In mezzo al lago, sulla barca, Gesù approfitta per
parlare di cose spirituali e i discepoli invece parlottano tra loro preoccupati
perché hanno dimenticato di prendere pane.
Questo Vangelo è un insegnamento formidabile e
completo sull’ascolto e le sue difficoltà. Ascoltare è essenziale ma è molto
difficile. La Parola di Dio di Dio è creatrice, è vitale per l’uomo (Matteo
4,4; Luca 4,4), ma ascoltare significa fare spazio e siamo pieni di noi stessi,
delle nostre passioni e preoccupazioni. Basta che sorga un problema, una
sollecitazione, e anche se stavamo ascoltando ci rivolgiamo subito a ciò che è più
importante per noi concretamente. È ciò che succede agli apostoli. Matteo nota persino che sentendo parlare di lievito viene loro in mente il pane – fatto col
lievito – e solo alla fine quando Gesù li ha rassicurati comprendono che senso aveva
il lievito di cui parlava il Maestro. Il languorino, la paura di mancare, gli fanno
capire in modo del tutto traviato le parole di Gesù!
Gesù sa quanta forza ha la preoccupazione per il
mangiare. E quindi riparte da lì, non da un’esortazione ad essere spirituali. Ma
si comporta così anche per un altro motivo. I discepoli hanno sperimentato che stare
con Gesù significa essere sicuri della Provvidenza del Padre, che con lui si
realizza la Parola: “cercate Dio e il suo Regno prima di ogni cosa
e tutto il resto vi sarà dato in aggiunta” (Vedi Matteo 6,33). Ora l’unico modo
per cambiare è fare esperienza e farne memoria. La Parola di Dio è creatrice. C'è
un momento in cui un’altra parola è creatrice: i primissimi mesi, anni di vita, poi tutto si chiude.
Gli indirizzi e gli insegnamenti delle persone a me vicine, le relazioni da cui
dipendo, colpiscono la mia intelligenza di bambino in modo affettivo e plasmano
per sempre la mia personalità. D’ora in poi, tutto sarà filtrato da queste esperienze
fondamentali, dalla struttura della mia personalità, arricchendola ma non trasformandola.
L’unico modo per modificare profondamente la mia personalità è fare esperienze concrete.
Nel nostro caso vivere il Vangelo.
Chi dice di credere in Gesù e non ha sperimentato nei
fatti che la sua Parola si realizza è un illuso che non sa quello che dice, al
meglio crede nel Gesù che si è fabbricato da sé. Per questo si domanda alle
persone di fare memoria di ciò che il Signore ha fatto nella loro vita. Ma è molto
difficile far partire la gente dalla Parola ascoltata o da ciò che Dio opera nella
loro vita. Quasi sempre partono solo da sé stessi.
Prima
Lettura Gn 6,5-8; 7,1-5.10
Cancellerò dalla faccia della terra l’uomo che ho creato.
Dal libro della Gènesi
Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni intimo intento del loro cuore non era altro che male, sempre. E il Signore si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo.
Il Signore disse: «Cancellerò dalla faccia della terra l’uomo che ho creato e, con l’uomo, anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito di averli fatti». Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore.
Il Signore disse a Noè: «Entra nell’arca tu con tutta la tua famiglia, perché ti ho visto giusto dinanzi a me in questa generazione. Di ogni animale puro prendine con te sette paia, il maschio e la sua femmina; degli animali che non sono puri un paio, il maschio e la sua femmina. Anche degli uccelli del cielo, sette paia, maschio e femmina, per conservarne in vita la razza su tutta la terra. Perché tra sette giorni farò piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti; cancellerò dalla terra ogni essere che ho fatto». Noè fece quanto il Signore gli aveva comandato.
Dopo sette giorni, le acque del diluvio furono sopra la terra.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 28
Il Signore benedirà il suo popolo con la pace.
Date
al Signore, figli di Dio,
date al Signore gloria e potenza.
Date al Signore la gloria del suo nome,
prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
La
voce del Signore è sopra le acque,
il Signore sulle grandi acque.
La voce del Signore è forza,
la voce del Signore è potenza.
Tuona
il Dio della gloria,
nel suo tempio tutti dicono: «Gloria!».
Il Signore è seduto sull’oceano del cielo,
il Signore siede re per sempre.
Canto al Vangelo Gv 14, 23
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.
Vangelo Mc 8, 14-21
Guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode.
Dal
vangelo secondo Marco
In quel tempo, i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non
avevano con sé sulla barca che un solo pane. Allora Gesù li ammoniva dicendo:
«Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!».
Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane.
Si accorse di questo e disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non
capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete,
avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani
per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero:
«Dodici». «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte
piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette». E disse loro: «Non
comprendete ancora?».
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