Nel Vangelo di Luca il segno di Giona è la
predicazione della Parola di Dio. Dio è Amore. L’Amore non è qualsiasi cosa vogliamo
chiamare Amore. L’Amore ha una Natura, un’identità, una struttura ed essendo
Amore si effonde, si comunica: è Verbo.
Verbo, Logos in greco, significa
insieme pensiero e parola, cioè discorso interiore secondo ragione ed
espressione di questo stesso pensiero. La Parola di Dio è quindi Dio stesso
che si comunica e bussa al cuore. Ma quando il cuore è chiuso, quando è rivolto
altrove, a volte si veste dei panni della religiosità e ricerca segni nel cielo, nelle nuvole, o altrove, basta che sia “celeste”,
prodigioso, straordinario. Dio può dare segni e lo fa. Ma la sete di averli porta a vederne dove non ci sono. Anni fa alla chiesetta di san Giovanni a
Mugnano un movimento del terreno sottostante spaccò l’intonaco della
facciata disegnando una sagoma e tutti accorsero per “vedere la Madonna
apparsa lì”, portando fiori e recitando il rosario sulla piazzetta...
La credulità non giova assolutamente al
Regno di Dio, ma c'è peggio: c'è il rifiuto di credere, per non convertirsi. È il
dramma che Gesù affronta lungo tutta la sua missione. La gente di Ninive invece si è
convertita alla predicazione di Giona. La regina del sud ha intrapreso un lungo
viaggio per acquistare più Sapienza.
Prima
Lettura Gio 3, 1-10
I Niniviti si convertirono dalla loro condotta malvagia.
Dal libro del profeta Giona
In quel tempo, fu rivolta a Giona questa parola del Signore: «Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore.
Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta».
I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. Giunta la notizia fino al re di Nìnive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere.
Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Nìnive questo decreto: «Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. Uomini e animali si coprano di sacco e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!».
Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 50
Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e affranto.
Pietà
di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.
Crea
in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Tu non
gradisci il sacrificio;
se offro olocàusti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.
Canto al Vangelo Gl 2,12-13
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Ritornate a me con tutto il vostro cuore, dice il Signore,
perché sono buono e misericordioso.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Vangelo Lc 11, 29-32
A questa generazione non sarà dato che il segno di Giona.
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le
sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno
per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa
generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di
questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini
della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più
grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa
generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si
convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
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