, l’eunùco disse: «Ti prego, di quale persona il profeta dice questo? Di se stesso o di qualcun altro?». Filippo, prendendo la parola e partendo da quel passo della Scrittura, annunciò a lui Gesù.

Proseguendo lungo la strada, giunsero dove c’era dell’acqua e l'eunùco disse: «Ecco, qui c’è dell’acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?». Fece fermare il carro e scesero tutti e due nell'acqua, Filippo e l'eunùco, ed egli lo battezzò.

Quando risalirono dall'acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l'eunùco non lo vide più; e, pieno di gioia, proseguiva la sua strada. Filippo invece si trovò ad Azoto ed evangelizzava tutte le città che attraversava, finché giunse a Cesarèa. 


Salmo Responsoriale   Dal Salmo 65  Acclamate Dio, voi tutti della terra.

Popoli, benedite il nostro Dio, fate risuonare la voce della sua lode; è lui che ci mantiene fra i viventi e non ha lasciato vacillare i nostri piedi.

Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio, e narrerò quanto per me ha fatto. A lui gridai con la mia bocca, lo esaltai con la mia lingua.

Sia benedetto Dio, che non ha respinto la mia preghiera, non mi ha negato la sua misericordia.


Canto al Vangelo   Gv 6,51  Alleluia, alleluia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno. Alleluia.


Vangelo   Gv 6, 44-51 Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.

Dal vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù alla folla:

«Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.

Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.

Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.

Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».


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