Non basta essere battezzati, bisogna compiere un cammino
di santificazione (e di ricerca di pace con tutti). Molti ne sono convinti ma tanti
battezzati invece non capiscono proprio questa esigenza di conversione. E per tutti
noi è facile “sedersi” e dire “io cammino”. La Parola di Dio di oggi ci dice:
“non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il
peccato e avete già dimenticato l’esortazione a voi rivolta come a figli …”. Avete
detto: “Fino al sangue?” Sì, ma prima ti ho detto e ti ripeto ogni giorno: “Sei
amato, amata, … prima e dopo la conversione, di amore eterno”.
Marco nota come i discepoli e la gente si chiedono
chi è Gesù meravigliandosi delle opere che compie. A Nazareth invece è diverso: i suoi
concittadini si meravigliano anche loro e prima che venga si parlava di lui, di
quello che aveva fatto a Cafarnao e altrove. Ma la loro meraviglia non si apre alla
fede PERCHE’ LO CONOSCONO fin da bambino. Di fatti pensano di conoscerlo ma NON LO CONOSCONO, LO
GIUDICANO. Questo è il problema delle comunità, delle famiglie, ecc.: CI
CONOSCIAMO, cioè ci giudichiamo. E questo impedisce a Dio di fare prodigi, ci
chiude alla fede, ci chiude a Dio e alla sua grazia. Se potessimo comprendere
il male che ci fa il giudizio e il chiacchiericcio…
Prima
Lettura Eb 12, 4-7. 11-15
Il Signore corregge colui che ama.
Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato e avete già dimenticato l’esortazione a voi rivolta come a figli:
«Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore
e non ti perdere d’animo quando sei ripreso da lui;
perché il Signore corregge colui che egli ama
e percuote chiunque riconosce come figlio».
È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non viene corretto dal padre? Certo, sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati.
Perciò, rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche e camminate diritti con i vostri piedi, perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire.
Cercate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà mai il Signore; vigilate perché nessuno si privi della grazia di Dio. Non spunti né cresca in mezzo a voi alcuna radice velenosa, che provochi danni e molti ne siano contagiati.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 102
L’amore del Signore è da sempre.
Benedici
il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.
Come è
tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono,
perché egli sa bene di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere.
Ma
l’amore del Signore è da sempre,
per sempre su quelli che lo temono,
e la sua giustizia per i figli dei figli,
per quelli che custodiscono la sua alleanza.
Canto al Vangelo Gv 10,27
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
Vangelo Mc 6, 1-6
Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.
Dal
vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando,
rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza
è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani?
Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di
Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era
per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra
i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma
solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro
incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.
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