99. In Amazzonia ci sono comunità che si sono sostenute e hanno trasmesso la
fede per lungo tempo senza che alcun sacerdote passasse da quelle parti, anche
per decenni. Questo è stato possibile grazie alla presenza di donne forti e
generose: donne che hanno battezzato, catechizzato, insegnato a pregare, sono
state missionarie, certamente chiamate e spinte dallo Spirito Santo. Per secoli
le donne hanno tenuto in piedi la Chiesa in quei luoghi con ammirevole
dedizione e fede ardente. Loro stesse, nel Sinodo, hanno commosso tutti noi con
la loro testimonianza.
100. Questo ci invita ad allargare la visione per evitare di ridurre la nostra
comprensione della Chiesa a strutture funzionali. Tale riduzionismo ci
porterebbe a pensare che si accorderebbe alle donne uno status e
una partecipazione maggiore nella Chiesa solo se si desse loro accesso
all’Ordine sacro. Ma in realtà questa visione limiterebbe le prospettive, ci
orienterebbe a clericalizzare le donne, diminuirebbe il grande valore di quanto
esse hanno già dato e sottilmente provocherebbe un impoverimento del loro indispensabile
contributo.
101. Gesù si presenta come Sposo della comunità che celebra l’Eucaristia,
attraverso la figura di un uomo che la presiede come segno dell’unico
Sacerdote. Questo dialogo tra lo Sposo e la sposa che si eleva nell’adorazione
e santifica la comunità, non dovrebbe rinchiuderci in concezioni parziali sul
potere nella Chiesa. Perché il Signore ha voluto manifestare il suo potere e il
suo amore attraverso due volti umani: quello del suo Figlio divino fatto uomo e
quello di una creatura che è donna, Maria. Le donne danno il loro contributo
alla Chiesa secondo il modo loro proprio e prolungando la forza e la tenerezza
di Maria, la Madre. In questo modo non ci limitiamo a una impostazione
funzionale, ma entriamo nella struttura intima della Chiesa. Così comprendiamo
radicalmente perché senza le donne essa crolla, come sarebbero cadute a pezzi
tante comunità dell’Amazzonia se non ci fossero state le donne, a sostenerle, a
sorreggerle e a prendersene cura. Ciò mostra quale sia il loro potere
caratteristico.
102. Non possiamo omettere di incoraggiare i doni di stampo popolare che hanno
dato alle donne tanto protagonismo in Amazzonia, sebbene oggi le comunità siano
sottoposte a nuovi rischi che non esistevano in altre epoche. La situazione attuale
ci richiede di stimolare il sorgere di altri servizi e carismi femminili, che
rispondano alle necessità specifiche dei popoli amazzonici in questo momento
storico.
103. In una Chiesa sinodale le donne, che di fatto svolgono un ruolo centrale
nelle comunità amazzoniche, dovrebbero poter accedere a funzioni e anche a
servizi ecclesiali che non richiedano l’Ordine sacro e permettano di esprimere
meglio il posto loro proprio. È bene ricordare che tali servizi comportano una
stabilità, un riconoscimento pubblico e il mandato da parte del Vescovo. Questo
fa anche sì che le donne abbiano un’incidenza reale ed effettiva
nell’organizzazione, nelle decisioni più importanti e nella guida delle
comunità, ma senza smettere di farlo con lo stile proprio della loro impronta
femminile.
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